Inadeguatezze
Si dice che la diserzione al voto caratterizzi tutto l’Occidente al tramonto; può darsi che sia così, ma tornando all’esempio di Novak Djokovic, un bel colpo di ace sinora ce l’ha fatto vedere solo Emmanuel Macron!
L’Opinione di Francesco Chiucchiurlotto – dalla Redazione Politica per il Quotidiano l’Italiano

VITERBO – Olimpiadi Paris 24, tennis, incontro storico tra Djokovic ed Alcaraz: il primo su un 30/40 per un breack dello spagnolo, spara un ace, rischiando molto, ma alla fine ribalta l’esito del game e poi del set; il secondo 40/15, con tre palle/game, e successivamente per otto volte, non rischia e si fa rimontare dal serbo sino alla sconfitta.
L’esempio tennistico, con qualche forzatura dovuta all’emozione per ciò che abbiamo visto, sta a dire molto sulle inadeguatezze che il sistema politico italiano sta dimostrando in questa fase: nessuno rischia la mossa dirimente, nessuno mette in discussione il proprio status quo, e tutti navigano a vista sulle rotte tracciate.
Ad esempio Giorgia Meloni: uscita rafforzata dalle elezioni europee doveva scegliere tra una linea veramente e palesemente moderata, appoggiando Ursula Von Der Leyen, e fare dei Conservatori un nuova spazio politico europeo e quindi in prospettiva anche nazionale, oppure tenere buono Salvini e le sue politiche ostili di retroguardia.
Colpo ACE alla Djokovic? , manco per niente, battuta ordinaria senza brividi con Matteo Salvini che sornione sogghigna ed ora Meloni è alle prese con chi un qualche posto di prestigio stenta a concedercelo.
L’ormai ammuffita questione del DNA fascistoide che questo governo non riesce a scrollarsi di dosso, anche in una occasione irripetibile come quella dell’anniversario della strage di Bologna, la dice lunga sulla prudenza eccessiva che anima il governo su questi temi sensibili, che ritroveremo in prima pagina ad ogni commemorazione, non solo sui crimini nazifascisti, ma anche su Acca Larenzia, rogo di Prima Valle ed altro ancora.
C’è la questione dei fondi PNRR che da un lato ha tonificato il nostro PIL, ma dall’altro addensa scuri nuvoloni sul 2026, anno in cui si trarranno gli esiti del Piano compresi gli euro da restituire, perché a quanto pare stiamo viaggiando con una spesa pari ad un quarto dei finanziamenti erogati.
Eppure non si mette mano a quella semplificazione che significherebbe eliminare rendite di posizione, riserve di caccia clientelari, proliferazione di strategie sovrapposte, varate per garantire altrettante strategiche burocrazie.
Proseguendo a sinistra, si assiste ad uno stallo sostanziale di posizioni, una volta si chiamavano cristallizzazioni, con leggeri cambiamenti nei ranghi dei cosiddetti cacicchi , i capicorrente nient’affatto intimiditi dai tentativi innovativi di Elly Schlein.
Del resto ogni scontro interno potrebbe significare una perdita secca di enti, istituzioni e voti, quindi tutti a difendere l’equilibrio raggiunto, e forse questo è il motivo principale che questo governo, a metà del suo mandato, vede Giorgia Meloni “apparire” ancora in buona forma.
Sullo sfondo c’è quel misterioso 50% dell’elettorato che diserta le urne e sul quale non si è ancora scritto, detto, dibattuto, quasi per niente.
Questa è senz’altro l’inadeguatezza più importante, che non riguarda soltanto la nostra classe politica nel suo insieme, ma l’intero sistema mass mediologico, dagli addetti alla comunicazione, all’intellighenzia più qualificata, dai politologhi di professione, alle elite dirigenziali.
Si dice che la diserzione al voto caratterizzi tutto l’Occidente al tramonto; può darsi che sia così, ma tornando all’esempio di Novak Djokovic, un bel colpo di ace sinora ce l’ha fatto vedere solo Emmanuel Macron! (foto sotto)

Francesco Chiucchiurlotto *
*Francesco Chiucchiurlotto, laureato in Giurisprudenza. È stato Sindaco del Comune di Castiglione in Teverina (Viterbo) – Consigliere Nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia A.N.C.I.

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