IO SONO LA VIA, LA VERITA’ E LA VITA – L’opinione di Francesco Chiucchiurlotto
Non c’è più la fede che contiene, né la filosofia che guida e consola, né la politica che compone, confronta, qualifica, verifica; c’è la post verità in cui le antinomie classiche di vero/falso, verità/menzogna, fatti/finzioni, non si confrontano dialetticamente, semplicemente perché non interessa, semplicemente perché i punti di vista, legittimi in democrazia, non si valutano ma si contano, e quando si ha una maggioranza …
L’Opinione di Francesco Chiucchiurlotto – dalla Redazione Politica per il Quotidiano l’Italiano
VITERBO – Questa frase di Gesù Cristo, tratta dal Vangelo di Giovanni, è stata per secoli punto di riferimento dei Cristiani che attraverso la fede trovavano la certezza delle loro scelte di vita, la cognizione di quel accadeva loro, la fiducia nel proprio operato conforme ai principi operanti appunto, attraverso la via, la verità e la vita del Cristianesimo.
Percorso millenario, anche molto accidentato, che ha comunque contraddistinto un’era in cui era chiaro che Cristianesimo ed Occidente fossero interconnessi e che la caduta dell’uno comportasse l’altra (Simul stabunt simul cadunt!).
Oggi improvvisamente, con ritardo e colpa, scopriamo che quel che ha ceduto per primo è stato il Cristianesimo nella versione cattolico/protestante/giudaica che conosciamo, per la quale ha cessato di esistere LA VERITA’, e tutto si è spappolato, proprio come temeva Papa Ratzinger, in un relativismo arrogante e spregiudicato, che si è oggi sintetizzato in politica con l’Ucraina che ha scatenato la guerra più sanguinosa del secolo.
Cosa è accaduto se non le estreme conseguenze di una ondata populistica che non ha trovato efficaci contrapposizioni?, e che consente di affermare e praticare ciò che si vuole in modo “vero” ed “assoluto”, soltanto perché a farlo è chi è ricco, potente, e soprattutto forte del consenso di una maggioranza, quella dei forgotten men, in odio ad una èlite instupidita da una sballata ed estremistica percezione della realtà.
Non c’è più la fede che contiene, né la filosofia che guida e consola, né la politica che compone, confronta, qualifica, verifica; c’è la post verità in cui le antinomie classiche di vero/falso, verità/menzogna, fatti/finzioni, non si confrontano dialetticamente, semplicemente perché non interessa, semplicemente perché i punti di vista, legittimi in democrazia, non si valutano ma si contano, e quando si ha una maggioranza …
L’incubo dei filosofi è sempre stato che la maggioranza toccasse ai pessimi, agli ignoranti, ai cattivi, e per questo temevano il sistema democratico.
Le cosiddette democrature vivono di un solo potere, quello legislativo, cioè la maggioranza dei votanti basta ed avanza prescindendo dal “merito”; come questa maggioranza si sia formata, con inganno, compravendita, brogli, violenza, costrizione, non conta, conta il potere che ne deriva: del resto Mussolini ed Hitler passarono per i rispettivi Parlamenti.
Domina il trash talk, le fakes news, tutto ciò che prescindendo dalla realtà arriva come “verità rivelata” perché scagliata, con rozzezza e improntitudine contro gli avversari, che non sono solo tali, Partito Democratico USA, èlites, movimenti woke, cancel culture, LGPT, ecc.; il salto morale e politico è che tutto ciò rappresenta il MALE!
Il fenomeno Donald Trump si basa, ad esempio, come fosse un fenomeno meteorologico con una temperatura effettiva ed una percepita; analogamente la misura del termometro non conta nulla; conta tutto ciò che nello schema enunciazione della post-verità, ricezione emotiva ed esaltata di essa, consenso manipolato e mobilitazione conseguente, diviene successo elettorale, strumento di governo, potere incontrastato nel mondo e nell’universo (Marte!).
Ci si deve adeguare? C’è spazio per un contrasto ed un ribaltamento? In tempi di IA e di scontri titanici tra superpotenze, noi occidentali europei cosa facciamo?
Solo a porre questa domanda ci vuole un bel coraggio: la risposta è notoriamente nel vento!
Francesco Chiucchiurlotto *
*Francesco Chiucchiurlotto, laureato in Giurisprudenza. È stato Sindaco del Comune di Castiglione in Teverina (Viterbo) – Consigliere Nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia A.N.C.I.
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