Saturday, June 10, 2023
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La Cassazione conferma: Pittelli non deve tornare in carcere

Grande la soddisfazione in seno al Comitato che da mesi si batte perché sia riconosciuta la libertà a Giancarlo Pitelli. che ha rilasciato e diramato il seguente comunicato: “Basta con una custodia cautelare che non ha alcuna MOTIVAZIONE fondata sul diritto! Si teme che possa “fuggire”?
Che possa manipolare prove? Oppure che possa reiterare il reato?
Lo si dica con chiarezza! La verità è che Giancarlo è diventato OSTAGGIO di un’inchiesta traballante. Quindi, più l’inchiesta traballa e il teorema rimane appeso in aria, più feroce diventa l’accanimento contro di lui!
Non è questo il modo di amministrare la giustizia in un paese civile!”. Perplessità al DDA catanzarese guidata da Nicola Gratteri


di Riccardo ColaoDirettore del Quotidiano l’Italiano

ROMA – Pittelli non dovrà tornare in carcere. E’ questo il succo della sentenza emanata dalla prima sezione penale che, tra l’altro, ha ordinato un nuovo “riesame”, accogliendo le tesi degli avvocati Guido Contestabile, Salvatore Staiano e Gian Domenico Caiazza, tutti facenti parte del collegio difensivo dell’avv. Giancarlo Pittelli.

Col rinvio a un nuovo collegio del tribunale del Riesame catanzarese, l’ordinanza con la quale il Tdl, nella fase d’appello, aveva ordinato la custodia in carcere per l’avvocato Giancarlo Pittelli, imputato in “Rinascita Scott“, sulla base del ricorso presentato dalla Dda di Catanzaro, viene dunque a cadere e l’ex senatore potrà continuare la sua “detenzione” ai domiciliari .

A beneficio dei lettori ricordamo come la misura cautelare cui è sottoposto Pittelli riguarda la vicenda dell’invio da parte sua di una lettera raccomandata spedita al ministro per il Sud Mara Carfagna, chiedendole di interessarsi – ovviamente nei limiti del giusto e del consentito – della sua vicenda giudiziaria. La segreteria del ministro, ricevuta la missiva aveva girato il contenuto all’ispettorato di Palazzo Chigi che, poi l’aveva trasmessa alla Squadra mobile di Catanzaro che aveva informato dei fatti la Procura della Repubblica di Catanzaro diretta da Nicola Gratteri.

Ancora una battuta d’arresto per le tesi della procura catanzarese. Nicola Gratteri è rimasto piuttosto perplesso sulle decisioni della Cassazione che ha confermato come Giancarlo Pittelli non debba ritornare in carcere e che per lui è sufficiente la custodia domiciliare

I magistrati della Dda avevano poi protocollato la raccomandata al Tribunale di Vibo Valentia, chiedendo l’aggravamento della misura cautelare in quanto Pittelli – a loro dire – avrebbe violato l’obbligo di non avere alcun rapporto con l’esterno imposto dal regime detentivo ai domiciliari. A distanza di sessanta giorni, i magistrati del Tribunale di Vibo Valentia, avevano accolto la richiesta dei difensori di Pittelli confermando i domiciliari per l’ex parlamentare. Decisione che era stata impugnata dalla Dda di Catanzaro che aveva fatto appello al Tribunale del riesame. Pittelli, dunque, rimane ai domiciliari.

Grande la soddisfazione in seno al Comitato che da mesi si batte perché sia riconosciuta la libertà a Giancarlo Pitelli. Il coordinamento dell’associazione ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

Questa manifestazione di solidarietà composta che continua ininterrottamente da sette mesi è la prova che la “persona” Giancarlo Pittelli non è stata demolita. La società civile calabrese non lo ha permesso. Non stiamo indebolendo la lotta alla Ndrangheta, ma stiamo dando il nostro contributo alla giustizia e allo stato di diritto. C’è qualcosa di inverosimile in questa logica. “.

Basta con una custodia cautelare che non ha alcuna MOTIVAZIONE fondata sul diritto! Si teme che possa “fuggire”?
Che possa manipolare prove? Oppure che possa reiterare il reato?
Lo si dica con chiarezza! La verità è che Giancarlo è diventato OSTAGGIO di un’inchiesta traballante. Quindi, più l’inchiesta traballa e il teorema rimane appeso in aria, più feroce diventa l’accanimento contro di lui!
Non è questo il modo di amministrare la giustizia in un paese civile!
“.

Ha concluso il comunicato dell’Associazione Appello per Pittelli

Il dott. Enrico Seta coordinatore del Movimento “Appello per Pittelli”

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