La pillola anticovid è in arrivo pure in Europa. Via libera dell’Ema al farmaco Merck
L’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, inizia la valutazione sul farmaco antivirale Molnupiravir, che dimezza il rischio di ospedalizzazione e di morte per il Covid-19.
dalla Redazione Centrale del Quotidiano l’Italiano
ROMA – Molnupiravir, il farmaco antivirale messo a punto da Merck con l’obiettivo di dimezzare i ricoveri richiesti per persone affette da Covid, ha ricevuto il beneplacet ed il via libera dell’Ema.
L’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, inizia la valutazione sul farmaco antivirale Molnupiravir, che dimezza il rischio di ospedalizzazione e di morte per il Covid-19. Un lavoro certamente molto lungo e per certi versi anche complesso che si protrarrà almeno sino alla fine del 2021. Potrebbe, dunque, essere il primo passo verso il via libera anche in Europa al farmaco americano, arma importante viste le sacche di resistenza alla profilassi preventiva rappresentata dai vaccini. L’azienda produttrice ha già chiesto il semaforo verde alla Food and Drugs Administration americana, ora tocca all’Europa vedersela con questo progetto sanitario.
Il farmaco
Merck & Co. (nota anche come MSD al di fuori dei confini di USA e Canada), una delle più grandi società farmaceutiche del mondo, ha comunicato che la pillola antivirale molnupiravir è capace di ridurre il rischio di ospedalizzazione o morte per Covid-19 del 50% in pazienti adulti a rischio e non ricoverati con Covid-19 da lieve a moderato.
Nello studio, condotto negli Stati Uniti con Ridgeback Biotherapeutics, il 7,3% dei pazienti che hanno ricevuto molnupiravir è stato ricoverato in ospedale o è deceduto fino al giorno 29 dopo la somministrazione, rispetto al 14,1% dei pazienti trattati con placebo (53/377); p=0,0012.
Fino al giorno 29, non sono stati segnalati decessi nei pazienti a cui era stato somministrato il molnupiravir, rispetto agli otto decessi nei pazienti che hanno ricevuto il placebo.
Numeri
I dati si basano su uno studio su 775 pazienti arruolati ad agosto 2021 o prima. Al momento della decisione di interrompere il reclutamento, sulla base dei convincenti risultati provvisori, lo studio si stava avvicinando al reclutamento completo del campione di Fase 3, pari a 1.550 pazienti. In previsione dei risultati, Merck aveva già iniziato a produrre molnupiravir e ora stima di produrre 10 milioni di cicli di trattamento entro la fine del 2021, con più dosi che dovrebbero essere prodotte nel 2022.
L’opinione di Anthony Fauci
L’immunologo statunitense e consulente per l’emergenza Covid Anthony Fauci ha affermato che Merk sia vicina a “risultati impressionanti”. Il consulente scientifico della Casa Bianca inoltre dichiarato: “gli Stati Uniti stanno voltando pagina rispetto al più recente balzo di casi di Covid” dovuti alla variante Delta.
Altri antivirali
Nel frattempo anche le concorrenti Roche e Pfizer stanno sviluppando dei farmaci antivirali per la cura del coronavirus. In particolare Pifizer ha incaricato di avviare lo studio di medio-lungo periodo su un farmaco orale ottenuto partendo dal ritonavir, per la prevenzione del Covid, ed arruolerà 2.660 adulti in buona salute conviventi con un soggetto positivo al Covid-19. Roche – invece – sta effettuando una fase di ricerca denominata II/III sul Ronapreve, un trattamento per pazienti ospedalizzati, che dimostrerebbe una netta riduzione della carica virale entro una settimana al massimo dall’assunzione.
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