Lamezia Terme – Incontro Pubblico sul tema “Per un’Italia e un Europa Sovrane in Pace con la Russia”
Il sottotitolo eloquente annuncia la proposta di essere “uniti per la libertà di espressione e religiosa contro la Guerra, la Censura e la Persecuzione”.
Presenta e modera Vittorio Gigliotti nella sua qualità di Presidente del Cantiere Laboratorio. Introdurrà i lavori Bruno Spatara che è un dirigente dell’Associazione Cantiere Laboratorio e Gioventù Controcorrente.. Partecipa tra gli altri Marco Rizzo coordinatore Nazionale di Democrazia Sovrana e Popolare
di Francesca Saveria Chindamo – dalla Redazione Centrale del Quotidiano l’Italiano
LAMEZIA TERME – Sabato 22 febbraio presso il Centro Congressi “Prunia” a Lamezia Terme (con inizio alle ore 18,00) avrà luogo l’incontro pubblico promosso dall’Associazione Cantiere Laboratorio Gioventù Controcorrente sul tema “Per un’Italia e un Europa Sovrane in Pace con la Russia“. Il sottotitolo eloquente annuncia la proposta di essere “uniti per la libertà di espressione e religiosa contro la Guerra, la Censura e la Persecuzione“.
Presenta e modera Vittorio Gigliotti nella sua qualità di Presidente di Cantiere Laboratorio. Introdurrà i lavori Bruno Spatara che è un dirigente dell’Associazione Cantiere Laboratorio e Gioventù Controcorrente.
Sono altresì previsti gli interventi di: Lorenzo Berti (Presidente “Vento dell’Est”; di Nicola Colosimo dirigente nazionale ed esponente di Movimento Indipendenza, tra le persone più vicine all’ex sindaco di Roma on. Gianni Alemanno; Marco Rizzo, coordinatore nazionale di Democrazia Sovrana e Popolare; di Fabio Filomeni (Presidente E.S.I. Europa Sovrana e Indipendente) e promotore de “Il mondo al contrario” ispirato al libro del Generale Vannacci, oggi parlamentare Europeo..
Annunciato anche un collegamento in diretta con la capitale russa Mosca.
Da rilevare l’inconsueta iniziativa avviata da soggetti politici provenienti da mondi ed esperienze diverse che si ritrovano ad essere uniti contro la guerra oltre che nella difesa della libertà di pensiero. Una iniziativa sicuramente molto dirompente e interessante da seguire con attenzione.
Gianni Alemanno, che purtroppo non potrà intervenire per le note vicissitudini giudiziarie, ,è stato in passato il maggiore esponente della destra sociale. Già Ministro dell Agricoltura e Sindaco di Roma, oltre un anno fa ha dato vita al movimento Indipendenza!, di cui è segretario nazionale.
Tra i personaggi presenti poi anche Marco Rizzo noto sotto il profilo politico. Tra i fondatori di Rifondazione Comunista, legato all’area cossuttiana, eletto deputato al Parlamento Europeo nella circoscrizione Nord-Ovest, ha fondato Democrazia Sovrana Popolare fondendo insieme Partito Comunista, Azione Civile, Fronte per la Sovranità Popolare e Ancora Italia Sovrana e Popolare.
Tra il 27 e il 28 gennaio 2024 si tiene il congresso fondativo di Democrazia Sovrana Popolare con Rizzo che viene eletto coordinatore nazionale. Nello stesso periodo pubblica Le ragioni di una scelta. Per una democrazia sovrana e popolare, libro scritto con Francesco Toscano. Sfumata l’ipotesi di aderire alla lista Libertà lista promossa da Cateno De Luca D.S.P. non riuscirà a raccogliere le firme necessarie per presentare le liste per le elezione europee del 2024 in tutte le circoscrizioni, riuscendo, grazie al supporto di Gianni Alemanno a presentarsi solo in quella centrale in dove Rizzo da capolista raccoglie oltre 6.500 preferenze contribuendo allo 0,15% totale della lista. Alemanno e Rizzo sostengono insieme il candidato di DSP Daniele Giovanardi (1,40%) alle elezioni comunali a Modena e anche Patrizio Sgarra a Giaveno (1,59%).
Divisi per storia e colore politico, Gianni Alemanno e Marco Rizzo si sono trovati sul percorso comune della pace, sia in Ucraina che per il Medio Oriente. L’alleanza rossobruna tra la Democrazia Sovrana e Popolare e il Movimento Indipendenza dell’ex leader di An è stata oggetto di curiosità, e anche di critica da parte degli ex alleati. Rizzo ha espresso nei suoi riguardi solidarietà: «Temo che nei confronti di Alemanno ci sia un accanimento per le sue posizioni contro la guerra»,
Gianni Alemanno dalla notte di Capodanno è in una cella del carcere romano di Rebibbia con l’accusa di avere violato le regole sulla misura dei servizi sociali a cui era sottoposto. Condannato a un anno e dieci mesi per traffico di influenze illecite nella maxi inchiesta “Mondo di mezzo”, l’ex ministro dell’Agricoltura avrebbe dovuto svolgere i lavori socialmente utili nella struttura “Solidarietà e Speranza” gestita da suor Paola D’Auria, ma, secondo gli inquirenti, non avrebbe rispettato quanto stabilito dal giudice.



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