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Friday, November 29, 2024
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LE ARMI DI DIFESA !?!

L’aggredito ha il diritto di difendersi, ma sino ad un certo punto: non deve esagerare, le regole d’ingaggio sulle armi fornite prevedono determinati parametri e confini oltre i quali …; già, oltre i quali che succede? E poi proverbialmente, non è l’attacco la miglior difesa? Se fermo gli attacchi nemici sul posto, impedisco l’invio di armi e rinforzi sul loro territorio, non è difesa? L’ipocrisia di fondo è costituita dal pensiero di non irritare più di tanto il sanguinario Putin, quindi le parole conseguenti sono: la fornitura di armi sì, ma difensive quasi innocue, mentre a ben vedere difendersi così è l’unico modo per arrivare ad una trattativa.

By L'Italiano , in Cronaca Italiana Cultura Editoriali In Evidenza News Regionali Politica Italiana Rubriche , at 1 Settembre 2024 Tag: , , , , , , ,

L’Opinione di Francesco Chiucchiurlotto dalla Redazione Politica per il Quotidiano l’Italiano

VITERBOSe per populismo intendiamo il meccanismo percezione-emozione-opinione, che pressoché lontano da ogni confronto, ragionamento, riscontro dei fatti,  diviene adesione- condivisione-mobilitazione, possiamo tranquillamente annoverare il “pacifismo” che conosciamo oggi, tra i populismi di sinistra.

Il contrario di pace è guerra, ed essa contraddistingue la storia dell’uomo sin dalle sue origini documentabili, come fondamentale processo fondativo di una entità esponenziale di esseri umani: sia per istintuale compito della protezione e preservazione della specie da essi specificatamente rappresentata, sia per l’affermazione difensiva od offensiva di una loro specifica identità.

Ovunque nel globo terracqueo si è registrato e storicizzato tale fenomeno; nel cosiddetto Occidente da tremila anni con l’Iliade di Omero, abbiamo appreso le regole della guerra, come concentrato di coraggio, forza, spiritualità e tutto il loro contrario.

Dai Greci, cui dobbiamo tutto, abbiamo appreso anche l’interesse e l’intervento degli Dei del loro politeismo; poco cambiò con l’intervento degli Dei monoteisti, che stavano sempre al fianco di qualcuno dei combattenti, (Got  mit uns) magari di tutti.

Poi ne abbiamo approfondito le dinamiche e gli svolgimenti, da Niccolò Machiavelli a Karl Von Clausewitz, in analisi puntuali che limitavano il giudizio morale delle azioni e seguivano la prosecuzione della politica con altri mezzi.

L’Europa è stato un perenne scannatoio all’insegna del “Tuez les tous, Dieu reconnaitra le siens!”, sino alla fine della Seconda Guerra Mondiale; poi sono seguiti 77 anni di pace (con l’inciso serbo) sino al 24 febbraio 2022, con l’invasione criminale dell’Ucraina, dopo che l’Occidente (USA e NATO) con l’abbandono precipitoso ed improvvisato dell’Afghanistan, aveva dato segni apparenti di debolezza cui approfittare.

Per chi vuol vedere la realtà dei fatti, soccorre la definizione di Papa Francesco di TERZA GUERRA MONDIALE A PEZZETTI; infatti si stanno fronteggiando con sanguinosa irruenza, da un lato il nostro Occidente, e dall’altro gli rogue stake older (stati canaglia), Russia, Iran, Corea del Nord, con i contorni terroristici di Hamas, Etzbollah, Yemen, Outhi, Isis, con sullo sfondo la Cina.

Poi c’è l’Africa, che ci appare distinta e distante dagli scenari bellici dei nostri TG, ma che è una polveriera pronta ad esplodere alimentata dai nuovi protagonisti: Cina per i massicci investimenti in materie prime; Russia per interventi militari antioccidentali.

Chi, solo pochi anni fa, poteva supporre il posizionamento di basi militari russe in Libia, a qualche centinaio di miglia dalle nostre coste?

Se c’è un valore positivo da attribuire a Giorgia Meloni in questo contesto, è la netta coerenza di posizioni; non altrettanto si può dire di alcuni membri del suo governo, ma anche delle opposizioni, che hanno inventato una distinzione capziosa e ridicola tra armi di offesa ed armi di difesa, a proposito degli aiuti all’Ucraina.

L’aggredito ha il diritto di difendersi, ma sino ad un certo punto: non deve esagerare, le regole d’ingaggio sulle armi fornite prevedono determinati parametri e confini oltre i quali …; già, oltre i quali che succede? E poi proverbialmente, non è l’attacco la miglior difesa? Se fermo gli attacchi nemici sul posto, impedisco l’invio di armi e rinforzi sul loro territorio, non è difesa?

L’ipocrisia di fondo è costituita dal pensiero di non irritare più di tanto il sanguinario Putin, quindi le parole conseguenti sono: la fornitura di armi sì, ma difensive quasi innocue, mentre a ben vedere difendersi così è l’unico modo per arrivare ad una trattativa.

Le parole del pacifismo delle anime belle, degli utili idioti e dei prezzolati, diviene di volta in volta, vile giustificazionismo, sofistica vaghezza, restituzione a saldo del ricevuto.

Solo Papa Francesco, che non ha scadenze elettorali, ci ha detto la verità: siamo, volenti o nolenti, in guerra! In quel pezzetto di terza guerra mondiale che ci riguarda; del resto: “…siam pronti alla morte l’Italia chiamò!!”

Dovremmo allora piuttosto pensare a vincerla!!

Francesco Chiucchiurlotto *

*Francesco Chiucchiurlotto, laureato in Giurisprudenza. È stato Sindaco del Comune di Castiglione in Teverina (Viterbo) – Consigliere Nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia A.N.C.I.

Foto sotto: una manifestazione anti guerra Russia-Ucraina

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