Le province: uno dei tanti Monumenti eretti dalla non politica e dal deficit democratico. A Catanzaro la corsa verso il nulla
Nella fase temporale in cui le province dovevano sparire fu approvato un provvedimento di legge (Del Rio) che avrebbe dovuto regolare provvisoriamente quella fase. Una legge limitata nel tempo che invece ancora resiste ed è anticostituzionale.
Gli amministratori di un ente territoriale sono eletti dal corpo elettorale.
La elezione di secondo grado è una violazione della norma primaria.
Aver mantenuto in vigore la legge Del Rio è come se il referendum non ci fosse stato e le province mantenute nel limbo dei tanti enti inutili eliminati per legge ma poi….sopravvissuti.
di Mario Tassone* per il Quotidiano l’Italiano

ROMA – Nella provincia di Catanzaro in questi giorni di campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento, se ne aggiunge un’altra per la elezione del nuovo presidente della provincia.
Certo quest’ultima non coinvolge tutti i cittadini ma solo i consiglieri comunali : una elezione di secondo grado.
Assisto perplesso all’attivismo, di tanti.
Ci sono gli aspiranti presidenti.
Per fare cosa visto che le amministrazioni provinciali sono un ente di risulta con poche risorse e con compiti non definiti ?
Si ricorderà che la riforma Renzi e Boschi aveva ,fra l’altro, soppresso le province dalla Costituzione .
Tale riforma fu bocciata dal referendum popolare del 2016 e conseguentemente le province hanno conservato il rango di ente territoriale in Costituzione.
Nella fase temporale in cui le province dovevano sparire fu approvato un provvedimento di legge (Del Rio) che avrebbe dovuto regolare provvisoriamente quella fase. Una legge limitata nel tempo che invece ancora resiste ed è anticostituzionale.
Gli amministratori di un ente territoriale sono eletti dal corpo elettorale.
La elezione di secondo grado è una violazione della norma primaria.
Aver mantenuto in vigore la legge Del Rio è come se il referendum non ci fosse stato e le province mantenute nel limbo dei tanti enti inutili eliminati per legge ma poi….sopravvissuti.
Eppure le province potrebbero svolgere come enti intermedi un compito rilevante anche gestendo materie importanti che le regioni dovrebbero delegare.
Ci meraviglia non poco come l’UPI l’Associazione delle province rimane silente, acquiescente verso una legge antidemocratica. L’UPI non si scompone quando poteva con forza rivendicare un ruolo operativo delle province ripetiamo nel rispetto dei principi della carta fondamentale della Repubblica.
Un ente regolato da una lègge “fuori corso legale” come quella Del Rio è un dispendio inutile di risorse.
Le province sono uno dei tanti Monumenti eretti dalla non politica e dal deficit democratico.
A Catanzaro gli amministratori comunali sono in campagna elettorale.
Un attivismo che commuove.
Una corsa verso il nulla.
Una riflessione, una protesta eclatante avrebbe potuto dare un segnale di vita in tanto grigiore di un conformismo senza coraggio.
Mario Tassone*
Mario Tassone è un politico italiano, segretario nazionale del partito da lui fondato: il Nuovo CDU. È stato sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Fanfani V, sottosegretario di Stato al Ministero dei Lavori Pubblici nei governi Craxi I, Craxi II e Fanfani VI e viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nei governi Berlusconi II e Berlusconi III.


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