Lega Pro. Il Catanzaro allo Scida spegne le residue speranze del Crotone!
Le Aquile stracciano le ultime speranze degli Squali e nel “derby dello Jonio” calano il colpo di grazia sull’unica squadra che avrebbe inteso duellare sino al termine del campionato imponendo l’1 a 1
di Riccardo Colao (Il punto del direttore del Quotidiano l’Italiano)
ROMA – Il cielo sopra Crotone, nella notte magica del 13 marzo, reca riflessi “mezzi gialli e mezzi rossi“. Sono i colori del trionfo catanzarese che esce indenne dal derby e pure quelli del tramonto dei sogni crotonesi. Per una volta, nel corso dello straordinario campionato disputando dalla “Catanzarese” (lasciateci usare l’affettuoso riferimento al glorioso sodalizio degli anni ’30), quasi tutta la platea, che compone la famiglia allargata giallorossa, ha assistito “online”, (dallo schermo del proprio personal, sul video della tv di casa e sui maxi schermi piazzati nelle piazze e nei locali pubblici) al “derby dello Jonio“. Ma quei riflessi “mezzi gialli e mezzi rossi” li abbiamo ammirati lo stesso (alla faccia di chi ha negato la presenza sugli spalti del “Mammacinema Arena Scida” a chiunque avesse in tasca un documento con su indicato la residenza a Catanzaro!).
Bisognava trasformare questa stagione calcistica come si realizza un’opera d’arte e così è stato. C’é riuscito il “comandante Vivarini” reggendo le bacchette del “direttore orchestrale” a trovare la quadra infliggendo al Crotone il verdetto del pareggio.
Il colpo di grazia c’é stato. I resti di quello che è stata (sino a questa notte magica) l’unica avversaria capace (almeno sulla carta) di impensierire i piani di rinascita del Catanzaro già da qualche attimo “risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza“.
I colori, (“il giallo della terra e il rosso del mio cuore“) le bandiere, le sciarpe, i vessilli, le insegne delle legioni dei tifosi catanzaresi – ai quali è stato vietato con un atto anticostituzionale che non ha precedenti di recarsi allo Scida – garriscono al vento nel buio rischiarato dalla luna, pianeta che alimenta le certezze apponendo il sigillo nel nome di Nike (la dea della Vittoria nel torneo). Sventolano ovunque, nelle strade, nei vicoli, nelle rughe, nelle piazze, sul Corso Mazzini, nel tripudio e nell’abbraccio corale di un’intera Città e di tutti i Cittadini e pure degli appassionati che (in provincia e altrove seguono il Catanzaro)… Finalmente dopo più di venti anni, il calcio professionista ritorna sui colli fatali catanzaresi!
Ne saranno degni i tifosi? Siamo certi che se si potesse rivolger loro tale domanda ricaveremmo un formidabile quanto poderoso boato di “sìììììì” nello slancio di tutti gli impavidi cuori giallorossi
Lo aveva dichiarato Vivarini anzi tempo il fischio d’inizio: “Ci dispiace per l’assenza forzata dei nostri tifosi li sentiremo comunque ugualmente vicini visto che la stragrande maggioranza seguirà il derby sul maxischermo al “Ceravolo”. Voi sarete con noi e noi con voi .. noi siamo il Catanzaro“
E invece, a dispetto, dei “soliti idioti” la tifoseria giallorossa era, è stata, virtualmente presente allo Scida e i calciatori dell’US Catanzaro lo hanno percepito, lottando e reagendo agli insulti antisportivi di una Crotone che non rappresenta assolutamente i veri e reali valori storici e culturali dell’antica colonia greca. Iemmello, Fulignati, Brighenti, Martinelli e compagnia bella avvertendo che il “dodicesimo uomo in campo” era al loro fianco …hanno speso caparbamente quanto nelle capacità tecniche e sportive… ed è tacito come tra poco, al ritorno, ad accoglierli, per condurli nel transito dell’arco di trionfo nella notte magica del 13 marzo, ci saranno tutti per brindare e festeggiare insieme sino all’alba!
“Vogliamo vincere il derby» è stata la frase più ricorrente in bocca a mister Lamberto Zauli per una partita che al di là del significato del derby non avrebbe cambiato molto in classifica ma che magari avrebbe lasciato lo zuccherino in bocca agli esagitati contestatori del percorso giallorosso che hanno pontificato sulle loro tribunette mediatiche gufando com’é nello stile dei becchini augurando il funerale delle Aquile. Il Catanzaro della notte magica nella città di Pitagora e di Milone ha tappato la bocca anche a loro potendo vincere e cogliendo solo il pareggio.
E veniamo a qualche nota sul match. Un primo tempo scoppiettante dove entrambe le formazioni hanno giocato senza risparmiare energie trovando anche spunti interessanti per andare in gol. Vuoi la troppa imprecisione, vuoi le accorte difese le reti son rimaste inviolate. Il Catanzaro forse è andato più vicino al gol in un paio di occasioni come al 25′ quando una “santabarbara” di Vandeputte dal limite dell’area suscita il plastico volo del portiere Dini che devia in angolo; lo stesso Vandeputte batte dalla bandierina e la girata di Brighenti in area spedisce la palla verso l’angolino imprendibile ma va fuori di centimetri… Meraviglioso il gesto atletico del gladiatore Brighenti accucciatosi per deviare la sfera. Il gol sarebbe stato un capolavoro di precisione. Poi le squadre si allungano e tentano di affondare per far saltare l’equilibrio ma l’arbitro Giordano con precisione svizzera spedisce tutti al riposto al 45′ esatto senza neanche un briciolo di recupero.
La chiave di volta dell’esito finale è tutta racchiusa nella visione di due tiri di Vandeputte: il primo coglie la traversa, il secondo la sorvola con un tiro che gira bene ma si impenna. Poi al 54’ l’errore del difensore Scognamillo, con Chirico che gli soffia la sfera il giocatore vede in area la sovrapposizione di Mogoss e serve il ompagno, molto preciso a sventrare la rete sul primo palo sotto la traversa di Fulignati! In vantaggio il Crotone la gara si è aperta con rapidi capovolgimenti di fronte e per i giallorossi non si sono presentate altre opportunità per cogliere almeno il pareggio se non al 73′ con Verna, ben imbeccato da Iemmello, che giustizia con una staffilata il Dini sauro volante.
Poi son sempre le Aquile a rendersi pericolose sino alla fine quando Giordano fischia tre volte e il pallone è sempre tra i piedi dei ragazzi di Vivarini
Nota di merito: La società rossoblu ha scelto “per offrire un sostegno concreto” di donare parte dell’incasso a favore delle famiglie delle vittime ri cui corpi sono stati invenuti nel mare antistante la spiaggia di Steccato di Cutro. Il clan giallorosso non potendo fare altrettanto ha pensato di istituire un’asta pubblica in cui le maglie dai colori grigioverde, (a simboleggiare la speranza di un futuro migliore) appositamente disegnate e creata per l’evento saranno cedute ai tifosi collezionisti e il ricavato andrà sempre a favore delle famiglie dei migranti con la stessa motivazione.
E lasciamo volentieri la parola all’inviato del Quotidiano l’Italiano a Crotone, il nostro gentile Lorenzo Fazio che, accreditato in Tribuna Stampa, all’Ezio Scida, è stato – forse – fra i pochi catanzaresi che hanno avuto il privilegio di seguire in diretta e quindi di poter testimoniare dal vivo quanto avvenuto nel corso dei due tempi che hanno espresso calcio, sentimenti, passioni, emozioni, gioie e delusioni.
Ci piace chiudere questo editoriale sportivo ricordando che ieri 12 marzo è ricorsa la data di nascita del “Vate“, al secolo Gabriele d’Annunzio: avrebbe (teoricamente) compiuto 160 anni. Lui come tutti gli eroi del cielo, del mare e della terra (e – lasciateci aggiungere anche del mondo del football) degni di tale appellativo avrebbe commentato così: “Tutto fu ambito e tutto fu tentato. Quel che non fu fatto io lo sognai e tanto era l’ardore che il sogno eguaglio l’atto“. Par giusto quindi concludere con uno dei suoi celebri motti “adattato” alle esigenze dei colori a strisce “mezze gialle e mezze rosse”: “Eja Eja Alé-Alé“!
Come sempre e per sempre ,,, Giallorossamente vostro
Riccardo Colao
IL MATCH VISTO DALLA TRIBUNA STAMPA
di Lorenzo Fazio per il Quotidiano l’Italiano – inviato all’Ezio Scida – Crotone
CROTONE – CATANZARO – UN PUNTO PER UNO MA PER IL CROTONE E’ L’ADDIO AI SOGNI DI GLORIA
CROTONE-CATANZARO 1-1 (54′ Mogos, 72′ Verna)
CROTONE – Finisce pari allo stadio “Ezio Scida” l’attesa sfida tra il Crotone e il Catanzaro che apre ai giallorossi sempre di più le già consolidate strade della serie B. Gara equilibrata e molto corretto tra due squadre che meritano di essere ai vertici della categoria. Il Catanzaro dopo lo svantaggio l’ha ripresa da grande squadra uscendo da questa trasferta con un punto importante in ottica della matematica promozione in B. Minuto di silenzio in ricordo delle vittime della tragedia di Cutro, stadio pieno ma non quanto poteva essere con la presenza dei tifosi del Catanzaro per numeri totali e spettacolo. Al 5′ tiro di D’Errico di poco alto sopra la traversa per il primo squillo del Crotone. Un minuto dopo ci prova Chirico’ con la sua solita giocata ma il tiro è centrale e preda di Fulignati in due tempi. Al 13′ qualche scaramuccia in area crotonese e gioco fermo per circa un minuto. Il Catanzaro va dal corner per cinque volte consecutive ripetutamente dagli sviluppi di un tiro pericoloso di Vandeputte. Ancora il belga al 17′ ma la sua rasoiata finisce di poco a lato alla destra di Dini. Al 20′ solita sterzata di Biasci che si libera al tiro ma la sua conclusione è alta. Al 22′ D’Errico si libera benissimo del diretto avversario ma il suo ottimo tiro è leggermente deviato in angolo. Al 25′ Vandeputte, il più pericoloso dei suoi, lancia un missile dalla distanza ma Dini respinge in angolo. Un minuto dopo occasionissima per il Catanzaro con Martinelli e palla che sfiora il palo di un nulla. Il Crotone prova spesso a inserirsi dalla sinistra con D’Errico spesso pericoloso. Alla mezz’ora il Catanzaro affonda dalla sinistra con Vandeputte che la mette in mezzo con la sfera che attraversa l’area senza nessuna deviazione decisiva. Un minuto più tardi Guido Gomez ci prova da fiori area ma il suo tiro è strozzato e termina sul fondo. Al 35′ tiro a giro di Iemmello, su sponda di Biasci, ma è facile preda di Dini. Al 38′ va a segno Tribuzzi di testa in area ma è tutto fermo. Offside! Il Catanzaro risponde con Biasci dal limite dell’area. Alto e fuori misura! Buon momento del Crotone e continui capovolgimenti di fronte portano D’Errico al tiro respinto da Brighenti e il Catanzaro ad un’azione manovrata in cui si poteva fare decisamente di meglio. Termina così il primo tempo. Avvio di ripresa scoppiettante per il Catanzaro con la traversa di Vandeputte al 4′ di gioco su un’ottima ripartenza. Al minuto 8 numero fantastico di Iemmello che libera al tiro Vandeputte che spara alto. Che peccato per il Catanzaro. E al goal mancato ecco il vantaggio del Crotone che non ti aspetti con con la sassata di Mogos in area di rigore che porta in vantaggio i suoi e fa esplodere lo “Scida”. Vivarini mischia le carte inserendo Pontisso e Brignola per Situm e Ghion per dare una svegliata ai suoi. Il Crotone è sempre pericoloso con le iniziative di Chirico’ e lo “Scida” si accende. Al 27′ un bolide di Verna dalla distanza, quasi come a Messina, riporta il Catanzaro in parità forse nel momento più difficile della partita. Si accende anche Brignola a seguire con una conclusione dalla distanza e con un tap in area, su assist di Scognamillo, che finisce alto sopra la traversa. Si va verso il 40′ e ancora lo sgusciante Brignola mette in crisi la retroguardia con un cross tagliente che attraversa tutta l’area di rigore senza deviazione decisiva degli avanti ospiti. Quattro i minuti di recupero finali ma senza emozioni fino al triplice fischio. Termina 1 a 1 tra Crotone e Catanzaro. Giovedì si torna subito in campo con i giallorossi che ospiteranno al “Ceravolo” il Monterosi alle 17.30 mentre il Crotone farà visita all’Andria, reduce dalla sfida di Monopoli.
IL TABELLINO AL FISCHIO D’INIZIO
CROTONE 4-3-3 Dini; Mogos, Golemic, Cuomo, Tribuzzi, Vitale, Petriccione; Chiricò, D’Errico, Gigliotti; Gomez. Allenatore: Zauli
CATANZARO 3-5-2 Fulignati; Martinelli, Brighenti, Scognamillo; Situm, Sounas, Ghion, Verna, Vandeputte; Iemmello, Biasci. Allenatore: Vivarini
Arbitro: Michele Giordano di Novara
Assistente 1: Federico Votta di Moliterno
Assistente 2: Davide Stringini di Avezzano
Quarto Ufficiale: Emanuele Frascaro di Firenze
Note: spettatori: Biglietti n 2.594, incasso 34.411,00, abbonati n 3.422, rateo 11.855,62,
Totale titoli 6.016, incasso 46.266,62
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