Monday, December 11, 2023
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Lega Pro. Il Catanzaro “settebellezze” punito dalla Viterbese si sveste dei panni degli “Intoccabili”

Oggi è finita 1 a 0 per la Viterbese che ha avuto il merito di realizzare un gol mentre il Catanzaro ha avuto il TORTO di non realizzare reti nonostante le varie occasioni create e mancate. Un episodio in un campionato come questo ci può anche stare..


di Riccardo Colao (Il punto del direttore del Quotidiano l’Italiano)

VITERBO – 52 punti di distanza tra Catanzaro (primo in classifica) e Viterbese (penultima), 68 gol all’attivo e 9 al passivo per i giallorossi, 24 segnati e 39 subiti per i gialloblu. Erano questi i numeri – prima delle ostilità odierne – che potevano indirizzare i pronostici finali del match che – almeno sulla carta – non avrebbe potuto avere altro epilogo. Tuttavia è risaputo che il pallone è rotondo e che il “soccer” riserva sorprese… Se ne è accorto il popolo giallorosso quando dopo che Brighenti aveva spedito con la “capoccia” sul fondo alla sinistra del portiere Bisogno una meravigliosa occasione, il Viterbo passava in vantaggio grazie a un “parapiglia” (come avrebbe declamato il buon Ezio Luzzi dai microfoni di “Tutto il calcio minuto per minuto“) nell’area protetta da Fulignati dove l’ex Riggio coglieva, sul cross di Mastropietro, il momento per realizzare il gol del vantaggi (che si tramutava al 95′ in quello della vittoria finale).

La reazione catanzarese non si faceva attendere. Tra i vari spunti segnaliamo la traversa colta con un tiro dalla potenza inaudita di Ghion su assist di Vandeputte. Poi i minuti della prima frazione di gioco si spegnevano esattamente al 45′ (senza il pur minimo recupero) col vantaggio gialloblu.

Ed era nell’intervallo che consideravamo come nei precedenti storici fossero elencati: 5 vittorie viterbesi, cinque catanzaresi e solo 3 pareggi. Erano questi i numeri statistici che, in qualche maniera, confortavano, lasciando ben sperare, i colleghi sportivi della stampa della “Città dei Papi“. Poi – come sovente accade – un conto sono le frottole inserite nelle “articolesse” un altro quel che accade realmente nel corso dei fatidici 90 minuti (ormai dilatati a volte anche a 100 coi recuperi sul cui computo ci sarebbe tanto da scrivere visto che non sono chiare le regole con le quali si determinano e dato che tutto è lasciato alla discrezionalità di arbitro e “quarto uomo“).

Per rammentare a noi stessi il percorso degli uomini di Vivarini sino ad oggi riflettevamo sul fatto che solo quattro squadre su 26 incontri disputati sono uscite indenni dal confronto con le Aquile. Audace Cerignola, Avellino e Foggia nel girone di andata e il Messina in questo di ritorno che stiamo guadando come un fiume per recarci dalla sponda della Lega Pro a quella della serie B. Tutti gli altri club avevano dovuto ammainare bandiera e transitare sotto le forche caudine del rinascente impero catanzarese.

Ad onor di cronaca è pur vero che  Modena e Foggia, il primo in Coppa Italia Nazionale e il secondo in quella di serie C, vantano vittorie contro Fulignati e compagni e mentre i “canarini” militano nella serie superiore, col Foggia, Vivarini mandò in campo addirittura i ragazzi promossi dalla Primavera. Segno che non era la Coppa Italia l’obiettivo da conseguire al punto che fu pure “leggermente” snobbato.

Insomma Marotta, centrattacco e calciatore logorato dagli anni anagrafici ma sempre pericoloso e incisivo, aveva pronosticato che i gialloblu sarebbero scesi in campo, “per vincere”. E non gli è parso vero con quel golletto fortunoso di portare a casa i tre punti che potranno consentire di sperare nella salvezza dalla retrocessione. (Notata sugli spalti – tra i mille e passa tifosi e le centinaia di striscioni recanti i nomi dei luoghi caldi del tifo, anche la presenza del capotifoso storico Gianfranco Simmaco, che ha lanciato la moda del vestirsi con giubbe su cui compare la data di nascita della squadra del cuore).

A dir il vero temevamo (ancor prima del fischio d’inizio) che conoscere il risultato di Crotone – Foggia (1-1 grazie ad un autogol foggiano) potesse trasferire ai ragazzi in maglia giallorossa quel non so che di sufficienza e di superficialità o di mancanza di mordente. Non è che sia mancato il valore ma sicuramente quel pizzico di fortuna che aiuta gli audaci.

E allora “diciamocelo francamente“, anzi scriviamolo ad “alta voce” il Catanzaro settebellezze che non ha fatto sconti a nessuno è stato costretto alla resa da una Viterbese che dopo la rete del vantaggio si è difesa con le unghie e con i denti.

La “navicella spazialeCatanzaro Enterprises si è presentata come sempre nella disponibilità, come più volte abbiamo annotato, consentita agli avversari. I rivali possono scegliere se: puntare a difendersi ad oltranza sperando nel contropiede, o giocarsela a viso aperto. In questo pomeriggio gelido e dal clima asciutto la Viterbese (a parole) avrebbe optato per la seconda delle ipotesi. Poi nei fatti (e nel gioco) ha utilizzato la formula mista. Aveva bisogno di punti la formazione di Giovanni Lopez… aveva dimostrato, con l’arrivo del nuovo mister, di poter risalire la china (non a caso era arrivata la vittoria contro il Monopoli – schiantato per 2 a 0 – dopo quattro batoste consecutive) ma non era il Catanzaro ‘avversario sul quale poter sperare di cogliere punti a buon mercato. Anche se sotto di un gol le Aquile non hanno mai mancato di giocare a viso aperto puntando a riequilibrare le sorti dell’incontro fino all’ultimo istante.

Così alla 27 giornata (mentre all’8° sul manto del Ceravolo le ostilità si erano concluse sul 3 a 2) oggi è finita 1 a 0 per la Viterbese che ha avuto il merito di realizzare un gol mentre il Catanzaro ha avuto il TORTO di non realizzare reti nonostante le varie occasioni create e mancate. Un episodio in un campionato come questo ci può anche stare..

Resta a quota 70 il Catanzaro e il pareggio casalingo del Crotone col Foggia, alla luce del responso domenicale, assume, incredibilmente il sapore di un piccolo passo verso la distanza siderale che avrebbe potuto cogliere con una vittoria sull’ultima della casse

Non ci resta che darvi appuntamento a domenica prossima al Ceravolo per la sfida contro il Monopoli Nel servizio sottostante il collega Lorenzo Fazio, sempre preciso e inappuntabile, descriverà con tutti i particolari l’andamento del match odierno!

Come sempre e per sempre ,,, Giallorossamente vostro

Riccardo Colao

I precedenti tra Viterbese e Catanzaro ricerca a cura dell’Associazione Museo del Calcio Catanzarese

IL MATCH VISTO DALLA TRIBUNA STAMPA

di Lorenzo Fazio per il Quotidiano l’Italiano

VITERBESE – CATANZARO – LA CADUTA DEGLI DEI

VITERBO – “La caduta degli dei” a Viterbo. Il Catanzaro perde la sua prima partita stagionale contro la Viterbese ma mantiene dieci punti di vantaggio dal Crotone, che ha pareggiato ieri in casa con il Foggia. La squadra di Vivarini oggi in difficoltà nel metterla dentro contro una Viterbese mai pericolosa ma tutto cuore e che ha sfruttato al meglio l’unica situazione positiva dagli sviluppi di un corner.

Al 2′ Jallow si invola verso la porta ma il suo tiro è debole tra le mani di Fulignati. Al 10′ ci prova Iemmello con un tiro deviato in corner. Al 12′ spunto di Situm dalla destra ma è bravo Bisogno a respingere in corner. Al 16′ cross di Mastropietro dal corner per Riggio, l’ex di turno, che in spaccata porta in vantaggio i suoi. Al 19′ chance per Sounas che di collo pieno calcia in porta ma Bisogno si oppone in angolo. Un minuto dopo colpo straordinario da fuori area di Ghion con un tiro al volo dalla distanza che centra in pieno la traversa. Monologo Catanzaro nella metà campo locale ma il goal non arriva. Alla mezz’ora tiro di Vandeputte dalla sinistra ma è deviato in tiro d’angolo. Al 41′ ammonito Biasci per un colpo scomposto. È l’ultima nota di un primo tempo difficile per il Catanzaro. Nella ripresa primo squillo degli ospiti al 55′ con il colpo di testa di Iemmello nell’area piccola con miracolo di Bisogno e il seguente tiro di Biasci alle stelle a porta spalancata. Al 65′ Vivarini manda in campo Pontisso, Cianci e Brignola per sistemare una situazione complicata. Il Catanzaro cerca il varco giusto ma il guizzo giusto non sembra arrivare. Ci prova anche il subentrato Curcio ma, dopo un numero, si vede respinto il suo tiro di sinistro da un difensore ospite. Viterbese mai vista dalle parte di Fulignati ma gara encomiabile sul piano difensivo e col cuore alla ricerca di un risultato importante. Al 90′ rovesciata di Martinelli che finisce alta e il quarto ufficiale indica cinque minuti di recupero. Situazione dubbia in area nel recupero in area Viterbese e una buona occasione per Curcio ma il triplice fischio decreta la sconfitta del Catanzaro, la prima della stagione. Nel prossimo turno il Catanzaro riprenderà il suo cammino al “Ceravolo” contro i pugliesi del Monopoli.

IL TABELLINO AL FISCHIO D’INIZIO:

VITERBESE (3-5-2): Bisogno; Riggio, Ricci, Monteagudo; Rodio, Megelaitis, Mastropietro, Mungo, Pavlev; Jallow, Marotta. A disp. Dekic, Chicarella, Rabiu, Semenzato, D’Uffizi, Polidori, Andreis, Aromatario, Mbaye, Nesta, Devetak, Ingegneri. All. Lopez.

CATANZARO (3-5-2): Fulignati; Martinelli, Brighenti, Scognamillo; Situm, Sounas, Ghion, Verna, Vandeputte; Biasci, Iemmello. A disp. Sala, Gualtieri, Fazio, Gatti, Tentardini, Welbeck, Rolando, Pontisso, Katseris, Cinelli, Brignola, Curcio, Cianci. All. Vivarini

ARBITRO: Pascarella di Nocera Inferiore. ASSISTENTI: Lazzaroni di Udine e Paggiola di Legnago.

QUARTO UFFICIALE: Rinaldi di Bassano del Grappa

Le foto del servizio sono concesse dall’Area Stampa US Catanzaro 1929
testatina

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