Lo Stato di Haiti si trova, attualmente, in un momento di grave emergenza umanitaria
Intervista esclusiva al Pastore Christian Farah autore, insieme ad altri missionari cristiani, di un video denuncia che è diventato virale
di Romano Scaramuzzino da Bergamo per il Quotidiano l’italiano
BERGAMO – Un accorato ma anche coraggioso e dignitoso comunicato, appello giunge pure a noi in Italia dalla Repubblica di Haiti, Stato situato nell’isola di Hispaniola, nel Mar dei Caraibi.
Il tutto tramite un video che recentemente sta circolando nei vari canali social soprattutto quelli cristiani.
Il titolo di questo breve filmato è Official Statement By Christian Unity From Haiti (in lingua italiana, “Dichiarazione Ufficiale Dell’Unità Cristiana di Haiti”), video che come ci ha riferito il Pastore Christian Farah, da Port- au- Prince (capitale di Haiti), che abbiamo contattato, è stato registrato lo scorso mercoledì 6 settembre con la partecipazione di numerosi missionari del luogo.
L’isola di Haiti, durante l’estate del 2004, è stata colpita dall’uragano Jeanne. Poi, il terremoto più distruttivo nella storia di Haiti, ha colpito lo Stato nel 2010, provocando oltre 220.000 morti. L’isola, tra l’altro, è stata vittima dell’uragano Matthew, nel 2006. Il 14 agosto del 2021, un nuovo terremoto di magnitudo 7.2, ha colpito questo Stato.
Probabilmente non tutti sanno che Haiti e i suoi abitanti vivono in uno stato di emergenza sanitaria, per questo motivo una missione di aiuto internazionale sotto l’egida dell’ONU, è attualmente in atto nei confronti di questo Paese.
Tra l’altro, i cristiani del posto, sono provati nella loro Fede che, però, è sempre forte e vitale.
È opportuno e giusto che i vari canali di comunicazione informino i cittadini anche italiani, di questa grave situazione che sta vivendo il popolo di Haiti.
Per questo motivo, abbiamo chiesto al Pastore Christian, di descriverci la situazione che stanno vivendo lì sul posto, cosa che ha già fatto tramite il suo video, ma che vogliamo anche riportare per iscritto, integrando lo stesso contenuto del filmato con altre brevi domande, alle quali gentilmente ci ha risposto lo stesso Pastore.
Pastore Christian, qual è stato il motivo che ti ha spinto a creare e divulgare questo video che è giunto anche a noi in Italia
Ciao Romano, il motivo per cui ho creato questo video è perché mi sono reso conto che tutti i paesi del mondo hanno completamente ignorato la situazione di Haiti. Molte delle persone con cui parlo non hanno la minima idea di ciò che sta accadendo ad Haiti. E poiché la situazione è molto grave e nessuno vuole comunicare ciò che sta accadendo, ho deciso di incontrare un gruppo di missionari e lanciare questo appello al mondo affinché aprono loro gli occhi affinché possano vedere cosa sta realmente accadendo. Il mio rapporto non rappresenta nemmeno il 40% della realtà di Haiti. Per rispetto dei social network e in considerazione della sensibilità delle persone, abbiamo deciso di semplificare ciò che accade nelle immagini e nei testi.
Ci vuoi riferire, cortesemente, quello che hai detto tramite questo breve filmato
Certamente! Come Chiesa unita, abbiamo divulgato questo video, questa dichiarazione a tutte le nazioni, nel settembre di quest’anno. Come missionari, Pastori e Ministri provenienti da varie parti dell’America latina, come il Brasile, l’Uruguay, il Cile, il Venezuela e il Guatemala, che prestano servizio in questo ambito di paese, oggi, all’umanità, queste importanti informazioni con lo scopo di far conoscere ampiamente la situazione attuale del Paese. Innanzitutto, vogliamo affermare pubblicamente che non sta accadendo nulla nella nazione che possa scuotere la nostra fede. Siamo qui perché crediamo che emergeremo da questa valle dell’ombra e della morte e vedremo essere il Signore degli Eserciti glorificato in questa nazione, proprio come Egli ha promesso. Giorni fa, non tutta la capitale, è stata sotto assedio delle bande criminali. Dobbiamo muoverci per le strade con cautela. Il Presidente di Haiti, Jovenel Moise, è stato assassinato due anni fa, il 7 luglio del 2021, presso la sua abitazione privata. A seguire, un aumento degli atti vandalici da parte dei gruppi armati si è scatenata ed ha interessato tutte le zone del nostro Paese. Ci troviamo di urgente necessità di segnalare questa crisi nazionale. Missionari e membri delle nostre chiese sono stati rapiti. Pastori, durante i loro servizi domenicali sono stati assaltati da bande e presi prigionieri. Determinate aree urbane sono occupate da bande che saccheggiano e bruciano case. Centinaia di chiese e missioni, che da più di 40 anni costruiscono case, orfanotrofi e chiese, hanno dovuto abbandonare tutte le loro attività di beneficenza. Migliaia di persone che sono scappate dalle loro case, adesso vivono per strada o nei cimiteri. Giorni fa è stato denunciato il massacro di oltre 300 cristiani. Persone venivano bruciate vive. Questo attacco non è solo verso i cristiani ma contro l’intera popolazione che vive ad Haiti. Molte persone che, come cultura, vivono o vivevano nella magia nera o nell’occulto sono state evangelizzate.
Cosa possono fare gli italiani e la comunità internazionale tutta, concretamente, per potervi aiutare
Innanzitutto, prendetevi ogni giorno del tempo, insieme ai fratelli, per pregare e intercedere per Haiti e la sua trasformazione secondo il disegno di Dio. Allo stesso modo, invitare al digiuno le comunità, con lo scopo spirituale di “sradicare il male che si è scatenato ad Haiti e stabilire il Regno di Dio in tutta la nazione”. In secondo luogo, condividi queste informazioni. Abbiamo bisogno che la nostra situazione ad Haiti sia conosciuta perché è di natura nazionale. Terzo, stiamo attualmente raccogliendo fondi per aiutare le oltre 2.500 persone sfollate dalle loro case, vogliamo anche sostenere Pastori e missionari affinché continuino la loro opera ad Haiti, poiché l’area economica è diventata per noi molto difficile. In conclusione, amiamo Haiti e crediamo, con certezza e gioia, che Dio opera attraverso di noi, attraverso i Suoi Figli, in questa nazione. Per contatti diretti e aiuti umanitari, potete contattarci a questo indirizzo e-mail: [email protected] .
Grazie alle nazioni che ci ascoltano! Sappiamo che con Gesù, attraverso te, attraverso voi, non siamo soli!
In forma privata, il Pastore Christian Farah, mi ha inviato dei video impressionanti che provano, semmai ce ne fosse bisogno, la violenza estrema che sta avvenendo nel suo Paese. Video che, naturalmente, non condividerò come promesso al Pastore anche per via della crudeltà di alcune immagini che possono urtare gli animi più sensibili.
Animi che non possono astenersi dal divulgare questa notizia, queste informazioni che, tra l’altro, spesso i nostri canali di comunicazione ufficiale scarseggiano nel diffondere.
Cristiani e no, gente di buona volontà, è chiamata, quindi, a sostenere quei Paesi dimenticati dalla maggior parte dell’opinione pubblica internazionale, come sta avvenendo per lo Stato di Haiti.
A questa responsabilità siamo anche chiamati.
Dio ti benedica Pastore Christian insieme a tutti coloro che si adoperano per la pace nel tuo Paese.
Infine, non posso che ringraziare Dio per chi mi ha fornito questa notizia, per la disponibilità del Pastore stesso ad essere intervistato, per i canali di comunicazione, che, come si vede se usati bene sono strumenti importantissimi, e lo spazio di questo giornale che mi concede di pubblicare tali news.
Completiamo la nostra intervista esclusiva con il link, che, una volta iscritti presso la piattaforma TikTok, vi rimanda al video in oggetto: https://vm.tiktok.com/ZGJntqT65/
Forza Pastore, forza popolo di Haiti. Avete Dio dalla vostra parte ma anche noi che scriviamo e speriamo, anche, la maggior parte di coloro che leggeranno questo articolo.
Romano Scaramuzzino
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