L’on. Mario Tassone: “Legge di riforma della Costituzione. La Meloni ne esalta l’importanza, come ”la madre di tutte le riforme”, però di fatto annuncia l’abolizione della Costituzione”.
Si dice che con il disegno di legge Meloni si pone mano alla forma di governo mentre i primi articoli che riguardano i diritti dei cittadini non si toccano . Formalmente è così.
Ma se viene meno l’equilibrio tra i poteri, se la centralità del Parlamento scompare,se vengono meno gli strumenti di controllo e dì garanzia, di fatto i primi articoli si svuotano. L’impianto della Costituzione è un unicum funzionale e non un insieme di fette.
di Mario Tassone * per il Quotidiano l’Italiano
ROMA – Si avverte un clima strano intorno al disegno di legge di riforma della Costituzione.
La Meloni ne esalta l’importanza,”la madre di tutte le riforme”, che è di fatto l’abolizione della Costituzione.
Le minoranze parlamentari, il mondo “illuminato” della cultura,i tanti emeriti costituzionalisti,i cultori della storia, gli analisti prolifici di astrattezze, non stanno affrontando con la dovuta serietà un passaggio fondamentale della vita del Paese.
Ci si sofferma in modo generico sulle insufficienze e contraddizioni di un articolato come se si trattasse di una semplice riforma e non di un disegno eversivo, che con la Costituzione cancella le motivazioni culturali e morali che sono a fondamento della sua nascita.
Una estemporaneità che inquieta,una opposizione di facciata e analisi degli esperti di tutto anche nel conciliare l’impossibile.
La intellighenzia nel nostro paese ha sempre subito il fascino del potere ….generoso.
Ci aspettavamo una denuncia.
Il cammino verso lo smantellamento della democrazia inizio’ il 1994 e si tenta l’approdo al governo dell’uomo forte con un Parlamento,monumento di sola facciata.
La storia si ripete.
Le dittature nella metà del secolo scorso si imposero in odio al parlamentarismo “inconcludente “e alla “democrazia paralizzante”.
I corsi e i ricorsi storici vichiani prendono forma.
La mortificazione del Parlamento avviene, per opera di chi coerentemente si rifà a quella stagione.
Molti intellettuali, per esorcizzare il pericolo e non agire, affermano che non esiste il problema perché il provvedimento non passerà.
Intanto al di là delle ipotesi solo ipotesi, bisogna assumere una posizione su una normativa inaccettabile.
Il tentativo di consumare un crimine è sanzionato… Questi intellettuali ricordano i tanti esponenti della classe dirigente liberale come Benedetto Croce, che nel 1922, non si opposero in un primo tempo al fascismo convinti che fosse un fenomeno passeggero….
Si dice che con il disegno di legge Meloni si pone mano alla forma di governo mentre i primi articoli che riguardano i diritti dei cittadini non si toccano. Formalmente è così.
Ma se viene meno l’equilibrio tra i poteri, se la centralità del Parlamento scompare,se vengono meno gli strumenti di controllo e dì garanzia, di fatto i primi articoli si svuotano. L’impianto della Costituzione è un unicum funzionale e non un insieme di fette.
Cosa fare ?
Le barricate politiche e culturali per opporsi all’ eversione e recuperare il patrimonio della democrazia, disperso con la riforma elettorale del 1994, seguita al golpe di alcune procure e di una certa sinistra.
No a un nuovo golpe. Costituiamo i Comitati dei No.
I cristiani democratici debbono cogliere questa occasione per ritrovare la forza dei valori di riferimento della loro storia .
Mi riferisco ai democristiani,ai popolari veri non a quelli che tentano di affittare storia e nome che non hanno.!
Mario Tassone *
Mario Tassone * è un politico italiano, segretario nazionale del partito da lui fondato: il Nuovo CDU. È stato sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Fanfani V, sottosegretario di Stato al Ministero dei Lavori Pubblici nei governi Craxi I, Craxi II e Fanfani VI e viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nei governi Berlusconi II e Berlusconi III.
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