Saturday, June 7, 2025
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Mario Tassone (nCDU): “L’invito a disertare le urne favorisce un clima di sfiducia sulla utilità di andare a votare. La crisi della democrazia aumenta anche per responsabilità di chi, per la Costituzione, ne dovrebbe essere garante”

E qui si va alla grande anomalia di queste ore che hanno visto responsabili istituzionali come il presidente del senato invitare all’astensione mentre la presidente del consiglio si è cimentata in un originale decisione di andare al seggio e non prendere le schede e quindi non votare con il plauso dei cortigiani al seguito senza pensieri … “materia” rara in alcuni ambienti.
L’invito alla diserzione delle urne è l’aspetto istituzionalmente scandaloso di chi rappresenta le istituzioni di garanzia democratica .

By L'Italiano , in Cronaca Italiana Editoriali In Evidenza Politica Italiana , at 7 Giugno 2025 Tag: , , , , , ,

di Mario Tassone* dalla Redazione Politica per il Quotidiano l’Italiano

ROMA I referendum non hanno riscaldato i cuori.
Solo alcuni nel passato hanno ottenuto il richiesto quorum. Una riflessione va fatta sulla necessità o meno dì apportare delle modifiche alla normativa referendaria .
Intanto va garantita una semplificazione dei quesiti che rende leggibile cosa “si chiede”.
Gli attuali quesiti non brillano per chiarezza ma sembrano costruiti per una fascia di elettori pazienti e disponibili a studiare.
I precedenti referendum che hanno ottenuto il quorum erano chiari come quelli sul finanziamento pubblico dei partiti, sulla responsabilità civile dei magistrati e sulla scala mobile.
La formulazione dei quesiti è responsabilità dei proponenti.
La insufficienza dell’informazione attiene alla sfera pubblica (tv di stato) e ai Comitati referendari.
Bisogna chiedersi se in una prospettiva riformatrice dei referendum il quorum regge o meno.
E qui si va alla grande anomalia di queste ore che hanno visto responsabili istituzionali come il presidente del Senato invitare all’astensione mentre la presidente del consiglio si è cimentata in un originale decisione di andare al seggio e non prendere le schede e quindi non votare con il plauso dei cortigiani al seguito senza pensieri … “materia” rara in alcuni ambienti.
L’invito alla diserzione dalle urne è l’aspetto istituzionalmente scandaloso di chi rappresenta le istituzioni di garanzia democratica .
Il fenomeno dell’astensione si allarga ad ogni passaggio elettorale finanche nel rinnovo degli amministratori locali come è avvenuto nell’ultima, sia pur parziale, tornata elettorale amministrativa…una spia preoccupante.
E se un domani si richiedesse il quorum per il rinnovo del Parlamento e dei consigli regionali così come avviene oggi per i comuni?
Il non raggiungimento della metà più uno degli aventi diritto al voto sarebbe il collasso definitivo della democrazia già minata.
L’invito a disertare le urne favorisce un clima di sfiducia sulla utilità di andare a votare. La crisi della democrazia aumenta anche per responsabilità di chi, per la Costituzione, ne dovrebbe essere garante.
Tutto questo va oltre il contenuto dei quesiti referendari.
Si deve andare a votare secondo le proprie convinzioni,non disertando.
Le libertà civili si difendono non con la fuga ma assumendo le proprie responsabilità partecipando!

Mario Tassone*

Mario Tassone, segretario nazionale nCDU politico italianosegretario nazionale del partito da lui fondato: il Nuovo CDU. È stato sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Fanfani Vsottosegretario di Stato al Ministero dei Lavori Pubblici nei governi Craxi ICraxi II e Fanfani VI e viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nei governi Berlusconi II e Berlusconi III.

(foto AdnKronos)

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