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Friday, October 11, 2024
Quotidiano Nazionale Indipendente


Mario Tassone segr. naz. nCDU: «Agli amici incontrati a Lamezia fra cui Cuffaro, Ranieli, Michele Tucci e Gigi D’Agro assicuro che il NCDU ci sarà nella prospettiva di una controrivoluzione che ripristini le regole democratiche, il ritorno alla politica attraverso i partiti, l’associazionismo, la sovranità del popolo con un Parlamento non umiliato »

Nei giorni scorsi a Lamezia Terme si è tenuto un Convegno della Democrazia Cristiana guidata da Totò Cuffaro, segretario e da Renato Grassi presidente . Una iniziativa ben riuscita e partecipata


di Mario Tassone* dalla Redazione Politica per il Quotidiano l’Italiano

ROMA – Nei giorni scorsi a Lamezia Terme si è tenuto un Convegno della Democrazia Cristiana guidata da Totò Cuffaro, segretario e da Renato Grassi presidente .
Una iniziativa ben riuscita e partecipata.
Una occasione, anche per me presente, di rivedere tanti amici, la soddisfazione di registrare non solo la fisicità di tanti, ma l’insieme di speranze e di inusitate vivacità: uno slancio, una spontaneità oggi rare.
Non l’interesse di farsi vedere ma un moto intimo ,una disponibilità a riempire il vuoto della non politica.
Forse ci sono le condizione per ricomporre i frammenti dispersi di tante realtà per riprendere, adeguandola, ai tempi la storia dei cristiani democratici.
Una storia interrotta dal disegno eversivo di centri di potere illiberali e antidemocratici.
Quando si dice che non ci può essere il centro, ma solo poli contrapposti, continua la congiura della destabilizzazione e dell’avventurismo.
La distruzione per odio del parlamentarismo ci riporta a un tempo tragico.
Ritornano le considerazioni di quel tempo: un esecutivo forte, un Parlamento condizionato per ridurre i tempi degli iter legislativi.
Il disegno del premierato nasce da quella visione.
La presenza organizzata dei cattolici in politica può significare l’avvio di un processo a ritroso, una controrivoluzione che ripristini le regole democratiche, il ritorno alla politica attraverso i partiti, l’associazionismo, la sovranità del popolo con un Parlamento non umiliato.
La posta in gioco non è il prevalere o meno di quel personaggio ma un confronto di idee.
In democrazia gli errori si correggono, nelle oligarchie i guasti non si riparano.
No, dunque, a poli contrapposti ma una area mediana rappresentativa dei ceti produttivi polmone della società.
Una sfida per l’Uomo per garantirne centralità e forza espressiva.
I valori e gli ideali hanno informato la grande storia, la energia che ha mosso il cammino dei popoli.
Chiudiamo questo presente intriso di neopaganesimo.
Non più un Olimpo con dei, dei minori, semidei e aspiranti tali, ma una società di uomini liberi che non abbiano suggestioni pagane, ma l’amore per la libertà affrancata da ogni condizionamento padronale. Agli amici incontrati a Lamezia fra cui Cuffaro, Ranieli, Michele Tucci e Gigi D’Agro assicuro che il NCDU ci sarà in questa prospettiva.
Cerchiamo alleanze e convergenze senza smentire i nostri valori.
Questi sono la nostra forza per riprendere il cammino coinvolgendo tanti che hanno perso la fiducia.
L’ impalcatura della anti politica sta scricchiolando.
Bisogna esserci per dare la spallata finale e riprendere a vivere


Mario Tassone*

Mario Tassone, segretario nazionale nCDU politico italianosegretario nazionale del partito da lui fondato: il Nuovo CDU. È stato sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Fanfani Vsottosegretario di Stato al Ministero dei Lavori Pubblici nei governi Craxi ICraxi II e Fanfani VI e viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nei governi Berlusconi II e Berlusconi III.

Da giovanissimo entra nella Democrazia cristiana, nel 1991 è eletto all’Assemblea regionale siciliana, dove resta per quattro legislature. Riveste la carica di assessore in numerosi governi regionali. È il primo presidente della Regione eletto direttamente dal popolo, nel 2001, con una coalizione di centrodestra. Rieletto nel 2006, si dimette il 26 gennaio 2008 dopo la condanna in primo grado per i reati di favoreggiamento e rivelazione di segreto d’ufficio. Eletto senatore nel 2008, si dimette per la condanna definitiva nel 2011. Scontata la pena ha ripreso a svolgere attività politica

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