Wednesday, February 12, 2025
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Mario Tassone segr. naz. nCDU: «Quando il presidente Mattarella afferma “un uomo un voto” non può essere distorto attraverso marchingegni che alterino la rappresentanza e la volontà degli elettori».

“Sul disegno di legge del premierato bisogna uscire dagli infingimenti.
Non è una modifica di alcune parti della Costituzione, ma è la sua liquidazione: un disegno eversivo.
Infatti. Si trasforma la repubblica parlamentare in un sistema autarchico, dove il Parlamento perde la sua sovranità, annullando l’equilibrio dei poteri istituzionali”.


di Mario Tassone* dalla Redazione Politica per il Quotidiano l’Italiano

ROMA – Concordo con il sen. Palumbo, vice presidente del Comitato Referendario per la modifica del sistema elettorale, sul suo giudizio positivo all’intervento del Presidente della Repubblica alla settimana a Trieste, che dice che il principio “un uomo un voto” non può essere distorto attraverso marchingegni che alterino la rappresentanza e la volontà degli elettori.
È una affermazione importante quella del Capo dello Stato.
La legge con cui si votò il 1994 avviava la pratica della nomina dei parlamentari ed è la madre delle altre leggi elettorali che sono seguite.
Si era nel clima di tangentopoli in cui alcuni procuratori d’assalto, uomini della sinistra e certi apparati infedeli dello Stato consumarono un vero colpo di Stato.
La politica fu rimossa e i grandi partiti dissolti.
Si salvò soltanto quello della sinistra.
La legge elettorale del 1994 fu il prodotto di quel clima.
Sul disegno di legge del premierato bisogna uscire dagli infingimenti.
Non è una modifica di alcune parti della Costituzione, ma è la sua liquidazione: un disegno eversivo.
Infatti. Si trasforma la repubblica parlamentare in un sistema autarchico, dove il Parlamento perde la sua sovranità, annullando l’equilibrio dei poteri istituzionali.
Mattarella ha fatto anche sulla democrazia a Trieste delle considerazioni forti, sottolineando che in democrazia non è la dittatura della maggioranza, ma il Parlamento, che rappresenta i cittadini, e’ il luogo di composizione delle diversità; ma forse questa concezione di democrazia è ignorata, o peggio, rifiutata nel provvedimento legislativo in discussione alla Camera dei Deputati.
Mi auguro che si prenda coscienza per salvare un patrimonio di sacrifici e di storie, che costituiscono le fondamenta su cui si è costruita la nostra Costituzione, presidio della libertà e della democrazia nel nostro Paese.
Bisogna uscire dal limbo delle incertezze, delle pusillanimità e delle convenienze perché la centralità dell’Uomo sia affermata e non sostanzialmente negata!

Mario Tassone*

Mario Tassone, segretario nazionale nCDU politico italianosegretario nazionale del partito da lui fondato: il Nuovo CDU. È stato sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Fanfani Vsottosegretario di Stato al Ministero dei Lavori Pubblici nei governi Craxi ICraxi II e Fanfani VI e viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nei governi Berlusconi II e Berlusconi III.

Il presidente della Repubblica Mattarella alla settimana a Trieste, afferma che il principio
“un uomo un voto” non può essere distorto attraverso marchingegni che alterino
la rappresentanza e la volontà degli elettori.

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