Tuesday, April 16, 2024
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 Meta ha deciso di rimuovere i pezzi di musica italiana dai suoi celebri “social”. La Siae si è subito affrettata nel dirsi disposta a trattare. Cioè – qualcuno pensa – a “calarsi le brache”

Le norme in questione, armonizzate a livello internazionale e supernazionale, sono dettate dal Parlamento, organo eletto a suffragio universale diretto. Mark Zuckerberg, però, vuole dettare le regole. E lo fa. È questo un caso, si direbbe di scuola, per dimostrare le ragioni dell’assenteismo politico della maggioranza dei cittadini, secondo Ulrich Beck


di Riccardo Scarpa per il Quotidiano l’Italiano e l’Opinione delle Libertà

ROMA Meta Platforms Inc è l’impresa statunitense che controlla i servizi di rete sociale di Facebook e Instagram, fondata e “padroneggiata” da Mark Zuckerberg. A causa, dice, di un mancato accordo con la Siae, la Società italiana autori ed editori, la quale – in base alle nostre norme sulla proprietà intellettuale – amministra i diritti d’autore, Meta ha deciso di rimuovere i pezzi di musica italiana dai suoi celebri “social”. La Siae si è subito affrettata nel dirsi disposta a trattare. Cioè – qualcuno pensa – a “calarsi le brache”.

Le norme in questione, armonizzate a livello internazionale e supernazionale, sono dettate dal Parlamento, organo eletto a suffragio universale diretto. Mark Zuckerberg, però, vuole dettare le regole. E lo fa. È questo un caso, si direbbe di scuola, per dimostrare le ragioni dell’assenteismo politico della maggioranza dei cittadini, secondo Ulrich Beck. Essi sanno che, ormai, è inutile votare per poi avere istituzioni normative che girano a vuoto. Mentre, invece, un qualunque privato, cioè privo di legittimità pubblica, può imporre le proprie regole sul mercato globale, sfuggendo a qualunque sovranità politica. È questo a mandare in crisi Parlamenti, governi, partiti e sindacati: è inutile discutere e deliberare, per esempio, in materia di pieno impiego e livelli salariali, se poi le società con la sede legale in uno Stato – e quella fiscale in un altro – prendono e delocalizzano, spostano le fabbriche dove il lavoro costa meno ed è scarsamente garantito.

È questo a demotivare i cittadini e a svuotare le democrazie. Cosa si può fare? Forse, nell’Unione europea si potrebbe far funzionare meglio la sussidiarietà e la solidarietà tra istituzioni supernazionali e nazionali. Giorgia Meloni lo può capire, arrivata a capo del Governo della nazione dalla guida del gruppo conservatore al Parlamento europeo. Allora potrebbe richiamare alle urne coloro i quali votano per Sanremo e non per il Parlamento. Se la ricetta funzionasse, il pacchetto sarebbe da esportazione senza filtro, perché il problema è mondiale.

testatina

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