Morano Calabro: il borgo ricco di arte, cultura e dei tetti rossi protesi verso il cielo
di Francesca Russo dalla Redazione Cultura del Quotidiano l’Italiano MORANO CALABRO – In Calabria c’è un borgo nel cuore del…
di Francesca Russo dalla Redazione Cultura del Quotidiano l’Italiano
MORANO CALABRO – In Calabria c’è un borgo nel cuore del Parco Nazionale del Pollino che sembra un vero e proprio presepe permanente. Le case sono incasellate l’una sull’altra, sembrano quasi scolpite nella roccia. Piccoli tasselli geometrici dai tetti rossi che si ergono verso l’alto e che culminano con il campanile della Chiesa dei SS Pietro e Paolo e il suggestivo Castello Normanno-Svevo.
Tutt’intorno le vette, spesso innevate, dei monti del Pollino che abbracciano il suggestivo e caratteristico borgo di Morano Calabro, come fossero pezzi di un puzzle naturale incastonato in una Calabria ricca di storia, archeologia e bellezze a cielo aperto.
Non è un caso infatti che negli anni ’30 anche il famoso illustratore olandese Escher, durante uno dei suoi viaggi in Italia se ne innamorò talmente tanto da delineare con grande maestria su una delle sue tele, le geometrie di uno dei borghi più belli d’Italia, le cui origini, probabilmente, risalgono all’epoca romana. Una scoperta fatta dagli archeologici, infatti, ha portato alla luce una iscrizione databile intorno al II secolo a.C. in cui il nome Muranum compare per la prima volta su una pietra miliare reperita a Polla, nel Vallo di Diano, sulla Via Popilia, una delle più importanti strade costruite dai romani per congiungere Roma con Reggio Calabria.
Un borgo ricco di bellezze Morano Calabro, dal Polittico di Bartolomeo Vivarini pittore veneto vissuto nel 1400, al Convento dei Cappuccini, e poi ancora le statue in marmo di Carrara raffiguranti Santa Caterina d’Alessandria, Santa Lucia, San Pietro e San Paolo dello scultore Pietro Bernini, padre del celebre e immortale Gian Lorenzo.
Ma è il Castello Normanno-Svevo, sospeso tra il cielo e i monti del Pollino a conquistare il cuore di chi lo visita. Realizzato tra il XII e il XIII secolo, poi ampliato nella prima metà del 1500 per volere del Principe Sanseverino che lo elesse a propria dimora, il maniero di Morano Calabro è tra i più belli della Calabria e per alcuni aspetti e per la sua disposizione, rievoca il Maschio Angioino di Napoli.
Insomma un borgo quello di Morano Calabro che custodisce dei veri e propri tesori dell’arte e della cultura del nostro paese. Un luogo da visitare, da amare e in cui tornare.
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