Navalny, dissidente russo: una morte annunciata
Analisi politica dell’on. Maio Tassone (nCDU):”La morte di Navalny rende sempre più chiara la gravissima crisi della democrazia.
I globalismi hanno fatto saltare i vecchi equilibri,alimentato nazionalismi, disegni di supremazie egemoniche e di imperialismi in contrasto con i principi di solidarietà continuamente ma inutilmente evocati.”
di Mario Tassone * per il Quotidiano l’Italiano
ROMA – La morte di Navalny era preannunciata.
Non abbiamo dati certi sulle cause della Sua fine.
Era perseguitato, aveva subito un avvelenamento superato miracolosamente per le cure prestate in Germania e poi coraggiosamente era rientrato in Patria affrontando la condanna a 19 anni e il carcere in una struttura disumana In Siberia.
Navalny ha continuato a lottare per le proprie idee.
Su di Lui, da tempo, era calato il silenzio, rotto solo ora.
Il quadro internazionale è desolante.
La morte di Navalny rende sempre più chiara la gravissima crisi della democrazia.
I globalismi hanno fatto saltare i vecchi equilibri, alimentato nazionalismi, disegni di supremazie egemoniche e di imperialismi in contrasto con i principi di solidarietà continuamente ma inutilmente evocati.
I vari “G” si sono rivelati un inganno, edizioni di radicalizzazione di interessi e spazi di influenza.
Un ritorno “moderno” al passato.
Il passato del secolo scorso, dominato da dittature e imperialismi, ha visto due conflitti mondiali, massacri, pulizie etniche e genocidi.
Oggi la democrazia è in crisi. C’è una diffusa sfiducia verso i Parlamenti,ritenuti ingombranti e ostacoli per governi efficienti. Ci si affida a capi carismatici con vocazioni “consolari”.
Putin è uno di questi.
I valori dell’Occidente sono appannati,per gran parte non più riferimento .
Se nel nostro Paese sta andando avanti la riforma del “premierato” che abroga di fatto la Costituzione, soffocando diritti e garanzie delle libertà democratiche, e quella dell’autonomia differenziata che rompe l’unità del Paese, significa che è in atto un disegno autoritario e eversivo, iniziato con lo svuotamento del Parlamento.
Un autoritarismo si fa strada con una destra determinata, un PD, sinistra di cartone, compiacente fiancheggiatore e un “mondo” ricco di medaglie e di titoli, ma oggi distratto e sensibile agli “incentivi “ per la fedeltà a chi “comanda”.
E di Navalny?
Se ne parlerà per un po’ poi il silenzio …Ma un “area libera” esiste ?
Ritengo di sì.
Allora si faccia avanti e ritorni ad animare le vecchie passioni, l’amore per la libertà e per la vita.
La scelta è tra onore e servaggio. Noi scegliamo l’onore in coerenza con la nostra storia umana, vissuta in modo vero e non di facciata, che ha riferimenti in leader carismatici, eroi veri e tanti martiri a cui si aggiunge ora Alexei Novalny!
Mario Tassone *
Mario Tassone * è un politico italiano, segretario nazionale del partito da lui fondato: il Nuovo CDU. È stato sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Fanfani V, sottosegretario di Stato al Ministero dei Lavori Pubblici nei governi Craxi I, Craxi II e Fanfani VI e viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nei governi Berlusconi II e Berlusconi III.
Nella foto sottostante il presidente della Russia Vladimir Putin
Aleksej Anatol’evič Naval’nyj (in russo Алексе́й Анато́льевич Нава́льный, trasl. anglosassone: Alexei Anatolievich Navalny; Butyn, 4 giugno 1976 – Charp, 16 febbraio 2024) è stato un attivista, politico e blogger russo. È stato fra i più noti oppositori del presidente della Russia, Vladimir Putin. Era a capo del partito Russia del Futuro e presidente di Coalizione Democratica (che unisce Russia del Futuro, RPR-Parnas e Scelta Civica), formazione in precedenza co-presieduta con Boris Nemcov, morto assassinato nel febbraio 2015. È stato fondatore della Fondazione Anti-corruzione.
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