Se tale data fosse messa all’indice sarebbe un giorno amaro: la sconfitta della civiltà e il ritornare nei “buchi neri” di un tempo. Netta fu la sconfitta del Fronte Democratico Popolare, lista che comprendeva sia il Partito Comunista Italiano sia il Partito Socialista Italiano. Con circa il 30% dei voti il fronte della sinistra fu fortemente ridimensionato rispetto alle precedenti elezioni. Su questo dato influì pesantemente la scissione socialdemocratica avvenuta un anno prima e guidata da Giuseppe Saragat. Sull’altro fronte la destra, ancora divisa tra liberali, monarchici e i neonati missini, ottenne risultati mediocri perdendo consensi rispetto alle precedenti elezioni.
Giovanni Paolo Bernini è stato un personaggio che ha lottato con tutte le sue forze contro un sistema giudiziario che aveva tentato di stritolarlo con accuse false e pretestuose. Dopo aver assorbito il colpo Giovanni era passato al contrattacco, era stato assolto e poi aveva sfidato il “sistema” con i suoi colpi letterari… Dire che si è amarareggiati, dispiaciuti, addolorati, basiti è poca cosa… La notizia a ciel sereno ci ha lascati praticamente senza respiro… Perdiamo un uomo di valore, un politico onesto, un combattente per la Libertà… Mai avremmo potuto immaginare che la sua condizione di salute potesse generare un epilogo simile
“L’appuntamento elettorale europeo poteva essere il momento perché i democratici cristiani ritrovassero convergenza e animassero un centro con idee e progetti, senza lasciarlo a capi squadra alla ricerca di spazi e di gloria.
Il mancato richiamo nella Costituzione europea al ruolo del cristianesimo è stato un grande errore. Gli egoismi hanno prevalso in un relativismo avvilente e dissacrante”.
Il Catanzaro travolge il Modena e intona la marcia trionfale che lo mantiene ancora in gioco per la promozione diretta. All’interno i servizi di Riccardo Colao; dell’inviato speciale Pasquale Cardona e la cronaca di Tutto Modena-Catanzaro, minuto per minuto a cura di Lorenzo Fazio
Quel che oggi appare con più evidenza è il bombardamento del CAMPO LARGO, che ad oggi e per un certo non breve futuro, appare l’unica prospettiva spendibile di un’alternativa di governo; a meno che Conte riesca ad acquisire pezzi non solo di elettorato PD, ma anche di gruppi dirigenti e collaterali, da poter varare un MOVIMENTO 6 STELLE!