Thursday, April 25, 2024
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Nel Capoluogo della Calabria si prende coscienza della inadeguatezza della giunta comunale e dello stesso Sindaco che passa da una inaugurazione all’altra ma non ha trovato alcuna soluzione ai problemi catanzaresi

“Se il sindaco è impegnato tra inaugurazioni di mostre e manifestazioni sindacali, tanto da non trovare dieci minuti per farsi almeno una passeggiata nei quartieri a sud flagellati dal maltempo, noi continuiamo a dargli la sveglia ricordandogli che la città non è solo centro storico ma annovera tanti quartieri periferici tra cui lido sempre più abbandonato a stesso. Clamoroso il caso di via Trapani, quartiere Fortuna, dove la strada è parzialmente crollata, la carreggiata è invasa dal fango ed i cittadini per poter accedere alle loro case hanno dovuto noleggiare un escavatore e pagare di tasca propria. Ovviamente dal Comune tutto tace mentre aumenta la preoccupazione dei cittadini a causa dei problemi che potrebbe causare, ancora una volta, il canale di raccolta delle acque meteoriche di via Trapani, ostruito dal fango, tanto da far ritenere che potrebbe facilmente esondare in caso di forti piogge”.


di Pasquale Talarico per il Quotidiano l’Italiano (dalla Redazione Catanzarese)

CATANZARO – Piove sul bagnato e non solo sotto il profilo metereologico. Piovono accuse da più parti e tutte dirette sulle spalle mingherline dell’anatra zoppa, alias “Nick Fiorita” Sindaco pagato dalla comunità catanzarese per l’esercizio delle sue funzioni. Piovono critiche e la situazione si sta facendo sempre più pericolosa per la vita stessa del consiglio comunale del capoluogo di regione che sta per essere investito da un vero e proprio ciclone (metaforicamente parlando) che potrebbe sfociare in direzioni impreviste.

Al procuratore Gratteri, al fine di evitare situazioni imbarazzanti, è stato “consigliato” di non accettare l’invito alla nomina di “cittadino onorario” dei “Tre Colli” (nei progetti fioritani) e al momento non si conoscono dettagli ma da fonti (che riteniamo attendibili) l’operazione pare sia destinata a sfumare.

Intanto l’ex consigliere comunale di centrodestra, Antonio Mirarchi, ha rilasciato dichiarazioni che fanno pensare, sparate col cannone nei riguardi di “Nick Fiorita“.

A giudicare da quanto visto finora, non pare essere nelle sue corde assolvere all’arduo compito di dirigere la macchina comunale. Ricorda insomma quel, sulla carta, promettente allenatore del passato, al quale un famoso presidente disse di avergli messo a disposizione una Ferrari che però non aveva saputo guidare. Ed è proprio questo il punto. Fiorita pare, ogni giorno che passa, sempre più inadeguato al ruolo. E soprattutto indaffarato più a salvare la traballante Amministrazione, di cui è a capo, che a far crescere Catanzaro. Una realtà oltretutto da poco messa a dura prova da due alluvioni, abbattutisi in rapida successione, che hanno plasticamente dimostrato l’inefficienza del sindaco e dei collaboratori. Incapaci di fornire una risposta adeguata. Sia sotto il profilo della prevenzione, che sotto l’aspetto dell’intervento durante la fase emergenziale”.

Il Consigliere Eugenio Riccio

Un consigliere in carica, Eugenio Riccio, ha invece puntato il mirino del suo bazooka indicando e fornendo, come sempre accade, le prove di quanto sostiene:

Se il sindaco è impegnato tra inaugurazioni di mostre e manifestazioni sindacali, tanto da non trovare dieci minuti per farsi almeno una passeggiata nei quartieri a sud flagellati dal maltempo, noi continuiamo a dargli la sveglia ricordandogli che la città non è solo centro storico ma annovera tanti quartieri periferici tra cui lido sempre più abbandonato a stesso. Clamoroso il caso di via Trapani, quartiere Fortuna, dove la strada è parzialmente crollata, la carreggiata è invasa dal fango ed i cittadini per poter accedere alle loro case hanno dovuto noleggiare un escavatore e pagare di tasca propria. Ovviamente dal Comune tutto tace mentre aumenta la preoccupazione dei cittadini a causa dei problemi che potrebbe causare, ancora una volta, il canale di raccolta delle acque meteoriche di via Trapani, ostruito dal fango, tanto da far ritenere che potrebbe facilmente esondare in caso di forti piogge“.

Ma non sono le sole voci a lanciare strali contro questa sgangherata giunta che si regge sul filo del rasoio dei capricci di qualche voltagabbana compensato con cariche e assessorati. L’intera “maggioranza” dei consiglieri di centro e di destra (ma anche a sinistra) ritiene che la gestione Fiorita stia per arrivare al capolinea.

Non ci meraviglia la scelta del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, di aderire alla manifestazione indetta dalla CGIL e dalla UIL contro la legge di bilancio varata dal Governo di Giorgia Meloni. Sapevamo che non avrebbe esitato a vestire l’eskimo alla prima occasione, da bravo militante della sinistra, dimenticando di essere stato votato per amministrare la città e non per rappresentare una parte politica che, tra l’altro, i cittadini hanno relegato a minoranza. Ecco allora che Fiorita ritrova la “verve” da combattente contro una legge di bilancio varata dal Governo in soli due mesi in una situazione di estrema difficoltà, probabilmente per fuggire o utilizzare armi di distrazione di massa rispetto allo stallo amministrativo che continua a soffocare la città. Non c’è altra spiegazione, perché non ricordiamo Fiorita in piazza negli ultimi dieci anni in cui il Partito Democratico al Governo (senza mai essere eletto) ha tutt’altro che dato risposte alla Nazione, tantomeno al Sud e alla Calabria. Dov’era Fiorita quando il Pd, (forse) suo partito di riferimento, governando il Paese senza consenso popolare, ha messo in campo politiche che hanno pesantemente condizionato la vita di lavoratori, pensionati, imprese e famiglie? Oggi il Sindaco è pronto però a svestire i panni istituzionali e salire sulle barricate contro il Governo Meloni.

La domanda è: in rappresentanza di chi fa tutto ciò? La straordinaria vittoria del centrodestra alle Politiche nel collegio catanzarese avrebbe infatti dovuto spingerlo ad una certa cautela, quantomeno ad interrogarsi sulla sua effettiva capacità di rappresentare politicamente i catanzaresi, che gli hanno dato il mandato di amministrare la città, dando invece fiducia al centrodestra per il governo della Nazione. Infine, diventa assai curioso che tale metodo Fiorita lo contesti quando, a parti invertite, le proteste riguardano la sua amministrazione. Dalla maggioranza che governa la città e dai suoi tifosi, di fronte alle critiche di tanti cittadini riferite alle molteplici problematiche irrisolte durante i primi sei mesi del suo mandato, si è costretti ad ascoltare la predica rispetto al fatto che occorra pazienza e che non si possa chiedere la luna in così breve tempo. Siamo certi  che i catanzaresi (in maggioranza di centrodestra) sapranno certamente giudicare anche questo atteggiamento del primo cittadino: intransigente con gli altri, indulgente con se stesso”.

Nulla di personale contro Nicola Fiorita. – precisa e rilancia l’ex consigliere Antonio Mirarchi dall’alto della sua esperienza – Che è, e resterà, innanzitutto una brava persona e anche un uomo di cultura. Ma governare una città molto complessa come Catanzaro richiede ben altre doti. Non è sufficiente, infatti, essere onesti e preparati, peraltro mai come in questo caso condizione necessaria, perché bisogna soprattutto essere capaci. E dimostrare di esserlo. Ovvero dare prova di saper amministrare un territorio come premesso difficile e pieno di problemi, grandi e piccoli, che richiedono in primis una certa dose di pragmatismo. In parole povere, si deve lavorare molto. E in modo celere ed efficace, H24, sette giorni su sette”. Poi il comunicato riprende e cala l’ennesimo ceffone: “Il sindaco, che di professione fa il docente universitario, all’esame da primo cittadino sarebbe un candidato inesorabilmente respinto. E più volte, anche. In ragione non solo dell’appena citata vicenda nubifragio, ma pure delle strade ridotte a un colabrodo: tipo Viale Crotone a Lido, ad esempio. Ma anche del diserbo fatto a… singhiozzo; della mancata cura del verde pubblico; della condizione miserrima in cui versano i cimiteri e di chi più ne ha ne metta. Perché, come del resto ho sempre sostenuto, è sulle piccole cose che a mio avviso si misura e valuta un’Amministrazione. I cittadini badano tanto a quello. E nessuno lo può sapere meglio di me. Poiché ancora si rivolgono al sottoscritto, per gli innumerevoli disagi patiti, malgrado io non sia più consigliere.” “Al sindaco attuale offro un suggerimento, sebbene non sia richiesto. Ovvero di non trasformarsi in un Sergio Abramo bis. Parlo naturalmente dell’Abramo, apparso chiaramente stanco e distratto, degli ultimi anni. Fiorita lasci allora un buon ricordo di sé e se ne vada prima di rompere il rapporto di fiducia con la gente che lo ha votato. Dal momento che l’unica decisione giusta che potrebbe adottare è questa. E io, molto modestamente, ho espresso tale tesi in numerosi articoli. In cui ho affermato tra le righe che a lui è congeniale fare opposizione. Dire, in sostanza, cosa non va e magari avanzare anche delle buone proposte a vantaggio di chi governa. Tutt’altra cosa, però, è avere in mano il volante di Palazzo De Nobili. Perché per quello serve un grande pilota. Caratteristica che, mi spiace sottolinearlo, il diretto interessato proprio non ha”.

Da Catanzaro per il momento è tutto. Ovviamente se c’é qualcuno che abbia intenzione di rispondere alle accuse che piovono sul “bagnato” del “sindachello” e della sua traballante giunta, siamo sempre disponibili a dare voce anche a chi intenda difenderle.

Pasquale Talarico

Ed ecco il servizio fotografico a testimonianza delle pesanti accuse rilanciate da Eugenio Riccio.

La grave situazione in cui versa la via Trapani, a Catanzaro,  quartiere Fortuna, a seguito del maltempo del 3 e 4 dicembre u.s.
La grave situazione in cui versa la via Trapani, a Catanzaro,  quartiere Fortuna, a seguito del maltempo del 3 e 4 dicembre u.s.
testatina

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