Nella bergamasca aumenta l’uso di droghe e il volontariato contrattacca con le sue iniziative
di Romano Scaramuzzino (dalla redazione bergamasca) Secondo una recente ricerca promossa dall’associazione Aga (Associazione genitori antidroga) di Pontirolo, provincia di…
di Romano Scaramuzzino (dalla redazione bergamasca)
Secondo una recente ricerca promossa dall’associazione Aga (Associazione genitori antidroga) di Pontirolo, provincia di Bergamo, con il contributo dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” di Milano, nella bergamasca, l’utilizzo di droghe, in quest’ultimo periodo, non solo non è diminuito, anzi, è aumentato anche rispetto ad una città metropolitana come Milano.
Questo è il dato ricavato dalle analisi delle acque fognarie, risultati presentati durante la “Giornata mondiale contro l’abuso e il traffico illecito di droga“, del 26 giugno scorso.
Mentre l’uso di cannabis e cocaina sono rimasti ai livelli di quelli del 2019, è aumentato, purtroppo, l’utilizzo dell’eroina. Un dato, quest’ultimo, veramente preoccupante.
E’ probabile che la pandemia del Covid-19, con tutte le sue conseguenze sociali, abbia influenzato in negativo le personalità già fragili e abituate all’uso di queste sostanze.
Ricadute possibili di chi avrebbe anche smesso di utilizzarle.
Fatto sta che il presidente dell’Aga, Enrico Coppola, ha dichiarato che si era già preoccupati di un ritorno all’utilizzo di queste droghe, adesso, malauguratamente, se ne ha la certezza.
Personalmente, questi fatti, non credo che possono provenire da una sola causa ovvero, in questa circostanza da quella pandemica, opinione che sicuramente professionisti del settore potranno convalidare, ma da più cause.
Il disagio giovanile e non, ha, sempre secondo il mio modesto parere, radici antiche. E più il problema non si affronta e si cerca di risolvere nella sua globalità, più questo si presenterà alla minima oppure grande causa, come quella del virus Covid-19 con le conseguenze che ha portato come le restrizioni sociali.
Delle personalità forti si creano nel tempo e tramite una sana educazione familiare, scolastica e non solo.
Ma se proprio queste sono in crisi, cosa possiamo pretendere da chi fa uso di droghe?
Il problema è globale, il che non esclude la responsabilità personale ma di certo solo quando la società ha fatto il suo, si puo’ pretendere dalla singola persona, in questo caso soprattutto i giovani anzi i giovanissimi, visto che l’età di chi usa droghe si è abbassata, un comportamento maturo.
Da segnalare che anche l’Associazione Atena, fondata a Bergamo nel 2012, con responsabile presso la zona di Treviglio (BG), la Dottoressa Martina Di Rubbo, ha fornito il suo importante contributo, anche durante la Giornata citata ad inizio articolo.
In particolare, l’Associazione Atena e il Comitato territoriale di Treviglio, insieme a varie istituzioni bergamasche, hanno organizzato l’evento “La Vita è bella – alcohol free, drugs free”, con dei progetti particolari che hanno sensibilizzato l’opinione pubblica sugli effetti pericolosi di alcol e droghe.
Siamo in ritardo rispetto a queste problematiche?
Forse sì, ma se si vuole, con uno sforzo collettivo e coeso, penso che si possa risalire la china.
Formando ragazzi e ragazze, uomini e donne, meno vulnerabili rispetto agli eventi esterni al nostro interiore, che è in cerca di punti fermi, di valori ed esempi da seguire.
Comments