Padre Pio, al via le iniziative per festeggiare il ventennale della sua canonizzazione
In occasione dell’inizio del ventennale di commemorazione, che si concluderà il 16 giugno del 2022, il cardinale Marcello Semeraro presiede nel pomeriggio una Celebrazione Eucaristica nel santuario di Santa Maria delle Grazie, a San Giovanni Rotondo.
Prima vi saranno i saluti di padre Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo, presidente di “Casa Sollievo della Sofferenza” e direttore generale dei “Gruppi di Preghiera di Padre Pio”, e di Fra Maurizio Placentino, ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini della Provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio.
di Mary Maria Mazza (per il quotidiano l’Italiano)

Città del Vaticano – Piazza San Pietro, via della Conciliazione e gli spazi antistanti Castel sant’Angelo, gremiti da oltre 300mila fedeli provenienti da tutto il mondo si trasformarono in pochi minuti in una cattedrale a cielo aperto, per la canonizzazione dell’umile frate di Pietrelcina.
Immagini impresse nella memoria di chi 19 anni fa, il 16 giugno del 2002, seguì la Messa per la canonizzazione di Padre Pio, presieduta da Giovanni Paolo II, che tre anni prima lo aveva beatificato.

Canonizzazione di Padre Pio
Da San Giovani Rotondo, San Pio divenne famoso in tutto il mondo, anche dopo la morte, conquistando non solo cattolici e cristiani di diverse confessioni ma anche non credenti. Con uno stile di vita centrato sulla preghiera, la penitenza, l’Eucaristia e la carità, si spese nel confessionale, definendosi “un povero frate che prega”.
L’inizio della commemorazione
In occasione dell’inizio del ventennale di commemorazione, che si concluderà il 16 giugno del 2022, il cardinale Marcello Semeraro presiede nel pomeriggio una Celebrazione Eucaristica nel santuario di Santa Maria delle Grazie, a San Giovanni Rotondo.
Prima vi saranno i saluti di padre Franco Moscone,arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo, presidente di “Casa Sollievo della Sofferenza” e direttore generale dei “Gruppi di Preghiera di Padre Pio”, e di Fra Maurizio Placentino, ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini della Provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio.

Nel ripercorrere la figura del frate di Pietrelcina, nell’omelia nella Messa per la canonizzazione, San Giovanni Paolo II mise in rilievo come la vita e la missione di Padre Pio testimonino che “difficoltà e dolori, se accettati per amore, si trasformano in un cammino privilegiato di santità, che apre verso prospettive di un bene più grande, noto soltanto al Signore”. “Preghiera e carità”, i due capisaldi dell’insegnamento del frate cappuccino che, come ricordò, si espressero da una parte nei “Gruppi di Preghiera” da lui fondati, e dall’altra nell’intensa attività caritativa di cui è espressione la “Casa Sollievo della Sofferenza”.c.
In tale occasione è prevista una diffusione straordinaria del libro di Brunetto Fantauzzi, edito dalla Titani Editori, Padre Pio: il Santo Perseguitato
Papa Giovanni XXIII disse a Mons. Casarano: “Su Padre Pio mi hanno ingannato”.
Mons. Luigi Villa, che fu per tanto tempo segretario di Padre Agostino Gemelli, l’illustre cattedratico che fu ispiratore di una relazione negativa su Padre Pio, ha dichiarato ad uno scrittore: “Padre Agostino Gemelli, pochi mesi prima di morire, scrisse una lettera a Padre in cui chiedeva perdono per quella terribile relazione fatta al Papa”.
Questi sono solo due dei tanti elementi che contribuiscono a smentire “gli scrittori del male” sulle cattiverie scritte contro Padre Pio, ribadendo concetti e versioni già ampiamente discusse e smentite dai fatti.
Dopo anni di falsità, bugie, che ormai non scalfiscono più la maestosità, l’onore, e la grandezza del Santo al di sopra di ogni sospetto.
Attraverso alcune testimonianze e testi autorevoli, prove e dichiarazioni, cerchiamo di dimostrare come le accuse contro Padre Pio sono solo falsi clamorosi e bugie madornali che gridano vendetta all’occhio di Dio e questo povero cronista cerca di rendere giustizia.
ha confermato che padre Pio è il santo di gran lunga più venerato, invocato, ricercato, amato (più di Gesù e della Madonna?).
Chi si prende la briga di pubblicare un lavoro su padre Pio, sia egli un grande storico, studioso, religioso o un semplice interessato alla straordinaria vita del frate garganico si deve prendere una grande responsabilità, non tanto nei confronti dei milioni di devoti sparsi per il mondo, non nei confronti della Chiesa, non nei confronti del mondo francescano e neanche dei lettori: si deve prendere una responsabilità su se stesso. padre Pio non si può maneggiare in nessun modo. E’ impossibile inquadrarlo. Luzzatto pretende di scrivere un quadro storico (come tra l’altro fece Carlei nel bellissimo film sul frate) quasi ripetendo in trans continuamente ‘sono uno storico, a me interessano i fatti, i documenti’! Bene, tanto di cappello! E dopo aver scritto quest’opera, tra l’altro interessante davvero, cosa ha portato alla luce? Che cosa ha scoperto lo storico Luzzatto? Si era presfisso di non fare la solita cronologia miracolistica sul frate e allora cos’è che ha portato di nuovo? Quali dati, notizie, sorprese? NIENTE! ho letto tanti di quei libri su Padre Pio e leggere anche questo, spinto dal fatto che potessi trovarvi qualcosa di nuovo, non mi ha creato nessun fastidio! Confrontando ciò che scrive Luzzatto con tutto ciò che si sa di Padre Pio non viene a galla nulla di nuovo, tranne l’originale attitudine velata dello storico Luzzatto di screditare l’aspetto miracolistico del frate, involontariamente presente nel malloppo! Non serviva Luzzatto per farci conoscere chi era il Brunatto, non serviva Luzzatto a farci scoprire la provenienza di alcuni fondi per le opere…tutta roba già nota! Padre Pio, dicevo, non può essere maneggiato a piacimento. L’hanno fatto per quasi un secolo: medici, inquisizione, papi, attori,grandi personaggi dello sport e dello schermo e non hanno capito nulla. Perchè siamo destinati a non capire nulla di Padre Pio. Egli era e resterà sempre un segno di contraddizione, un mistero!
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