Saturday, April 20, 2024
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Parte da Catanzaro la raccolta di firme: restituite la libertà all’avv. Giancarlo Pittelli che vive da quasi due anni in carcere in attesa del processo

Avviata dalla sua città natale l’iniziativa di una raccolta di firme per chiedere che l’ex deputato possa tornare ai domiciliari. Ha trascorso ventidue mesi in carcere senza che sia mai stato interrogato sulle ipotesi di reato che le Procure hanno formulato. E la sentenza di primo grado è lungi dall’ essere pronunciata: l’ex parlamentare sta scontando, in anticipo, una pena mai irrogata!
Per aderire all’appello basta indirizzare una mail e indicare prima il nome e poi il cognome a: appelloperpittelli@gmail.com


dalla Redazione Catanzarese del Quotidiano l’Italiano

CATANZARO – La vicenda che vede ormai da quasi due anni coinvolto il noto penalista e uomo politico catanzarese avv. Giancarlo Pittelli, senza che per questo si sia arrivati a determinare prove in fase processuale, sta scuotendo le coscienze di molti concittadini. A tal proposito un comitato spontaneo sorto per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione ci ha trasmesso un comunicato che riproduciamo fedelmente:

Siamo amici, colleghi, concittadini, semplici conoscenti di Giancarlo Pittelli, noto avvocato calabrese ed ex esponente politico di rilievo nazionale che da oltre due anni è privato della libertà a seguito di un’inchiesta giudiziaria ancora lontana da una sentenza di primo grado.
Non esprimiamo un parere – perché non ne avremmo titolo – sulla qualità di questa inchiesta, sul rigore nell’espletamento delle procedure seguite dagli organi inquirenti, sulla inoppugnabilità delle prove addotte contro l’imputato. Numerosi autorevoli articoli di stampa e addirittura interventi nelle aule parlamentari hanno affrontato questi temi.
Osserviamo però che una così lunga carcerazione preventiva, cioè senza che l’imputato sia sottoposto ad un regolare processo, ai nostri occhi come a quelli di una sempre più larga fetta di opinione pubblica, appare ingiustificabile e soprattutto non coerente con alcuni dei principi cardine dello Stato di diritto e della Costituzione.
Ma soprattutto intendiamo attestare, con questo appello la nostra vicinanza, la nostra amicizia – per coloro che gli sono amici – il rispetto per le capacità professionali e intellettuali di Giancarlo Pittelli, di cui danno sufficiente prova oltre quaranta anni di attività forense, amministrativa e politica. Tutto ciò, a prescindere dalla maggiore o minore distanza dalle sue idee politiche.
La sopravvivenza di legami di stima e di rispetto, o addirittura di amicizia, agli effetti – anche mediatici – di un procedimento giudiziario non solo non giunto ad una decisione definitiva, ma neppure ad una sentenza di primo grado, non è solo un’esigenza dell’imputato direttamente interessato, ma un elemento essenziale del tessuto sociale, della sua vitalità ed autenticità.
Assistiamo, invece, impotenti allo sconvolgente scadimento dello stato psicofisico di Giancarlo Pittelli a causa della lunga carcerazione preventiva, condizione questa che gli impedisce di poter concentrare tutte le energie nella propria difesa. Non vogliamo che a questo si aggiunga una lesione della sua immagine e un impoverimento delle relazioni costruite in una vita: ciò non ha nulla a che vedere con il rigore nella lotta alla criminalità ma rappresenta solo un regresso civile e sociale che nessuna persona libera può accettare.
Per questo motivo manifestiamo pubblicamente e ribadiamo all’avvocato Giancarlo Pittelli gli immutati sentimenti di rispetto, affetto ed amicizia e opponiamo resistenza ad ogni uso degli strumenti del diritto che produca come effetto l’isolamento della persona e l’inaridimento delle relazioni sociali e affettive”.

La sottoscrizione ha raccolto già molte più di cinquecento adesioni e con la divulgazione della stessa il comitato si augura di poterne raccogliere tante altre affinché l’avv. Giancarlo Pittelli possa essere restituito alla serenità della sua famiglia! (cosa che sta avvenendo vista la partecipazione sempre in crescendo). Il penalista, attualmente, detenuto in attesa che venga giudicato ha iniziato lo sciopero della fame e le sue condizioni di salute sono a repentaglio della sua stessa vita. E’ necessario, per ragioni umanitarie, che venga presa una decisione sulla sua riassegnazione almeno ai domiciliari.

Per aderire all’appello basta indirizzare una mail e indicare prima il nome e poi il cognome a: appelloperpittelli@gmail.com

gli elenchi dei primi firmatari all’appello del Comitato Spontaneo
gli elenchi dei primi firmatari all’appello del Comitato Spontaneo

Per aderire all’appello basta indirizzare una mail e indicare prima il nome e poi il cognome a: appelloperpittelli@gmail.com

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