“Partirono in due erano abbastanza”. Antonello Venditti e Francesco De Gregori in concerto all’Auditorium di Roma
Dopo il debutto con l’album “Theorius Campus” dove Venditti incise “Roma Capoccia e De Gregori “Signora Aquilone” che per entrambi sancì l’inizio del proprio percorso artistico le loro strade si dividono. Sono passati cinque decenni ed eccoli insieme i due amatissimi cantautori romani, protagonisti di un tour estivo di oltre venti date nelle location più suggestive della Penisola.
di Mary Maria Mazza per il Quotidiano l’Italiano

ROMA – Dopo il sold out con quarantaquattro mila presenti all’Olimpico di Roma, a grande richiesta si aggiungono nuovi appuntamenti romani per Francesco De Gregori e Antonello Venditti. Stavolta la location sarà la cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.
Altre due serate l’1 e il 2 settembre per emozionare il loro pubblico con uno show irripetibile, ripercorrendo i loro più grandi successi che hanno segnato la storia della musica italiana: Generale, Viva l’Italia, La donna cannone, Rimmel, Buonanotte fiorellino, Alice, Pablo a Ricordati di me, Notte prima degli esami, Grazie Roma, Bomba o non bomba, Roma Capoccia, Sotto il segno dei pesci, Ci vorrebbe un amico, Sara, colonne sonore che hanno accompagnato intere generazioni.

Ad affiancarli sul palco i due artisti una band d’eccezione, musicisti che hanno sempre collaborato anche separatamente. I due pilastri del cantautorato italiano muovono i primi passi al Folk Studio di Roma nei primi anni settanta poco più che ventenni.
Dopo il debutto con l’album “Theorius Campus” dove Venditti incise “Roma Capoccia e De Gregori “Signora Aquilone” che per entrambi sancì l’inizio del proprio percorso artistico le loro strade si dividono. Sono passati cinque decenni ed eccoli insieme i due amatissimi cantautori romani, protagonisti di un tour estivo di oltre venti date nelle location più suggestive della Penisola.
“ L’idea di cantare insieme – ha raccontato De Gregori – non ci era mai passata per la testa in tutti questi anni. Abbiamo avuto una carriera parallela, diversa anche nel repertorio, per stile e atteggiamenti, ma ci siamo sempre tenuti d’occhio”.
“Per anni siamo stati visti come ‘avversari’, un po’ come Coppi e Bartali – ha commentato Venditti – ma l’antagonismo c’era solo a livello artistico”.
“Siamo fratelli allattati dalla stessa lupa”.
Il resto è storia.
Mary Maria Mazza

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