Tuesday, April 23, 2024
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Uno spettacolo in cui la danza si intreccia con la poesia di Pasolini e l’atmosfera delle periferie romane così care all’autore


di Mary Maria Mazza per il Quotidiano l’Italiano

E’ in scena il 1 agosto ore 21:00  al Teatro di Tor Bella Monaca, in anteprima per l’Italia, la creazione che la coreografa ferrarese Monica Casadei, da venticinque anni alla direzione della Compagnia Artemis Danza, ha dedicato a Pier Paolo Pasolini.

Lo spettacolo, in cui la danza si intreccia con la poesia di Pasolini e l’atmosfera delle periferie romane così care all’autore,  è il primo degli appuntamenti di Periferie Pasoliniane. Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana  2022 – Riaccendiamo la Città, Insieme”  curato dal Dipartimento Attività Culturali e realizzato in collaborazione con SIAE ed è parte del programma di iniziative culturali “PPP100 Roma racconta Pasolini”.La tappa romana di questo viaggio nell’universo poetico e cinematografico di Pasolini si inserisce in un vasto progetto internazionale, che porterà lo spettacolo in scena fra Stati Uniti, Etiopia, Corea, Vietnam, India, Turchia e Ungheria e culminerà con il debutto al Festival Vis à Vis di Gorizia. “Non dovete far altro che continuare semplicemente a essere voi stessi: il che significa essere continuamente   irriconoscibili. Dimenticare subito i grandi successi e continuare imperterriti, ostinati, eternamente contrari, a pretendere, a volere,   identificarvi col diverso” Pasolini partiva dal corpo, il suo, asciutto e atletico, e dalla fame di corpi, quella che in tutta la sua opera   confida,  mostrandone luci e ombre. Attraverso personaggi, parole   e immagini che popolano le sue opere, l’autore emiliano dona   corpo al suo pensiero, restituendolo in opera d’arte dalle diverse   chiavi di lettura. La danza, fatta di corpo e anima, diventa mezzo   potente per far rivivere il suo pensiero. Dalla donna-madre, pilastro   della sua produzione poetica e cinematografica, alla libertà, dalla poesia, alla musica di Bach, con la quale crea un sodalizio artistico, fino alla sacralità del gesto, si attraversano testi e visioni dando   vita ad un omaggio fatto di tensione e redenzione, sogni e utopie.   Un affresco dell’umanità e dei suoi paradossi che nel passato, come nel presente, emozionano e aprono lo sguardo sull’esistenza.

Ma nella coreografia di Monica Casadei c’è anche il sole delle borgate romane, dove la vita pulsa, i bambini giocano, i giovani in vesti colorate sognano e lottano per i propri diritti.

In “Pasolini-Fuochi segreti” si sente il calore di quel sole, si immagina l’azzurro del cielo e l’aria calda della primavera.

                                                                Mary Maria Mazza

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