Friday, April 19, 2024
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Catanzaro: per Fiorita si apre una strada nel …Bosco

Ora che la figura di questo emerito consigliere regionale (secondo i rumors) starebbe per appoggiare “l’anatra zoppa” non c’é nessuno dei galoppini del “cambiavento” che alzi una sola protesta per ciò che si paventerebbe come la solita soluzione alla catanzarese tanto aborrita da chi ha sostenuto, sposato e votato il progetto del “cambiaMò”. Come dire, anzi come recitava l’ insegna di un ristorantino, niente male, ubicato su Via Acri, dove si spendeva poco: “Assettati e mangia”. E quel che si sta apparecchiando nelle segrete stanze del potere e quello che sta accadendo nella “cucina” a Palazzo De Nobili? Il “leghista” Filippo Mancuso potrebbe appoggiare la manovra per favorire l’elezione alla presidenza del Consiglio comunale di un personaggio gradito a mister Nick Fiorita.


di Pasquale Talarico per il Quotidiano l’Italiano

dalla Redazione Catanzarese del Quotidiano l’Italiano

CATANZARO – La politica è veramente l’arte del “possibile. Pensate: quando Filippo Mancuso referente della Lega (Salvini) appoggiava, nella coalizione, l’aspirante sindaco Valerio Donato, è stato demonizzato dai sostenitori “fioritesi” in quanto esponente del partito “nemico della Calabria e del Sud“. Ora che la figura di questo emerito consigliere regionale (secondo i rumors) starebbe per appoggiare “l’anatra zoppa” non c’é nessuno dei galoppini del “cambiavento” che alzi una sola protesta per ciò che si paventerebbe come la solita soluzione alla catanzarese tanto aborrita da chi ha sostenuto, sposato e votato il progetto del “cambiaMò” .

Come dire, anzi come recitava l’ insegna di un ristorantino, niente male, ubicato su Via Acri, dove si spendeva poco: “Assettati e mangia“.

E quel che si sta apparecchiando nelle segrete stanze del potere e quello che sta accadendo nella “cucina” a Palazzo De Nobili? Il “leghistaFilippo Mancuso potrebbe appoggiare la manovra per favorire l’elezione alla presidenza del Consiglio comunale di un personaggio gradito a mister Nick Fiorita.

Secondo quanto trapelato potrebbe defilarsi “il patto dell’assessorato ai Lavori Pubblici”. Così sarebbe servito su un piatto d’argento la designazione di un assessore gradito a Mancuso mentre l’ex consigliere Gianmichele Bosco, otterrebbe l’assenso dei membri di centrosinistra, di quelli vicini ad Alleanza per Catanzaro e delle truppe cammellate guidate da Antonello Talerico, (ha compreso che non potrà essere lui il Presidente dell’Assemblea Consiliare e vorrà giocarsi tutte le carte prima di restare con il classico e consueto due di picche in mano), per sedere sulla poltrona ambita e sperata da Nick Fiorita.

Il duo Nicola Fiorita e Gianmichele Bosco. Nella precedente gestione i due esponenti del movimento “Cambiavento” abbandonarono l’aula dando le dimissioni subito dopo l’esplosione dello scandalo dei “gettoni d’oro” che li coinvolse nell’inchiesta condotta dai Carabinieri sotto il coordinamento della Procura di Catanzaro. All’epoca in merito per giustificare l’abbandono dichiararono: ““Da uomini di diritto, abbiamo fiducia nella magistratura e siamo convinti che saprà chiarire ogni singola posizione. Noi non abbiamo nulla da nascondere. Chiederemo di essere ascoltati al più presto nelle sedi competenti al fine di chiarire ogni singolo dubbio. Non abbiamo ancora potuto visionare gli atti processuali, ma allo stato oggetto di contestazione sarebbe la corresponsione di 192 e di 225 euro. Noi abbiamo partecipato con passione e dedizione alle attività delle Commissioni consiliari – compatibilmente con i nostri impegni di lavoro – e non possiamo accettare nessuna ombra sulla nostra condotta e sul nostro impegno disinteressato al servizio della città”.

Davanti a questi giochini sul genere “do ut des” “l’anatra zoppa” pare stia scontentando gli esponenti “dem” e relativi consiglieri unitamente a quello del Movimento 5 Stelle che sarebbero a margine di tutte le ipotesi relative alla formazione della squadra di governo.

Dopo i brindisi della notte del ballottaggio e i bivacchi al Paco delle Biodiversità, a quasi due settimane dall’elezione e dalla convalida a sindaco per Nick Fiorita impegnato a scoprire le “bande” dei soliti ignoti che rubano acqua senza pagarla, che inquinano nelle strade, nei viali e nel mare della trascurata Marina, non è ancora giunto il momento di varare i nomi giusti da inserire nei posti giusti. Per carità è giusto che si ambienti, che trovi modo per procedere senza impantanarsi nelle alchimie tipiche dei regolamenti da “manuale Cencelli“, e senza scivolare nelle situazioni tipo “comiche finali” è anche giusto che i cittadini non possano pretendere che risolva problemi atavici… Ma il vento sembra essersi spento e il “cambiamento”… tarda a decollare, mentre Nick Fiorita non appare diverso da altri primi cittadini, per i metodi utilizzati al fine di allungare la sua esperienza di sindaco… E ora che la soluzione finale starebbe per arrivare dall’aiuto leghista … sarà bene o sarà male per i “fioritesi” Sarà un fattore positivo o sarà un negativo per la Città di Catanzaro? Alle persone intellettualmente oneste l’ardua risposta!

Filippo Mancuso è stato tra le 18 persone tra cui Agazio Praticò, Antonio Mirarchi, Antonio Angotti, Manuela Costanzo, Francesca Celi, Lorenzo Costa, Roberta Gallo, Francesco Gironda, Luigi Levato, Rosario Mancuso, Giuseppe Pisano, Cristina Rotundo, Giulia Procopi, Fabio Talarico, Antonio Ursino ed Enrico Consolante, consiglieri comunali della scorsa legislatura, e l’ex consigliere Fabio Celia per i quali fu richiesto il rinvio a giudizio. L’inchiesta era stata condotta dal Procuratore aggiunto Giulia Pantano e dal sostituto procuratore Pasquale Mandolfino. Il Gip, Antonella De Simone alle persone coinvolte contestò, a vario titolo, i reati di falsità ideologica e truffa. Il Comune di Catanzaro, nella persona del sindaco, Sergio Abramo, venne invece indicato come parte offesa. 

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