Premio Strega 2021, “Cara pace”di Lisa Ginzburg
Ai nostri lettori, sempre più appassionati a questa rubrica, oggi proponiamo il settimo libro candidato al Premio Strega 2021, “Cara…
Ai nostri lettori, sempre più appassionati a questa rubrica, oggi proponiamo il settimo libro candidato al Premio Strega 2021, “Cara pace” di Lisa Ginzburg.
A proporlo è stata Nadia Terranova:
«Se la famiglia è un’istituzione sociale, un romanzo famigliare è sempre un romanzo politico: racconta i tic e le nevrosi dei legami dentro cui ci ingabbiamo da soli o da cui ci dimeniamo per liberarci, legami fondativi delle relazioni che avremo con il mondo. Nel solco di questa tradizione entra, con raro rigore e suprema eleganza, Cara pace di Lisa Ginzburg, in cui il rapporto fra due sorelle molto diverse è l’occhio con cui guardiamo nella vita dell’una e dell’altra e nella singolare famiglia da cui vengono entrambe. Ginzburg fa una letteratura di piccole storie e grandi dolori; crea un mondo intimo e totalizzante a partire da “un’infanzia esplosa”, un abbandono, una ferita originaria; racconta la timidezza e la sfacciataggine, la fatica e la crescita, il desiderio di proteggere e il bisogno di proteggersi, fino a raggiungere una nuova verità: togliersi di dosso il carapace con cui ogni giorno ci difendiamo è un gesto di libertà che può, all’improvviso, donarci la cara pace di una nuova coscienza e di una raggiunta pienezza. In questo romanzo che non teme crepe e fondali ma sa anche indicare la feritoia da cui può passare la luce, la prosa di Lisa Ginzburg raggiunge una consapevolezza superiore, rivelando una scrittrice intensa e originale, capace di trasfigurare in letteratura i suoi spettri e le sue ombre».
Questa l’accurata recensione di Anna Cavestri per loscrivodame.com:
“C’è dolore più grande per due bambine di otto e nove anni della scomparsa improvvisa della loro mamma?
Difficile pensarlo, perché la scelta di Gloria è stata abbandonare la casa coniugale, ma soprattutto le sue bambine, lasciandolo con un padre, Seba , incapace a farlo.
“ Quel che papà sceglieva così era privarci della prima base essenziale- la vicinanza della mamma- non mettendoci a disposizione il suo sostegno di padre “
“ Gloria da parte sua …aveva lasciato fare…nonostante la decisione del giudice tutelare molto iniqua, lei l’aveva accettata. Come può una madre permetterlo,”
E come a volte dal “ letame nascono fiori “,
una storia familiare tanto travagliata e dolorosa per Maddalena e Nina fa nascere un fortissimo rapporto d’amore tra le due.
Costrette a vivere per volontà terza, ( a cosa può arrivare il rancore e la rabbia degli adulti , soprattutto se lasciati) a Roma in una casa ereditata dalla nonna, da sole con Mylène la tata/ badante, che le accompagnerà fino alla maggiore età e con Seba sempre fuori per lavoro che rientra solo nel fine settimana, due domeniche al mese possono incontrarsi con la loro adorata Gloria, non nella loro casa e nemmeno nella sua.
Ma è l’appuntamento più atteso quello con Gloria nonostante tutto, l’amore per la madre rimane grandissimo.
Nina era la piccola dal carattere forte, capricciosa e tagliente come un coltello soprattutto nei confronti degli adulti: “Siamo orfane senza esserlo “, ma il suo carattere egocentrico non risparmiava nemmeno le amiche e tantomeno Maddi, che al contrario era più riflessiva, ligia ai doveri, sempre accomodante, ma soprattutto la spalla sempre pronta ad accogliere le fragilità di Nina.
Il punto fermo della loro vita era Mylène, presenza che ha permesso loro di avere ordine e disciplina in una vita un po’ disordinata.
Attraverso lo sport quotidiano, con qualunque condizione atmosferica e sempre insieme nel parco sotto casa jogging o esercizi, trovano il loro sfogo. Per Nina era diventato un impegno ed un piacere, sembrava portata e correva senza stancarsi mai, poteva sfogarsi correndo e lo sarebbe stato per la vita futura ed in modo diverso anche per Maddi.
Nina quando correva sembrava volare come la Nina di De André citata da Maddi “Ho visto Nina volare tra le corde dell’altalena “
Una sorellenza fatta di complicità, di voci al femminile, accudimento reciproco perché anche Nina sa prendersi cura della sorella quando è il caso, un osmosi che permetterà di affrontare un cammino impervio.
Solidarietà e a volte rivalità. Hanno saputo riempire un vuoto insieme. Qualunque cosa accadesse c’erano una per l’altra, a farsi maggiormente carico dei momenti critici era Maddi, Maddi che teneva spesso molto per se, che era sempre composta, mentre Nina attraversa un’adolescenza “ ribelle “ , i suoi fidanzati, le sue scelte, i problemi a scuola, le liti col padre che provava a darle qualche regola.
Gloria era il loro faro, bella elegante con un lavoro importante, mentre Seba andava sempre peggio, con lei i momenti più belli con lui i più difficili.
L’ apoteosi la prima settimana di vacanza tutta con Gloria e Marcos, il suo nuovo compagno come a cercare di recuperare tutto il tempo perso prima.
Ed anche questa vacanza rinforza le sorelle per il tempo a venire. Nina non è facile da gestire, Maddi avverte momenti di stanchezza, ma non si nega, come un carapace sta nel suo guscio per trovare cara pace .
Alla maggiore età di Nina, il giudice tutelare ritiene che Mylène possa non essere più necessaria. Maddi aveva vinto una borsa di studio e questa volta pensando finalmente solo a se stessa parte per Parigi, ha bisogno di allontanarsi, le lamentele di Nina sembra che non la tocchino.
Il rapporto continua ad essere unico, si chiamano più volte al giorno, Nina ha sempre bisogno di essere ascoltata, non tutte le esperienze sono positive, ha cominciato a lavorare, e pure lei ad un certo punto per strane coincidenze molla Roma e parte per l’America, nuove esperienze la portano lì.
E pur dall’altra parte del mondo la loro osmosi continua, messaggi infiniti da parte di Nina che continua a voler essere al centro di attenzione, telefonate a qualsiasi ora, noncuranti del fuso orario. Nel frattempo qualche incontro tra Parigi e New York a consolidare sempre più la loro l’unione .
Maddi rimarrà a Parigi e avrà finalmente una sua famiglia, la sua cara pace, madre e moglie a disposizione di tutti, Nina rimarrà in America troverà il suo punto fermo?
Entrambe col bisogno di staccarsi da un passato impegnativo e triste. Sarà Maddi che ad un certo punto sentirà il bisogno di rivivere i luoghi importanti nella sua città e farà un viaggio da sola a Roma. Arriva un momento in cui nella vita adulta c’è il bisogno di fare i conti con quello che è stato.
Maddi sistemerà le tessere del puzzle: genitori , case, luoghi importanti, amicizie
e avrà pure modo finalmente di lasciarsi andare , fino in fondo.
Un libro molto intenso una scrittura fluida, parole ricercate, a tratti commovente, dove il passato diventa un libro da rileggere, per capirlo meglio, per farci i conti, per alleggerirsi di qualche peso.
C’è da riflettere.
Una lettura consigliata”.
La prima votazione, che selezionerà la cinquina dei finalisti, si terrà giovedì 10 giugno, mentre l’elezione del vincitore si svolgerà giovedì 8 luglio.
Saverio Fontana
Comments