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Premio Strega 2021, “Sembrava bellezza” di Teresa Ciabatti

di Saverio Fontana (dalla redazione catanzarese) Premio Strega 2021, “Sembrava bellezza” di Teresa Ciabatti Siamo giunti al giro di boa…

By L'Italiano , in Arte Cronaca Italiana Rubriche Spettacolo , at 14/04/2021 Tag: , , ,

di Saverio Fontana (dalla redazione catanzarese)

Premio Strega 2021, “Sembrava bellezza” di Teresa Ciabatti

Siamo giunti al giro di boa con il vento in poppa dell’entusiasmo di chi ci sta leggendo e aspetta ogni giorno una nuova nostra presentazione. Il sesto romanzo candidato è “Sembrava bellezza” di Teresa Ciabatti, Mondadori editore.

A proporlo è stato Sandro Veronesi:

«Sembrava bellezza di Teresa Ciabatti è una lezione di letteratura narrativa, per tutti quelli che ancora non hanno smesso di esercitarsi nel fallimentare tentativo di tenere separate, nei romanzi, verità e finzione. È un racconto talmente colmo di menzogne – la prassi della comunicazione tra gli esseri umani, insieme al nascondimento, al malinteso, alla reticenza, alle omissioni – che alla fine rasenta la più intima delle confessioni. È un romanzo straziante, perché è uno strazio ritrovarsi a vivere tutta la vita in un corpo così lontano dal canone condiviso della bellezza; ed è un romanzo esilarante, la cosa più vicina ai libri di John Fante che mi sia mai capitato di leggere. È un romanzo che spazia dalla vitalità alla morte, soffermandosi in quella zona grigia che viene spesso trascurata, quella della quasi-morte, della regressione, della demenza, che a volte diventano abiti sorprendentemente comodi da indossare. È un romanzo sulla meravigliosa vertigine della mitomania. Ma soprattutto, come ho detto, è una lezione sull’unica verità possibile in letteratura, quella fatta di nomi, predicati, avverbi e aggettivi scelti e composti con tale maestria da rendere inutile sapere altro.

Per tutte queste ragioni mi pregio di presentare Sembrava bellezza di Teresa Ciabatti alla LXXV edizione del Premio Strega.»

Un’entusiasta Serena Dandini l’ha così recensito su “Io donna”:

“Lei si è autodefinita «scrittrice dei sentimenti non corrisposti», qualcuno ha anche azzardato “scrittrice autolesionista”, io direi meravigliosa scrittrice e basta.

Sto parlando di Teresa Ciabatti e del suo nuovo romanzo “Sembrava Bellezza” (Mondadori) che ho amato immensamente per tanti motivi che proverò ad elencare.

Lo stile, innanzitutto: sincopato, libero, quasi un’improvvisazione di free jazz, la prosa segue la storia ma soprattutto il flusso di pensieri della protagonista, una scrittrice che sembrava affermata ma che a soli 48 anni già intravede il proprio declino.

Non è tanto la carriera a preoccuparla quanto i fantasmi del passato che non ha mai smesso di inseguire e che si presentano dopo trent’anni incarnati dalla figura dell’amica di gioventù.

Federica riappare all’improvviso nella vita della scrittrice, costringendola a fare i conti con la ragazza che è stata, una ragazza sbagliata, che si è sempre sentita inadeguata e poco amata, quasi invisibile e soprattutto “non bella”.

C’è un vecchio detto popolare che recita “Poco se mi considero, molto se mi confronto”, ebbene, quando la protagonista si confronta con il mondo circostante, e soprattutto con Livia, la sorella bella e perfetta di Federica, si sente una nullità.

Poco conta se “sembrava bellezza” e se per un brutto incidente oggi Livia è una donna danneggiata: le ferite del passato, anche dopo tanti anni (un matrimonio, una figlia, il successo) non si rimarginano mai.

Sartre diceva l’inferno sono gli altri, per Teresa Ciabatti aggiungerei: l’inferno sono gli altri specialmente durante l’adolescenza”.

La prima votazione, che selezionerà la cinquina dei finalisti, si terrà giovedì 10 giugno, mentre l’elezione del vincitore si svolgerà giovedì 8 luglio.

Saverio Fontana

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