Friday, April 19, 2024
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Riconsiderare il concetto di salute espresso dalla OMS, perché da pandemia non si passi a pandemie sociali, sanitarie e morali

Decimo Giunio Giovenale, scrisse nelle sue Satire: “ Orandum est ut sit mens sana in corpore sano” ovvero “Bisogna pregare affinché ci sia una mente sana in un corpo sano” (da qui, il noto motto “mens sana in corpore sano”).


 di Romano Scaramuzzino per il Quotidiano l’Italiano

BERGAMO – Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS), il concetto di salute, espresso per la prima volta da questa associazione nel 1948, è uno “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”.

Ma, in una riunione del 1998, la stessa OMS, ha modificato questa definizione in tal modo: “la salute è uno stato dinamico di completo benessere fisico, mentale, sociale e spirituale, non mera assenza di malattia” (devo ringraziare la Professoressa Daniela Lucangeli, che, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, a me, e non solo a me, ha reso pubblico, per chi non lo sapeva, questa informazione, nda).

Se non possiamo che condividere completamente tale illustre affermazione, non possiamo, anche, non rilevare la non applicabilità di questo meraviglioso e qualificato pensiero nella realtà di tutti i giorni, soprattutto di quelli di questo periodo storico e sanitario particolare.

Tralasciando per un attimo l’emergenza sanitaria a causa del Covid-19, ci sembra che, se è onorevole oltre che esatta la rappresentazione di cosa dovrebbe significare la salute per tutti noi, pur comprendendo le varie difficoltà nel metterla in pratica, il famoso detto tra il dire e fare c’è di mezzo il mare, sia proprio vero.

Un “mare”, in questo caso, burrascoso. Fatto di onde anomale talmente alte da portar via ogni buon proposito, perfino legale. Non facendo di ogni erba un fascio, qualcuno da tempo, pero’, omette principi antichi, addirittura risalenti al 100 d.C., quando il poeta e retore romano, Decimo Giunio Giovenale, scrisse nelle sue Satire: “ Orandum est ut sit mens sana in corpore sano” ovvero “Bisogna pregare affinché ci sia una mente sana in un corpo sano” (da qui, il noto motto “mens sana in corpore sano”).

La salute della nostra mente influisce su quella del nostro corpo, e viceversa. E non scopriamo l’acqua calda scrivendo questo, dato che la psicosomatica (settore della medicina volta a ricercare la connessione tra un disturbo somatico e la sua possibile causa di natura psicologica), ce ne dà conferma da tempo.

E ritornando ai nostri giorni, osserviamo con timore come la comunicazione ossessiva, confusa e a volte anche offensiva, riguardo la gestione della pandemia da Covid-19 e dei suoi malati, almeno per quanto riguarda il nostro Paese, non puo’ creare quel disagio psichico che poi si ripercuote anche in quello fisico.

Ripetiamo che non nascondiamo la difficoltà di una gestione per un così grave problema sanitario ma consideriamo anche i risvolti negativi per quella salute che così com’è enunciata dall’OMS è, attualmente, inesistente.

La politica, con le sue decisioni restrittive per una parte del popolo italiano e i vari mass media, dovrebbero assolutamente e immediatamente considerare questo problema collaterale della

pandemia, prendendo, con umiltà e saggezza, i dovuti provvedimenti. A tutela dei propri concittadini e della propria Costituzione.

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