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Se il dio Giano mostrasse i volti, vedremmo due facce del comico Giuseppe Grillo

Editoriale di Riccardo Colao Senti chi…parla… Se il dio Giano oggi dovesse avere un volto (anzi due) quello dovrebbe essere…

By L'Italiano , in Cronaca Italiana Editoriali In Evidenza Politica Italiana , at 19 Marzo 2021 Tag: , , ,

Editoriale di Riccardo Colao

Senti chi…parla… Se il dio Giano oggi dovesse avere un volto (anzi due) quello dovrebbe essere a perfetta somiglianza di Beppe Grillo. Dopo aver strombazzato su tutte le piazze le sue arringhe da tribuno del popolo che ha sapientemente affabulato e gabbato, ora il comico pretende di offrire lezioni di bon ton nei salotti televisivi. Udite udite quello che leggiamo nel suo blog: “Il cittadino ha diritto di essere informato sui contenuti. Non è più tollerabile che il dibattito sui temi che interessano ai cittadini venga svilito da una sorta di competizione al ribasso dove vince chi urla più forte. Non è più accettabile che le immagini dei servizi e degli ospiti in studio vengano svilite con inquadrature spezzettate e artatamente indirizzate. Non è più ammissibile che l’ospite in trasmissioni televisive (rappresentante politico, esperto, opinionista, ecc) venga continuamente interrotto quando da altri ospiti, quando dal conduttore, quando dalla pubblicità, che determina il livello del programma fomentando la litigiosità ed immolando il rispetto della persona sull’altare dell’audience“.
   Ed ecco che così pare chiedere “un diverso approccio, etico e riguardoso della persona e della sua immagine anche negli spazi televisivi dedicati alla politica ed ai suoi approfondimenti” …. Perché “Questo modo di fare televisione non serve a informare, ma a propinare le posizioni degli editori o dei conduttori di turno e queste non interessano ai cittadini.
    Questa non è informazione, ma intrattenimento di bassa lega che sfocia in propaganda da quattro soldi. D’ora in poi, per rispetto dell’informazione e dei cittadini che seguono da casa, chiediamo che i nostri portavoce, ospiti in trasmissioni televisive, siano messi in condizione di poter esprimere i propri concetti senza interruzioni di sorta per il tempo che il conduttore vorrà loro concedere, e con uguali regole per il diritto di replica, che dovrà sempre essere accordato.
    Chiediamo, inoltre, che i nostri portavoce siano inquadrati in modalità singola, senza stacchi sugli altri ospiti presenti o sulle calzature indossate, affinché l’attenzione possa giustamente focalizzarsi sui concetti da loro espressi.
    Poche regole, di buon senso oltre che di buona educazione, che se osservate consentiranno ai portavoce del M5S di presenziare a trasmissioni televisive con la giusta considerazione e il dovuto rispetto nei confronti dei telespettatori
“.

Insomma Grillo fa marcia indietro rispetto a quelle che erano le sue boutade da piazzata e tenta in quanto piffero che andò per suonare e tornò suonato, di stemperare i toni vista la debacle del suo movimento che nei sondaggi appare ormai in caduta libera.

Probabilmente la virata è stata imposta dall’ex premier Conte il quale ha accettato di iscriversi al partito dei cinquestelle a patto che lo stesso si dia una ripulita da tutte le tonalità che stridono col contesto di serenità e di serietà che in qualche modo bisogna riconoscere all’avvocato del popolo.

Per quanto riguarda Grillo che era e resta un “comunista al sole” la credibilità che ha perso siamo certi non potrà essere recuperabile con un lifting di facciata e con pretese di insegnare regole e democrazia a chi invece le ha sempre prodotte e difese.

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