Superbonus: Mazzetti (FI), Intervento urgente per evitare disastro
“Siamo di fronte a un caso più unico che raro – aggiunge MAZZETTI – ovvero un provvedimento che l’Europa ci invita a rinnovare, che, sia dati alla mano sia con un riscontro empirico – i tanti cantieri che vediamo quotidianamente – funziona, fa crescere l’economia e contribuisce a ridurre le emissioni e migliora la qualità degli immobili, affossato dal governo che prima lo aveva sponsorizzato e reso sempre più accessibile. Il blocco al mercato del credito, dal quale avevamo tutti e per tempo messo in guardia, è tutto da imputare a coloro che hanno messo norme inutili e confuse, instillando insicurezza nella filiera”.
di Nicola Colao per il Quotidiano l’Italiano
ROMA – “Occorre un intervento urgente per prevenire un blocco dell’edilizia che avrebbe conseguenze devastanti su tutta l’economia. Le aziende edili non sono in crisi per colpa del Superbonus ma per colpa di quella parte politica che ha bloccato il circuito del credito”, dichiara in una dura nota Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia e componente VIII Commissione.
“Siamo di fronte a un caso più unico che raro – aggiunge MAZZETTI – ovvero un provvedimento che l’Europa ci invita a rinnovare, che, sia dati alla mano sia con un riscontro empirico – i tanti cantieri che vediamo quotidianamente – funziona, fa crescere l’economia e contribuisce a ridurre le emissioni e migliora la qualità degli immobili, affossato dal governo che prima lo aveva sponsorizzato e reso sempre più accessibile. Il blocco al mercato del credito, dal quale avevamo tutti e per tempo messo in guardia, è tutto da imputare a coloro che hanno messo norme inutili e confuse, instillando insicurezza nella filiera”.
“Di fronte a quello che può essere un disastro economico ci vuole un impegno da parte del governo, con semplificazioni e proroghe dell’incentivo. Siamo di fronte a un’emergenza e mi sono attivata subito e nei prossimi giorni avrò incontri con imprese e categorie economiche per una strategia. Sappiamo bene cosa possa comportare una crisi del settore edile. Chi ha sbagliato deve rimediare”, conclude.
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