Mario Tassone (nCDU): “il 25 aprile e la Resistenza. 65000 cattolici e 180 brigate parteciparono alla Liberazione”
Chi in nome della pace manifesta non con i ragionamenti, ma con cotrapposizioni ottuse cariche di odi, persegue non la pacificazione degli animi ma si contrappone a tutto quello che il 25 Aprile 1945 fu e rappresenta; una occasione di riflessione per comprendere che senza unità non c’è sviluppo.
I confronti sono il lievito della democrazia, gli estremismi intolleranti sono macchine infernali dove la ragione è umiliata e l’umanità negata.