Al Barbera è di scena Emmanuele di Pisa e come la torre pende per il protagonismo trasformando Palermo – Virtus F. in una corrida! Se questo è un arbitro…
Ha fischiato tutto, non solo i falli veniali, non solo quelli per i quali è d’obbligo applicare la regola non scritta del “vantaggio” acquisito; ha fischiato perfino i falli solo pensati e non commessi; tirava fuor dal taschino i cartellini gialli come fossero caramelline per la tosse… E dovevate vedere con quale sadico piacere li sbatteva in faccia ai giocatori: s’impettiva al punto da sembrare un pavone che spiegava il ventaglio delle sue piume. Insomma, un’interpretazione del ruolo più delicato e difficile del calcio che obbediva solo ad una regola: qui comando io e guai a chi interferisce!. Alla fine la spuntano i rosanero ma è stata una vera e propria battaglia