Satira e sfottò per gli ammalati di tifo calcistico. Caso “Cosenza”: perché Pietro Iemmello non può essere sanzionato.
Come in un rito catartico in cui entra in gioco il senso dell’appartenenza al gruppo e attraverso il quale senso si dà vita, domenica dopo domenica, all’epopea della propria comunità e all’esaltazione dell’atto collettivo. Si sprigionano forze ancestrali, mitiche, che diventano energia e pathos comune, in un clima che può indurre il singolo a sentirsi partecipe di uno stato vicino a una “trance collettiva”. I cori sono intonati in genere a sostegno della propria squadra o, al contrario, possono avere come bersaglio i tifosi e i calciatori della squadra avversaria.