Catanzaro. Undici fotografi – con le loro opere in mostra – scuotono la Città delle Tre V dal torpore
Anna Maria Nanci ha proposto la visibilità delle periferie non certo dimenticate e sempre presenti nell’immaginazio collettivo; Gianluca Bellacoscia ciò che per lui è il “tempus fugit” catturato nello scatto; Roberto Corrado e il “Singula” ha proposto i “particolari” che lasciano affiorare quel che per lui rappresenta l’anima dei “Tre Colli”; Pasquale Gagliano si è cimentato nella rappresentazione visiva dei negozi di un tempo che hanno radicato il “cambiamento” e le “nuove progettualità”; Valerio Gareri si è caratterizzato per raffigurare il contesto urbano in bianco e nero; Gianluca Posella ha inteso “scolpire” con l’obiettivo della sua “Nikon” l’attimo semplice della vita di tutti i giorni; Ennio Procopio è andato (forse) al di là di quel che poteva essere il tema concentrandosi sulla manifestazione delle tradizioni filippine apparse per le vie della città; Pino Simone con le sue “luci e ombre” ha percorso le tracce del mistero, i contrasti, e forse angosce, tristezze e nel contempo l’eleganza e la raffinatezza della sua città di nascita; Alessandro Testa con le sue foto in bianco e nero ritrae, istanti di vita urbane abbinando stupendi ritratti di volti ed alcune occasioni particolari a lui note e documentate; Renato Zavaglia grazie al suo formidabile e fascinoso modo di interpretare la realtà e poi di proporre le sue opere accompagna l’occhio del visitatore in un viaggio urbano dai tratti esoterici e pittorici. Ultimo in ordine alfabetico ma non certamente ultimo per proposte e idee Roberto Zavaglia che con spirito “del collage” è l’unico a rappresentare in modalità poliedrica luci, colori, visioni e situazioni urbane. Segnaliamo infine che vi è stato il taglio del nastro inaugurale dell’Assessore Comunale alla Cultura Donatella Monteverdi, e la gradita presenza del Comandante dei Vigili del Fuoco Col. Giuseppe Bernardo.