Teatro Manzoni di Roma: Moira, casa, famiglia e spiriti, nato dalla penna di Ottavia Bianchi.
“Dirigere un testo come questo – spiega il regista Giorgio Latini – è sicuramente una sfida ma anche fonte di grande soddisfazione. È una drammaturgia contemporanea ma anche una favola, è la storia dell’incontro di due solitudini ma anche un testo corale, è una commedia brillante ma con delle parentesi di profondo dramma. Una simile complessità esige una regia a servizio di tutti questi aspetti, basata su equilibri precisi e che faccia attenzione a non far mai prevalere un elemento sull’altro. Inoltre – continua – il tono recitativo deve passare dal brillante al dramma senza strappi, senza momenti forzati: in questo ho avuto la fortuna di lavorare con attori versatili e creativi, che hanno generosamente messo la loro sensibilità ed esperienza a disposizione del testo, dando un grande contributo alla costruzione dei rapporti tra i personaggi”.