Terra Santissima e Giusy Staropoli Calafati un libro tutto da leggere ed apprezzare
A tutti gli uomini e le donne che non sono stati, non sono né mai saranno colti dalla disperazione dovuta al dubbio che vivere rettamente sia inutile.
di Santo Gioffré (prefazione al volume)
Milano–Reggio Calabria. Dopo il Caso Moro, Simona Giunta, giornalista di Stampa Nazionale, giunge in Aspromonte alla ricerca della Santa e dei suoi segreti, accompagnata da Vanni Pulanca, cugino di sua madre.
La bellezza e il fascino dei paesaggi che si presentano ai suoi occhi è indicibile, conciliata dai ricordi di Alvaro, Perri, e di altri ancora, che affiorano alla memoria come brina dopo una fresca pioggia estiva. Pecore, mandriani, cicale, fiumare, alberi e canti antichi.
Le visioni, i suoni e i profumi sembrano reali e immaginari assieme, naturali e mistici, proprio come le sensazioni provate in questa Terra Santissima, incantevole e fatale nel contempo, muovendosi all’interno della quale pare di trovarsi altrove, un po’ dentro e un po’ fuori di sé. Simona, calabrese per nascita, prosegue il suo viaggio sfidando la sorte, per scoprire e tradurre nei caratteri a stampa la lingua e i misteri della terra dei briganti. Ma il sentiero che le si apre innanzi è tutt’altro rispetto a quello sperato. È una via nuova, ignota, piena di curve, di ostacoli e di scoperte al limite dell’immaginazione che la condurranno a vivere esperienze impensabili e a ritrovare le sue origini, profondamente legate a un Sud che soltanto adesso, per la prima volta, conosce per davvero, mettendo a nudo i suoi segreti anche quelli nascosti nella propria carne.
In Terra Santissima, Giusy Staropoli Calafati ci accompagna in una passeggiata attraverso una delle terre più belle e feroci della Calabria, l’Aspromonte, evidenziando gli usi, i costumi, le tradizioni, i saperi, i sapori, le feste e gli stili di vita che qui permangono, così com’erano anticamente, resistendo alle mode e alle tecniche innovative e perennemente cangianti della società. Grazie a un linguaggio semplice e vicino a quello della quotidianità, il lettore vedrà coi propri occhi scenari bradi e seducenti ma anche realtà misere e brutali, al limite tra l’attendibile e l’inverosimile. Scorgerà usanze e modi di pensare impossibili da decodificare in lingua alcuna e tuttavia più forti, più antichi, più concreti di quelli propagandati dagli strumenti di comunicazione di massa e dai consumi. Focalizzerà persone vere, reali, modeste e tuttavia capaci di qualunque cosa, di fare del male così come di innamorarsi, come chiunque altro. È un libro controcorrente, che racconta la Calabria dal di dentro mettendo a fuoco quel velo di magia che sembra incantare i suoi abitanti, coscienti e inconsapevoli a un tempo delle regole di vita non scritte in nessun codice e tuttavia da tutti rispettate e praticate. Ma è anche un libro di protesta, da un lato, contro la pretesa e il pregiudizio di conoscere la Calabria dal di fuori, soltanto per mezzo del sentito dire e delle pagine scritte da chi non vi mai è nato; dall’altro lato, contro quel modo di pensare criminale che caratterizza alcuni dei suoi abitanti, i quali condizionano la vita di tutti gli altri, scatenando faide per affari oltreoceanici. Leggendo Terra Santissima il lettore proverà la stessa inquietudine che Simona Giunta percepisce quando, appena arrivata, l’Aspromonte comincerà a dischiuderle i suoi segreti; ma inizierà anche ad amare una terra bella e incontaminata, quasi paradisiaca, abitata da persone vere, e a odiarla, nel contempo, a causa della permanenza di quell’unica sovrastruttura, invisibile e sempre presente, che alimenta sangue, morte e disperazione: la ’ndrangheta. L’Aspromonte ti cambia, ti lascia il segno nel bene e nel male. Non è una terra facile da conoscere ma neanche semplice da dimenticare. È un luogo in cui ognuno può ritrovare se stesso ma anche perdersi, in cui ci si può salvare o dannare per sempre, in cui vivere per sempre o morire. Per questo l’Aspromonte è una Terra Santissima. Giusy Staropoli Calafati la mostra così com’è, nella sua ambivalente bellezza e tragicità.

TERRA SANTISSIMA E’ TRA I LIBRI PROPOSTI AL PREMIO STREGA 2022
Terra Santissima è il nuovo romanzo della scrittrice calabrese Giusy Staropoli Calafati, dato alle stampe nel dicembre 2021, tra i libri da leggere e gustare nel 2022.
Un libro importante che diventa manifesto politico, pronto a riaprire il dibattito italiano sulla storia dell’Unità Nazionale.
Ambientato in Aspromonte, nei luoghi di Corrado Alvaro, l’autrice, attraverso Simona Giunta, protagonista del romanzo, di ritorno in Calabria, sua terra di origine, dopo essere stata bruscamente allontana da bambina, e dopo vent’anni di vita a Milano, rifonda la questione imprescindibile dell’appartenenza e del valore morale, civile, sociale, politico e culturale, su cui essa si poggia.
Un viaggio che va oltre un’inchiesta giornalistica, motivo fondante per cui Simona viene catapultata in Aspromonte, per diventare riscoperta della propria identità. Con domande e risposte su un Sud inquieto in cui i suoi uomini adorano ancora le ceneri invece di proteggere il fuoco.
Una ricerca intima, che diventa esigenza collettiva. E soprattutto si propone di coinvolgere e riconvertire le questioni più ingrate della storia del paese.
L’amore che Simona proverà nei confronti di un rude pastore, travolgerà la sua vita, ma soprattutto, ed essenzialmente, cambierà la narrazione di un popolo che mai più si vede disposto a essere colto dalla disperazione dovuta al dubbio che vivere rettamente sia inutile.
Un romanzo importante che chiede, con urgenza, di essere letto nelle scuole, metabolizzato dalla politica nazionale, e usato come anello di congiunzione tra quelle due Italie che ancora oggi faticano a unirsi.
Terra santissima è un’alvariana memoria. Una storia potente che trae spunto dal coraggio della vita. Che prende forza dai luoghi, dall’amore e dalla coscienza. Tira, per le corna, la storia italiana caricandosela addosso con convinzione e coscienza.
Terra Santissima è un luogo e uno stato d’animo. Un viaggio che ritorna alle origini, ma va oltre i confini. È un grido, è una rivoluzione.

Una storia potente in una Terra Santissima.
Simona Giunta è una giornalista che vive a Milano da circa vent’anni. Segno particolare di riconoscimento: essere figlia di emigrati calabresi in Lombardia.
Simona ha una missione importante da compiere: sbattere i segreti delle ‘ndrine della montagna, sulle pagine di Stampa Nazionale, uno dei quotidiani più importanti di Milano.
Un viaggio coinvolgente e stravolgente al contempo, che porterà Simona sulle tracce della sua vita passata. Ai piedi di Pietra Cappa, nel cuore della valle delle grandi pietre, nel mezzo delle vetuste aspromontane, dentro i luoghi intimi di Francesco Perri e Corrado Alvaro. A Polsi, sotto lo sguardo materno della Madonna della montagna, in mezzo al volo dei falchi pellegrini, ma soprattutto dentro le braccia forti di un pastore dell’Aspromonte. Quelle soffocanti della Santa ‘Ndrangheta.
Un destino bastardo e irregolare, che non svela mai se la strada intrapresa è quella per l’inferno o il paradiso, e chi vi cammina è un Dio o un diavolo.
L’Aspromonte è un planetario misterioso che regala infinite scoperte ; Simona in esso si perde, e nel caldo della casella di un pastore trova rifugio il suo cuore.
Una storia d’amore bella e avvincente, a tratti impossibile, contrastata da articoli di giornale, patti segreti tra uomini e luoghi superstiziosi in cui si avvicendano perdite e ritrovamenti.
Un susseguirsi di incontri inattesi e imprevisti, cominciati tutti in Aspromonte per finire chissà dove. Anche a Duisburg, a ferragosto.
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