Uomini e topi di John Steinbeck il dramma degli emarginati nell’America della “Grande depressione”
di Giovanna Curone (dalla Redazione Letteraria del Quotidiano l’Italiano) Quando John Steinbeck, romanziere californiano (Salinas 1902-New York 1968) scrisse negli…
di Giovanna Curone (dalla Redazione Letteraria del Quotidiano l’Italiano)
Quando John Steinbeck, romanziere californiano (Salinas 1902-New York 1968) scrisse negli anni “trenta” il romanzo Uomini e Topi, l’America viveva , soprattutto negli stati dell’Ovest, il dramma della grande depressione. un’umantta priva di ogni tipo di sostentamento vagava alia disperata ricerca di un lavoro, qualunque fosse, purchè consentisse lora di riempire almeno lo stomaco. In questo contesto lo scrittore americano narra attraverso le pagine del suo libro , il dramma di due personaggi , George e Lennie. Si tratta della storia di due vagabondi, Lennie, uomo dal fisico gigantesco e handicappato a livello mentale e George che per una vecchia promessa fatta alia zia ha deciso di proteggere e aiutare 10 sfortunato compagno di viaggio. Riescono a trovare lavoro in un ranch dove il figlio del padrone ha recentemente sposato una donna bellissima costantemente annoiata. Poichè non si adatta a vivere in quel luogo va alla ricerca degli uomini del ranch tentando di sedurli. I lavoranti conoscendo il marito , un tipo rissoso , sempre pronto a menare Ie mani , invitano la donna a ritirarsi in casa, Un giorno Lennie, desideroso di accarezzare un cucciolo di cane lo stringe troppo forte tra le sue mani gigantesche e senza volerlo 10 uccide. Lennie e preoccupato perchè sa che George 10 rimprovererà e non gli farà più accudire ai conigli come gli aveva promesso. In quel mentre arriva la moglie del figlio del padrone e 10 ammalia convincendolo a scambiare quattro chiacchere. Lennie non e normale , non si ricorda più di avere ucciso il cagnolino. Ma la donna lo incalza perchè vuole sapere come era morto il cucciolo. Lennie non sa che dire, ha paura di lei, perché i lavoranti nel ranch lo hanno ammonito di tenersi alia larga da quella persona. La ragazza, invece racconta la storia della sua vita, di come avesse sognato di fare I’attrice prima di incontrare il marito. Lennie intanto pensa come potersi sbarazzare del cagnolino prima che George lo venga a sapere. Intanto la donna lo incalza e gli chiede perchè lui desideri tanto avere dei conigli. Lennie risponde che a lui piace accarezzare Ie cose. La donna lo prende per un bambinone e lo invita a toccarle i capelli. A questo punto Lennie serra con la mana i capelli della ragazza e inizia a strattonarle la testa. La ragazza si impaurisce e comincia a strillare. Lennie in preda al panico e timoroso di dover giustificare la presenza della donna vicino a lui la strattona con violenza sino a quando Ie spezza il colla. Lennie cosciente di avere commesso un grosse guaio, prima nasconde iI corpo dell’uccisa sotto il fieno e poi fugge nel bosco. Candy, un vecchio lavorante scopre il corpo della ragazza morta e lancia I’allarme. Curley, il marito della ragazza , cert_o che sia Lennie il colpevole , ordina a tutti di dare la caccia al fuggiasco e di ucciderlo. Curley impone a George di partecipare alia ricerca di Lenny, altrimenti anche lui verrà ucciso. George tenta di convincere quegli uomini assetati di vendetta che Lennie e un povero handicappato e che sarebbe più giusto ed umana chiamare lo sceriffo e farlo rinchiudere in una struttura dove non possa più far male a nessuno: rna gli altri uomini vogliono solo vendetta, Lennie deve morire. Lennie intanto si e rifugiato nella macchia vicino ad una pozza d’acqua. In preda al terrore continua a ripetere ciò che gli aveva insegnato George nel caso si fosse cacciato nei guai: “Nascondermi nella macchia e aspettare George”, ripete come un automa , mentre i suoi giustizieri si avvicinano a lui.
George, trova per primo Lennie, sa che ormai il suo protetto non ha più speranze pertanto lo uccide con un colpo di pistola prima che Lennie venga linciato. Grande e la capacita descrittiva di Steinbeck. Racconta in modo chiaro Ie personalità degli uomini del ranch che quasi ce Ii possiamo immaginare. Siamo in una società rurale dove il concetto di manicomio non esiste e chi appare matto viene eliminato. Interessante e anche la figura del cavallaro “negro” al quale e stato concesso una baracca tutta sua per non creare tensioni con gli altri
lavoranti. La segregazione razziale era molto presente in quegli anni e i “diversi” vivevano separatamente come nel caso della sfortunato Lennie. George ha detto tante volte a Lennie di non parlare , non attaccare brighe rna non poteva sapere che I’abbraccio dell’amico fosse mortale. In tutta questa tragedia c’è l’incapacità .per quei tempi, di gestire un pazzo.Steinbeck. sembra affermare che i pazzi non si attengono ai buoni propositi percio non sanno qual è iI bene e qual é il male. Loro agiscono senza riflettere: vengono definiti matti non a caso.
Siamo di fronte ad un personaggio che racchiude in se innocenza e besttalita pura.Non c’e prerneditazione.c’e la pazzia che porta I’uomo a stringere in un abbraccio mortale tutto cia che incontra sia esso un cucciolo di cane sia una persona.
Magistrali so no Ie descrizioni e I’analisi psicologica dei due personaggi. George non puo staccarsi da Lennie: quando 1o fa per andare a bere ad una festa,ecco che accade iI peggio. Lennie. Come un bambino rompe tutto rna non sono oggetti bensì animali e persone. C’é attorno a questo dramma rurale una natura lussureggiante che fa da cornice al romanzo.
C’é in Lennie una doppia personalità del bambino che si meraviglia e vuole giocare e dell’adulto assassino. Infatti dentro di se lui e rimasto bambino ma e ormai un omone grande e grosse che non riesce a dosare Ie sue forze. Così uccide come un bambino che rompe i suoi giocattoli
Giovanna Curone
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