Friday, March 29, 2024
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VII Edizione “Un Dono per la Vita” Passeggini, biberon e pannolini a sostegno di madri e famiglie in difficoltà

“Sosteniamo le donne coraggiose che, nonostante problemi sociali o economici e spinte culturali hanno accolto la Vita!» è il commento di Maria Rachele Ruiu, membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia. «Oggi la cifra stilistica della maternità è la solitudine. Invece un bimbo che viene al mondo è una buona notizia per tutta la comunità: unico, irripetibile, prezioso contributo per ciascuno di noi”


dalla Redazione Romana del Quotidiano l’Italiano

ROMA – Torna il progetto “Un Dono per la Vita”, intrapreso da Pro Vita & Famiglia nel settembre 2019 e arrivato oggi alla settima edizione. Come in passato, la Onlus ha donato passeggini, culle, pannolini, ciucci e biberon a 11 madri che stanno affrontando una gravidanza nonostante il periodo di difficoltà. Alcune di loro sono state individuate grazie a Patrizia Lupo, del Segretariato Sociale per la Vita A.p.S., e a Francesca Siena presidente del Cav Ardeatino.

«Sosteniamo le donne coraggiose che, nonostante problemi sociali o economici e spinte culturali hanno accolto la Vita!» è il commento di Maria Rachele Ruiu, membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia. «Oggi la cifra stilistica della maternità è la solitudine. Invece un bimbo che viene al mondo è una buona notizia per tutta la comunità: unico, irripetibile, prezioso contributo per ciascuno di noi».

«Mentre continuiamo il nostro impegno perché lo Stato rimetta al centro natalità e famiglia, e non faremo un passo indietro a riguardo, con questi doni vogliamo dare un messaggio chiaro: coraggio, mamma e papà, non siete soli! Le spese che una famiglia deve affrontare per un figlio appena nato, la solitudine, la paura di perdere lavoro e occasioni, sono motivi di rinuncia ad un figlio che si possono, si devono, superare insieme», precisa la nota di Pro Vita & Famiglia.

«Sostenere queste donne – conclude Ruiu – significa non girarsi dall’altra parte, soprattutto in un periodo di crisi come quello attuale».

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