Saturday, April 20, 2024
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Zelensky o Putin? Chi fra i due va fermato?

Da un lato abbiamo l’aggredito Zelensky e dall’altro lato l’aggressore Putin, a quasi un anno dall’inizio della guerra nessuno dei due ha cercato un dialogo ( o presunto tale), le posizioni rimangono invariate e alla fine il quesito che mi pongo ha un senso perché o uno o l’altro prima o poi dovrà fare un passo indietro.


di Nicola MongiardoL’opinione di Nicola Mongiardo per il Quotidiano l’Italiano

ROMA –

Zelensky non vuole ammettere la sconfitta militare, perché di questo stiamo parlando, le regioni contese sono saldamente nelle mani dei russi mentre per la Crimea non ha senso neanche parlare di contesa. Forse nessuno dei leader occidentali ha bene in mente la geografia dei due paesi più qualche altro dettaglio di non poco conto altrimenti il senso pratico (che salverebbe molte vite) prevarrebbe su tutto. Sviluppiamo i “soliti” punti per schiarirci le idee (speriamo una volta per tutte):

  1. Il confine tra le due nazioni supera i 1500 chilometri su un terreno perfettamente pianeggiante…l’ideale per la difesa del territorio.
  2. Per il motivo di cui sopra, quando Putin afferma che la Russia può restare per sempre in quelle regioni, non mente, in più parliamo di zone a maggioranza russofona, quindi anche se tornassero sotto il controllo ucraino dubito che “scoppi” la pace.
  3. Il “mite” Biden sa inviare solo armi alla faccia del “folle e pericoloso”Trump; l’America è il tassello principale in questa situazione perché fino a quando non dirà chiaramente a Zelensky che dovrà digerire qualche rospo amaro ci troveremo sempre come il cane che rincorre la propria coda.
  4. Sull’invio di armi va detto anche che continuando così l’escalation ( una guerra diretta) sarà una conseguenza naturale.
  5. Zelensky ha dimostrato di saper guidare il suo popolo nel periodo più buio della sua storia e dal punto di vista umano ha la nostra massima comprensione e rispetto, ma deve imparare e in fretta a essere realista e quindi disponibile a un dialogo con la Russia che rimane (qualcuno, a torto, l’aveva declassata) una superpotenza militare con tutto quello che comporta.

Tra i due è evidente che non sarà Putin e la Russia che faranno passi indietro (mettete Biden e l’America al loro posto è otterrete lo stesso risultato), tocca a Zelensky fare questo passo una volta per tutte. Deve ringraziare, Zelensky, la Nato e le altre nazioni amiche che hanno reso possibile all’esercito ucraino di mantenere il controllo sul 90% del territorio, ma le regioni perdute sono di fatto russe a meno che entri…appunto… la stessa Nato in guerra.

Alleanza Atlantica – Paesi aderenti (Bandiere) e simbolo ufficiale
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