Aborto. Pro Vita Famiglia: vandalizzati manifesti Pasolini
Questo ennesimo atto di vandalismo conferma la chiara volontà di zittire e censurare chiunque la pensi diversamente dal pensiero unico dominante abortista, perché ogni opinione contraria, che sia anche di un intellettuale progressista come Pasolini, rappresenta una minaccia per l’industria dell’aborto che propone alle donne la grande bugia che esso sia l’unica soluzione, soprattutto quando si deve affrontare una gravidanza difficile o indesiderata
di Ivan Trigona per il Quotidiano l’Italiano
ROMA – «Ce lo aspettavamo, ma rimaniamo comunque sorpresi di quanto possano essere intolleranti e violenti abortisti e femministe, arrivati al punto tale da strappare e vandalizzare, dopo solo un giorno di affissioni, anche i manifesti della nostra ultima campagna inneggianti una storica frase di Pier Paolo Pasolini sull’aborto, che sicuramente non aveva né preconcetti ideologici né era mosso da convinzioni religiose per affermare di essere “traumatizzato dalla legalizzazione dell’aborto”, che egli stesso considerava “come molti, una legalizzazione dell’omicidio”. Questo ennesimo atto di vandalismo conferma la chiara volontà di zittire e censurare chiunque la pensi diversamente dal pensiero unico dominante abortista, perché ogni opinione contraria, che sia anche di un intellettuale progressista come Pasolini, rappresenta una minaccia per l’industria dell’aborto che propone alle donne la grande bugia che esso sia l’unica soluzione, soprattutto quando si deve affrontare una gravidanza difficile o indesiderata». Si è espresso così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia. |
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Uno dei manifesti con la citazione di Pasolini quasi interamente strappato |
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Uno dei manifesti affissi a Roma |

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