Agàpe di Velania A. Mesay e Tomi Mellina Bares: proiezioni in contemporanea a Bologna, Milano e Roma
Con il patrocinio di Amnesty International e A Buon Diritto
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Fa emergere lo spettatore nello spazio di dialogo tra l’arte di Giorgio Morandi e quella della giovane artista bolognese d’adozione ma russa di nascita.
Le opere sono visibili presso la sede di Via Genova a Catanzaro Lido fino alla fine del mese ed anche nei primi giorni di Febbraio.
«Colorare i frangiflutti del porto – dichiarava illusoriamente qualcuno – ha significato dare un nuovo volto ad un angolo caratteristico del Capoluogo che ora, grazie al tocco magico di Sirelli, è diventato un vero e proprio monumento da visitare a Catanzaro».
La manzoniana “Merda d’Artista ha valore: un vasetto è stato acquistato nel 2016 per 275.000 euro. Non fatelo sapere alle case d’asta: qualche cubo sirelliano potrebbe sparire per tornare, a pezzetti, su Christies o, più popolarmente, su ebay!
Le opere sono visibili presso la sede di Via Genova a Catanzaro Lido fino alla fine del mese ed anche nei primi giorni di Febbraio.
Con le sue prime opere ha affrontato la storia del Terzo Reich e si è confrontato con l’identità post-bellica della Germania come mezzo per rompere il silenzio sul passato recente. Attraverso la parodia del saluto nazista o la citazione visiva e la decostruzione dell’architettura nazionalsocialista e dei miti germanici, Kiefer ha esplorato la propria identità e la propria cultura.
“La scomparsa della lapide risale ad un periodo in cui il Castello era trascurato, e probabilmente non si è prestata attenzione alla grande importanza storica di quel marmo. Eppure quella lapide è parte del patrimonio culturale di Tortona e dell’Italia intera: siamo fortunati ad averne una riproduzione, che può agevolare le ricerche. Forse non è perduta per sempre”.
Lo spettatore è guidato nella scoperta del percorso esistenziale dell’artista lungo le immagini che rappresentano i punti cardinali quali gli effetti, le riflessioni intime, evidenziati e immortalati su ogni tela.
Edite dal “Centro d’arte Raffaello”, rappresentano una rivisitazione in chiave pop della Cupola più iconica di Palermo, quella di San Giuseppe dei Teatini, al Cassaro, in cui la bellezza maestosa si staglia su quattro coloratissimi sfondi.
Ad allietare il vernissage Marco Evangelista al sax che proporrà un repertorio di musica Bossanova/pop/deep house, con brani di interpreti nazionali e internazionali degli anni ottanta fino ai grandi successi di oggi.
Lo spettatore è guidato nella scoperta del percorso esistenziale dell’artista lungo le immagini che rappresentano i punti cardinali quali gli effetti, le riflessioni intime, evidenziati e immortalati su ogni tela.