BUON COMPLEANNO MINA
“ESSERE IMMORTALE NON MI INTERESSA, MI PIACE INVECCHIARE”, LA REGINA DELLA CANZONE HA SPENTO 81 CANDELINE. di Mary Maria Mazza…
“ESSERE IMMORTALE NON MI INTERESSA, MI PIACE INVECCHIARE”, LA REGINA DELLA CANZONE HA SPENTO 81 CANDELINE.
di Mary Maria Mazza
E’ il 25 marzo del 1940 quando a Busto Arsizio nasce la più grande cantante bianca nel mondo ( così la definì il trombettista e cantante americano Louis Armstrong).
La prima passione della Mina nazionale è il nuoto, che con la prestigiosa Canottieri Baldesio partecipa a moltissime gare classificandosi ai primi posti, ma tra il rock di Elvis Presley e le note di Giacomo Puccini si avvicina sempre di più alla musica, inseguendo così le orme di nonna Amelia (cantante lirica). Si esibisce giovanissima, appena diciottenne sul palco della Bussola di Marina di Pietrasanta, mentre stava in vacanza con i genitori. Il primo debutto importante per Mina fu quando si esibì con gli Happy Boys a Rivarolo del Re, nel cremonese, mettendo in secondo piano due cantanti famosi all’epoca e reduci da una partecipazione al Festival di Sanremo, Natalino Otto e Flo Sandon’s. La sua esibizione è coinvolgente e già da grande interprete stupisce il pubblico che invocano il bis, mettendo in imbarazzo gli organizzatori per l’umiliazione ai due artisti già affermati e messi da parte da una giovane allora sconosciuta cantante. Alcuni anni dopo Flo Sandon’s ospite a Canzonissima, programma presentato dalla diva, ricorda con lei l’episodio accaduto e ammise pubblicamente di avergli rovinato la serata. Successivamente viene notata dal discografico Davide Matalon in una esibizione con il gruppo degli Happy Boys come “Mina Georgi”, che la fa partecipare alla “Sei giorni della canzone” presentata da Corrado, conquistando il secondo posto con “Proteggimi”. Per la ragazza “lungagnona”(come la chiamavano affettuosamente Bobby Solo, Don Backy e Celentano) fu tutto in crescendo con partecipazioni a programmi importanti come “Il Musichiere” di Mario Riva e “Lascia o raddoppia?” il quiz di Mike Buongiorno, che con il brano “Nessuno” incanta ancora una volta il pubblico. Proprio in quegli anni si andavano affermando giovani cantanti come (Celentano, Dallara, Joe Sentieri ed altri), che proponevano in chiave italiana la nuova musica italiana, il rock and roll. La stampa dà a loro il nome di “urlatori”. E’ il 1960 quando la regina degli urlatori con “Il cielo in una stanza”, scritta dal cantautore Gino Paoli, viene chiamata a partecipare a “Canzonissima” presentata da Delia Scala, Nino Manfredi e Paolo Panelli,consacrandosi una delle voci più importanti della canzone. Stesso anno con uno dei suoi brani celebri “Grande Grande Grande”, scritto da Alberto Testa e musica di Tony Renis, conquista anche il pubblico americano. La tigre di Cremona ormai è sulla cresta dell’onda, anche se le due uniche partecipazioni sul palco dell’Ariston non riscuotono moltissimo successo, ma in compenso la Rai le affida la conduzione di alcuni programmi importanti: “Milleluci”, “Senza Rete”, “Canzonissima”, “Teatro 10”, “Studio Uno”, “Il Musichiere”, ideati da Antonello Faqui, tenendo così incollati davanti allo schermo milioni di italiani. Come non ricordare i duetti che hanno fatto la storia del piccolo schermo e della musica italiana, affiancata sempre dai più grandi artisti: Celentano, Milva, Raffaella Carrà, senza dimenticare gli scketch divertenti con i più grandi pilastri del nostro spettacolo, da Lelio Luttazzi a Giancarlo Giannini, Ugo Tognazzi, Giorgio Gaber, Walter Chiari, Nino Manfredi, Vittorio Gasman, Vittorio De Sica, Peppino De Filippo, Renato Rachel, Paolo Panelli, Totò e Alberto Sordi. Indelebile e sicuramente il più emozionante rimane il duetto con l’amico e autore di alcuni suoi brani più celebri, Lucio Battisti, considerato da molti gli otto minuti che hanno cambiato la musica italiana. “Milleluci”, programma condotto insieme a Raffaella Carrà, andato in onda per otto puntate nel 1974, per l’icona della canzone fu l’ultimo spettacolo televisivo e saluta il suo amato pubblico con il brano della sigla finale “Non gioco più”. L’icona della musica, con la sua straordinaria voce è considerata una delle più grandi interprete di tutti i tempi con oltre 150 milioni di dischi venduti in tutto il mondo e oltre 114 album e punto di riferimento per tutte le cantanti femminili. Artista di fama mondiale, la più apprezzata nel panorama pop mondiale e dai più celebri musicisti internazionali tra cui Frank Sinatra, che avrebbe voluto vederla esibirsi negli Stati Uniti, Ella Fitzgerald e Michael Jackson. Liza Minnelli l’ha definita “la più grande”, confessando che se fosse andata ad un suo concerto, sarebbe entrata nel backstage per chiedere l’autografo. La Tigre di Cremona con le sue doti canore straordinarie l’hanno portata a cantare in diverse lingue, tra cui l’inglese, il francese, lo spagnolo, il tedesco e il giapponese, interpretando generi che vanno dalla canzone napoletana alla musica classica, dalla cover dei Beatles al jazz. La diva mondiale è stata per tantissimi autori eccellenti la musa ispiratrice, hanno scritto per lei dei veri e propri capolavori che hanno fatto la storia della musica, giusto per ricordarne alcuni: Se domani, Non credere, Anche un uomo, L’importante è finire, Le mille bolle blu, Se telefonando, Parole Parole, Sono come tu mi vuoi, Ancora, ancora, ancora, Amor mio, Insieme, Grande Grande Grande, duettando poi con l’amico di sempre Celentano in Acqua e sale, Brivido felino, Io non volevo e tanti altri successi. Corteggiata artisticamente parlando da grandi registi cinematografici, Fellini le propose di recitare nel “Satyricon” e il “Villaggio di G. Mastorna”, ma lei rifiutò e quest’ultimo non fu mai realizzato. Francis Ford Coppola, il regista e produttore statunitense l’avrebbe voluta come protagonista femminile “Il Padrino”, ruolo che poi fu affidato a Diane Keaton. Sono passati quasi 43 anni da quando la diva, all’apice della sua carriera decide di uscire dalle scene, esibendosi per l’ultima volta dove tutto era iniziato, a Marina di Pietrasanta, sul palco dello storico teatro tenda Bussoladomani. Ci manca la sua gestualità, le sue affascinanti performance anche se ha sempre continuato a incidere dischi, a condurre programmi radiofonici, scrivendo editoriali e rubriche per alcune riviste e quotidiani. Tantissimi premi e riconoscimenti per la cantante più brava del mondo, tra cui l’onorificenza al merito della Repubblica italiana, tre riconoscimenti alla Mostra internazionale di musica, una targa Tenco.
GLI AMORI APPENA NATI,GIA’ FINITI
Tantissimi gli amori che hanno costellato la vita di Anna Maria Mazzini, nome d’arte Mina. All’icona della musica italiana sono stati attribuiti troppi legami dalla fine degli anni 50’ e tante storie importanti, ed ognuna di essa ha lasciato un segno indelebile nella sua vita. L’artista prima che diventasse cantante, è stata una discreta nuotatrice, iscritta dal padre alla prestigiosa Canottieri di Baldesio, la Società sportiva frequentata dalla buona borghesia cremonese e partecipa a diverse gare arrivando seconda in una competizione regionale. E’ proprio qui, sul bordo della piscina, appena adolescente che conosce il primo amore della sua vita, Daniele Parolini terzino della Cremonese, che poi diventerà cronista sportivo del Corriere della Sera. La sua vita sentimentale è stata piuttosto intensa e travagliata e spesso oggetto di gossip. L’artista di fama mondiale, voce impareggiabile fra le più famose ed apprezzate nel panorama pop internazionali e punto di riferimento per tutte le interpreti femminili ha avuto pochi amori importanti, ma sigma quello che tutti ricordano è quello scandaloso per l’epoca con l’attore Corrado Pani. Si conoscono nel 62’, entrambi belli, famosissimi e amati dal pubblico.
Una relazione che in quegli anni fece scalpore in quanto Corrado era sposato con la collega Renata Monteduro e poiché il divorzio in Italia non era stato ancora introdotto, lo scandalo fu enorme, amplificato dal fatto che Mina rimase subito incinta. .La tigre di Cremona da mito canoro-televisivo-radiofonico passò a donna immorale di cui vergognarsi con addosso l’ombra di concubina impenitente, reato che faceva scattare il carcere appena i due fossero stati colti assieme nella stessa casa. Pertanto costretta a vivere in albergo sotto gli occhi di tutti. In quegli anni la più grande cantante italiana di tutti i tempi era protagonista di Studio Uno e anche se temporaneamente la sua carriera fu compromessa tanto da vedersi chiudere la porta in faccia anche da mamma Rai, mentre buona parte della stampa nazionale continuava ad additarla come peccatrice pubblica per la sua relazione illecita. La situazione aveva preso il sopravvento e la star cercava in tutti i modi di placarla, rilasciando interviste, ma neanche Oriana Fallaci la risparmiò, rinfacciandole di considerarsi troppo a parte rispetto al resto degli italiani, lei e i suoi privilegi. Dopo il lieto evento della nascita del figlio Massimiliano, la storia d’amore scabrosa tra l’attore di teatro buono e Mina ha fine a causa dei rispettivi impegni lavorativi di entrambi.
Per la serie di chiodo scaccia chiodo inizia la storia con il musicista e compositore Augusto Martelli. I due erano inseparabili, nel lavoro e nella vita privata.
“ Se telefonando io potessi dirti addio ti chiamerei…Ma non so spiegarti che il nostro amore appena nato, è già finito”. E proprio come il testo di un suo grande successo, Mina con una telefonata mette fine alla storia con la colonna sonora dei più grandi programmi della tv: “Mi sono fidanzata con il giornalista Virgilio Crocco e lo sposo”.
Il matrimonio fu celebrato nel Trevignano, sul lago di Bracciano in concomitanza con il Festival di Sanremo e la notizia rivestì un’importanza tale da offuscare l’intera manifestazione canora. Una bella rivincita per Mina che con Sanremo non aveva avuto molto fortuna, i giornali dedicarono alla coppia intere paginate, facendo passare in secondo piano il Festival. Il primo incontro con il giornalista romano risale nel 1970 nel camerino della cantante dopo un’esibizione a Terni, tra i due scatta subito il classico colpo di fulmine, soprattutto per i modi garbati ed eleganti di Crocco. Gli impegni professionali dividono subito gli sposi e il matrimonio, ma fanno in tempo a sfornare una crocchetta.
Benedetta, che va a dare compagnia al frutto del primo amore, il panino. Nonostante il fallimento del loro matrimonio i due rimangono in ottimi rapporti e la separazione non aveva affatto intaccato la loro profonda amicizia e stima reciproca. Il giornalista che si occupava di cronaca nera e della criminalità romana attiva in quegli anni, muore prematuramente negli Stati Uniti dove si era recato per un’inchiesta giornalistica. Per Mina è un colpo terribile, il dolore è fortissimo e contribuisce a farla chiudere ancora di più in sé stessa. Il vuoto è incolmabile, superare quella perdita non è stato facile e riprova ad amare iniziando una storia con l’ex discografico di successo e voce narrante degli Squallor Alfredo Cerruti, che finirà dopo due anni. Una vita sentimentale piuttosto turbolente quella di Mina, ma ritrova il sorriso e la serenità grazie a un amico di vecchia data, il cardiologo Eugenio Quaini. Tra i due nascerà una bellissima storia d’amore intensa, che culminerà con il matrimonio in gran segreto, avvenuto nel 2006 a Lugano dopo tantissimi anni di convivenza e reso pubblica molto tempo dopo.
IL PAPA LA CITA PIU VOLTE DA PIAZZA SAN PIETRO
La notorietà di Mina ha superato i valichi nazionali, ma addirittura viene nominata numerose volte da Papa Francesco sul pulpito di Piazza San Pietro.
MINA: LA SUA VOCE
Mina differisce dalle altre per diversi fattori, come ad esempio il suo timbro, che è diverso per ogni canzoni, la sua potenza devastante. Ma la cosa che più la separa dal resto delle cantanti è la sua estensione vocale. Mina infatti, a differenza delle persone “normali”, la cui estensione vocale è di quasi due ottave, ha un’estensione vocale di tre ottave e servendosi del falsetto riesce a salire di quasi tre toni, per cui la sua estensione vocale si comporrebbe di ben 40 semitoni(per i “normali” intorno ai 24 semitoni). Mina è un mezzosoprano che prende senza il Do diesis 6 dei soprani( e va anche oltre) e che abbraccia anche il registro del tenore(arrivando anche più in basso, fino al Mi 2 o basso). Nel corso della sua carriera Mina ha eseguito pochissime canzoni in cui potesse mostrare tutta sua estensione: si ricordano “Brava” e “Su un’aria di Chopin” che richiedono più di due ottave di estensione. Le altre sue canzoni, che richiedono quasi sempre due ottave, tono più tono meno, sono di facile esecuzione per lei, mentre per il resto delle cantanti rappresentano comunque un grande traguardo.
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