Thursday, March 28, 2024
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FP CGIL Polizia Penitenziaria – Carcere di Regina Coeli: un detenuto tenta l’evasione da un ospedale romano dove era stato accompagnato per un gonfiore al polso – Carcere di Avellino “Antimo Graziano”: una donna è stata fermata dalle unità cinofile di Polizia Penitenziaria mentre tentava di introdurre 300 grammi di hashish.

di Gianfranco Simmaco per il Quotidiano l’Italiano ROMA – “Un detenuto ristretto nel carcere romano di Regina Coeli, nel primo…


di Gianfranco Simmaco per il Quotidiano l’Italiano

ROMA – “Un detenuto ristretto nel carcere romano di Regina Coeli, nel primo pomeriggio del 19 aprile scorso, ha tentato di evadere durante il suo accompagnamento per una visita medica presso un ospedale della Capitale, da parte del Nucleo Traduzioni e Piantonamenti della Polizia Penitenziaria”. 

Lo comunica Ciro Di Domenico Coordinamento Regionale FP CGIL Polizia Penitenziaria regione Lazio: “Il detenuto, a cui erano state tolte le manette per il gonfiore ad un polso e motivo per il quale era stato accompagnato in visita, approfittando del passaggio di una barella con un altra persona in cura, si è liberato della scorta della Polizia Penitenziaria è ha tentato la fuga che però è durata solo pochi metri”.

“Il detenuto è stato immediatamente riportato in carcere con l’ausilio di altre unità di Polizia Penitenziaria intervenute in supporto. Uno dei due Poliziotti della scorta, ha riportato alcuni traumi durante le fasi dell’inseguimento, ma è comunque rimasto in servizio fino a tarda sera”.

Mirko Manna, Nazionale FP CGIL Polizia Penitenziaria: “Chiediamo da tempo una rivalutazione delle procedure sanitarie che determinano continui accompagnamenti presso gli ospedali da parte dei Nuclei Traduzioni e Piantonamenti della Polizia Penitenziaria, anche quando si tratta di motivi trascurabili come questo a cui ci stiamo riferendo. Oltre al rischio di evasione prontamente contenuto dai colleghi, la beffa delle attrezzature mediche e sanitarie che sono presenti presso il carcere di Regina Coeli che probabilmente rimangono inutilizzate per la carenza di accordi con il Ministero della Salute. Abbiamo chiesto al DAP di fornirci e di diffondere i dati statistici delle traduzioni effettuate dalla Polizia Penitenziaria per motivi sanitari, ma evidentemente, l’amministrazione non vuole far conoscere a quanto ammontano gli spostamenti per motivi sanitari dei detenuti in Italia”.

FP CGIL Polizia Penitenziaria – Carcere di Avellino “Antimo Graziano”: una donna è stata fermata dalle unità cinofile di Polizia Penitenziaria mentre tentava di introdurre 300 grammi di hashish.

AVELLINO – “Questa mattina una donna è stata individuata dalle Unità cinofile di Polizia Penitenziaria nella sala colloqui del carcere di Avellino “Antimo Graziano”, mentre tentava di introdurre circa 300 grammi di hashish nella Casa Circondariale, durante la visita ad un parente detenuto”.

Lo riferisce Orlando Scocca, FP CGIL Campania per la Polizia Penitenziaria: “Il cane dell’unità cinofila ha fiutato lo stupefacente nonostante la donna l’avesse nascosto nelle parti intime. I colleghi della Polizia Penitenziaria coordinati dal Comandante di Reparto, hanno denunciato la donna e proceduto con i controlli di rito”.

“I cinofili della Polizia Penitenziaria sono impiegati quotidianamente per la prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti nel carcere. Controlli estesi anche alle persone giunte in istituto in visita ai propri familiari detenuti”.

Mirko Manna, coordinatore nazionale della FP CGIL Polizia Penitenziaria aggiunge: “Da quando sono state introdotte, le Unità cinofile della Polizia Penitenziaria hanno sempre dato prova di efficienza ed efficacia. Si tratta di una specializzazione che andrebbe potenziata e resa più pervasiva su tutto il territorio nazionale e non solo in attività sporadiche. Il traffico di sostanze stupefacenti va ben al di là della pericolosità delle sostanze sui singoli individui, ma è uno strumento di controllo e sopraffazione dei detenuti più pericolosi nei confronti dei più deboli. Chiediamo il potenziamento dei cinofili della Polizia Penitenziaria e la revisione del Decreto Istitutivo: è assurdo pensare che non siano previsti gli appartenenti al ruolo Ispettori e Funzionari presso questa importante specializzazione della Polizia Penitenziaria”.

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