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Calcio – Serie B – Com’é triste Venezia: i lagunari in Gondola sul Canal Grande mentre i Giallorossi catanzaresi annegano in laguna

Terza sconfitta consecutiva per il bravo Vivarini che non si è mai trovato ad amministrare una situazione similare. Il derby col Cosenza si annuncia decisivo per il riscatto delle Aquile

By L'Italiano , in Cronaca Italiana In Evidenza Rubriche Spettacolo Sport , at 10 Novembre 2023 Tag: , , , ,

di Riccardo Colao (Direttore del Quotidiano l’Italiano)

VENEZIARitornano nella mente i versi della canzone interpretata da Charles Aznavour: “…Com’e’ triste Venezia soltanto un anno dopo Com’e’ triste Venezia se non si ama piu’, Si cercano parole, che nessuno dira’ E si vorrebbe piangere e non si puo’ piu’. Com’e’ triste Venezia se nella barca c’e’ soltanto un gondoliere che guarda verso te … E non ti chiede niente, perche’ negli occhi tuoi e dentro la tua mente c’e’ solamente lei…” Ed il richiamo ci trasferisce nel tempo per quel che vivemmo il 9 aprile 2005 quando nell’ultimo scontro in occasione del turno di recupero della 32° giornata (campionato di calcio serie B 2004-05), i giallorossi persero per 2-0.

Nella nostra memoria, e in quella dei tanti altri ammiratori della società catanzarese, c’era tanta delusione… e mentre il “gondoliere” remava le note di “Com’é triste Venezia…” furono la colonna sonora di quel triste momento.

Oggi 10 novembre 2023 per il Catanzaro e per i tifosi giallorossi le cose sono finite esattamente come quella giornata primaverile. Si va bene, il risultato non è proprio uguale …però si è perso per un gol di scarto e si è rimasti all’asciutto di punti che potessero muovere la classifica. Concludendo: le Aquile hanno incassato la terza sconfitta consecutiva e il fatidico proverbio del “non c’é due senza tre” si è materializzato come non mai… Lo spettacolo? Quello è stato degno di un match di categoria superiore poiché entrambi i calciatori, di uno e dell’altro club, hanno corso ed espresso qualità e furia agonistica..

Tutto ha avuto inizio alle ore 20:30 sul manto dello stadio Pier Luigi Penzo quando il direttore di gara Alberto Santoro di Messina (che pur essendo siciiano non raggiungerà mai le vette di un Concetto Lo Bello) ha dato inizio alle ostilità.

Primo tempo, osiamo scrivere, spettacolare con tre gol. Due dei “lagunari” e uno strepitosamente potente, quello delle Aquile. Il Venezia è andato in vantaggio per primo grazie al rigore cagionato da Fulignati che aveva tentato di arpionare la palla dai piedi dell’avversario. E’ il 25; Pohjanpalo calcia un rasoterra angolato e pure carico di rabbia e, Fulignati intuisce ma non può impedire che il tiro perfetto dagli 11 metri si tramuti nello svantaggio per 1 a 0..

Il Catanzaro reagisce con rabbia e decisione e dopo un quarto d’ora di possesso palla riesce ad impattare grazie a Ghion servito da Vandeputte. Ne esce fuori un pallone dalla traiettoria che decolla dal basso verso l’alto e trafigge Bertinato che vola come una farfalla ma viene punito dal pungiglione. 1 a 1. Le Aquile continuano a macinare la consueta fitta rete di passaggi e a ragionare cercando di trovare ancora il punto debole del Venezia ma come ormai succede da tempo sono i gli avversari a ritrovare la via del gol. In pieno recupero Pohjanpalo induce alla fuga Johnsen che vola sul corridoio centrale, finta a sinistra, rientra sul destro e calcia mentre Fulignati, che intuisce, vola ma pur smanacciando la sfera non riesce ad evitare che si insacchi nuovamente nella sua porta.

Un encomio speciale va ai tifosi giallorossi che non hanno mai smesso di incitare e di incoraggiare i loro beniamini. Sono in tanti anche stasera al Penzo e non meriterebbero di tornare a casa con una nuova sconfitta. Una nota di demerito alla retroguardia catanzarese che purtroppo non si dimostra altrettanto attenta e precisa al momento in cui dovrebbe erigere un muro per salvaguardare Fulignati.

Nei secondi 45 minuti di gioco abbiamo assistito alla solita ragnatela di passaggi catanzaresi che sono bravissimi nel possesso palla ma che non dimostrano di essere altrettanto bravi nel realizzare. A parte gli utlimi minuti finali quando il Venezia è rimasto in dieci uomini per l’espulsione dell’ex Bjarkasson, non si sono registrati tiri degni di nota che potessero impensierire il portiere Bertinato.

La grande occasione per cogliere il pareggio arriva al 92′ ma la dea bendata non apre l’occhio benevolo e la “dea sfigata” che invece ci vede benissimo sul cross tagliato di Brighenti, lascia che nessuno tocchi il pallone…e Bertinato non si fa sorprendere dal rimbalzo. poi ci prova Brignola e la sfera finisce in corner…

Che cosa aggiungere al terzo episodio negativo consecutivo che si verifica nella gestione dell’incolpevole comandante Vivarini ? Che sicuramente non bastano 40 minuti di possesso palla se poi ciò che si tesaurizza non si traduce in tiri verso la porta avversaria… Sarà il caso di rivedere qualche schema?… Sarà il caso di sveltire la manovra ragionando di meno e correndo di più? Sarà quel che sarà … E qui non si tratta di esprimere critiche negative ma di porgere l’augurio affinchè la Società possa correre ai ripari recuperando gente del valore di Martinelli e di Fazio… Il reparto difensivo non è all’altezza della cabina di regia e l’attacco soffre per mancanza di rifornimenti perché il più delle volte il consueto passaggino arretrato asfissia la potenzialità dei frombolieri…

Fortunatamente per l’ambiente la tifoseria esulta anche quando si perde e ciò contribuisce a mantenere alto il morale. 9 punti persi per strada e 0 incassati … tutto ciò ha un peso… Si spera che la sosta possa offrire ristoro e riordino delle idee… Al Catanzaro piovono complimenti per le belle prestazioni però gli applausi non muovono la classifica e al punto in cui ci si ritrova risalire la china sarà impresa faticosa…

Come di consueto concludiamo con l’invito a proseguire la lettura della cronaca registrata del match tra Venezia e Catanzaro con i particolari annotati dall’occhio vigile del collega Lorenzo Fazio, Tra i tantissimi spettatori al Penzo abbiamo notato la presenza dell’amico scrittore e collaboratore Beniamino D’Errico che magari sperava in qualcosina in più da questa visita catanzarese…. E ora non ci resta che confidare nel derby col Cosenza … per uscire da questa notte buia e riveder le stelle. Arrivederci al Ceravolo … Sotto a chi tocca e come sempre…

Giallorossamente vostro,

Riccardo Colao

Daniela Boschian e Beniamino D’Errico.Presenti sugli spalti al Penzo – il derby familiare tra la veneziana e il catanzarese che (calcio a parte) si vogliono un bene dell’anima!
I convocati per Como – Catanzaro
i numeri di maglia attribuiti ai calciatori della rosa al servizio di mr. Vivarini
24 i cofroti precedenti tra Venezia e Catazaro. Ultimo scontro datato 9 Aprile 2005, in occasione del recupero della 32° giornata di serie B 2004-05, disputato a Venezia e che ha visto i padroni di casa imporsi per 2-0.
La distinta dell’incontro Venezia – Catanzaro

VENEZIA – CATANZARO –

di Lorenzo Fazio per il Quotidiano l’Italiano

VENEZIA – CATANZARO 2 – 1

MARCATORI: 25′ Pohjanpalo rig, , 40′ Ghion, 45′ Johnsen)

VENEZIA – Partita equilibrata in avvio e squadre che si studiano in cerca del varco giusto. Situm, al rientro da titolare, in ritardo in scivolata. Ammonito! 

Magia di Iemmello che libera Stoppa al tiro. Che occasione! Due manovre pericolose del Venezia in questo avvio, sventate prontamente da Brighenti e compagni. Al 12′ piattone di Busio in area di rigore. Centrale e facile preda di Fulignati. Al 16′ azione da manuale del Catanzaro con un palleggio straordinario per tutto il campo che porta al tiro Stoppa.

Conclusione centrale con leggerezza deviazione. Fulignati in ritardo in uscita bassa sul diretto avversario ed e’ calcio di rigore. Al 25′ Pohjanpalo dal dischetto porta in vantaggio il Venezia, sotto il settore ospiti gremito dai tifosi giallorossi presenti in massa anche al “Penzo”. Al 34′ Iemmello si invola verso la porta avversaria ma trova la respinta di Bertinato. Ma e’ tutto fermo per offside. Al 40′ il maestro Ghion getta una bordata di destro da fuori area, su assist di Vandeputte, e spacca la porta. Meritatissimo pari del Catanzaro, che non meritava di certo lo svantaggio.

Primo minuto di recupero e vantaggio e Venezia nuovamente in vantaggio con il goal di Johnsen, con Fulignati che non riesce a respingere perfettamente il pallone. Termina così il primo tempo con il risultato di 2 a 1. Al 51′ sventagliata di Pompetti per Vandeputte. Il 27 serve Iemmello che calcia da fuori area ma il suo tiro e’ sopra la traversa. Al 52′ miracolo di Fulignati su Pohjanpalo. Strepitoso il portiere ospite con una parata che ricorda quella di Dida in Milan-Ajax di Champions League del 2004. All’ora di gioco occasione per Busio in area di rigore e ancora un grande Fulignati a sventare il pericolo. Dentro nel Catanzaro Brignola e Ambrosino. Girandola di cambi da entrambe le parti ma il Catanzaro non riesce a trovare il varco giusto. 

Al minuto 80 occasione Venezia con la conclusione di poco a lato di Tessmann. Dentro Biasci per Krajnc per l’assalto finale. Inizia il recupero con un gran traversone dalla destra che attraversa l’area e il portiere respinge con difficoltà davanti a Iemmello. Occasionissima per Brignola con una conclusione di prima intenzione deviata in corner. Al triplice fischio e’ vittoria Venezia e terzo k.o di fila per il Catanzaro. Dopo la sosta sarà un super derby con il Cosenza al “Ceravolo” per il Catanzaro di Vivarini. 

Lorenzo Fazio

TABELLINO DI VENEZIA – 2-1

VENEZIA (4-3-3): Bertinato; Candela, Altare, Modolo, Sverko (74′ Dembelè); Busio, Tessmann, Ellertsson (65′ Bjarkason); Pierini (65′ Zampano), Pohjanpalo (74′ Gytkjaer), Johnsen (89′ Lella). A disposizione: Grandi, Purg, Ullmann, Jajalo, Andersen, Olivieri, Cheryshev. Allenatore: Vanoli.

CATANZARO (4-4-2): Fulignati; Situm (74′ Katseris), Brighenti, Krajnc (89′ Biasci), Veroli (74′ Miranda); Sounas (67′ Brignola), Ghion, Pompetti, Vandeputte; Stoppa (67′ Ambrosino), Iemmello. A disposizione: Sala, Borrelli, Oliveri, Krastev, Pontisso, D’Andrea. Allenatore: Vivarini

Ammoniti: Altare, Situm, Gytkjaer – Espulso: 88′ Bjarkason

ARBITRO: Alberto Santoro di Messina – Assistenti: sig. Pietro Dei Giudici (sez. Latina); sig. Mario Davide Arace (sez. Lugo di Romagna) – Quarto Uomo: sig. Bogdan Nicolae Sfira (sez. Pordenone)
VAR: sig. Luigi Nasca (sez. Bari) – AVAR: sig. Gianpiero Miele (sez. Nola)

Note: presenti sugli spalti più di 1200 tifosi giallorossi. – Recuperi 2′ p.t. – 7′ s.t.

Venezi – Catanzaro – I Giallorossi in Piazza San Marco a Venezia visti dall’Area Immagine US Catanzaro

La generosa tifoseria giallorossa che si è battuta sino all’ultimo nella spernza che i propri beniamini cogliessero almeno il pareggio

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