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Catanzaro: la politica di Tafazzi e Fiorita Santo Subito

L’editoriale di Riccardo Colao

By L'Italiano , in Cronaca Italiana Editoriali In Evidenza Politica Italiana , at 24 Agosto 2022 Tag: , , , ,

di Riccardo Colao – (direttore del Quotidiano l’Italiano)

ROMA – Nella giornata del 24 agosto sono sbarcati sulle spiagge del quartiere Marina a Catanzaro quasi cinquecento profughi provenienti dalla quarta sponda del Mediterraneo.

A darne notizia, dopo i primi avvistamenti da parte di privati cittadini, Nicola Fiorita, sindaco che aveva appena rinviato un consiglio comunale per motivi personali e che invece, con grande impegno e dispendio di energie fisiche, si è portato sul bagnasciuga partecipando personalmente alle operazioni di sbarco.

Quello di oggi è un avvenimento importante, tra le 400 e le 500 persone – prevalentemente giovane, finora tutti uomini. Ciò che posso dire ai cittadini catanzaresi è che nonostante le avverse condizioni meteorologiche tutto sta avvenendo in condizioni di sicurezza e di ordine”.

A queste parole che da sole meriterebbero un lungo applauso (se servissero a determinare cose concrete) ha fatto seguito il comunicato dell’ufficio stampa comunale che ha narrato come, sia stata gestita, l’accoglienza dalla linea del bagnasciuga sino al palazzetto dello sport nel quartiere Corvo, a bordo di cinque autobus distratti ai già traballanti trasporti urbani, gestiti dall’Amc.

Poi mentre la notizia navigava sui social si è scatenata la consueta giostra delle opinioni espresse dai cittadini con commenti d’ogni genere e tipo. La Costituzione prevede che i cittadini possano esprimere il parere personale…e così è stato.

L’opinione del Sindaco non si è fatta attendere: “Noi (cioé lui n.d.d.) come Amministrazione stiamo dando una mano alla Prefettura, alla Guardia costiera, alle forze dell’ordine, alla Protezione civile comunale e regionale – che sta gestendo tutte le fasi dello sbarco. Abbiamo messo a disposizione il Palazzetto dello Sport del quartiere Corvo, oltre ad alcuni autobus per un trasferimento molto rapido. Forniremo cinquecento pasti caldi a queste povere persone. Siamo presenti per tutto quello che è necessario, speriamo che vengano smistate rapidamente in altri Centri. Dico solo che chi ha cuore dà una mano, chi non lo ha scrive i post su Facebook”.

Sorvoliamo – sull’italiano non proprio corretto … del resto a visionare le sue immagini. in cui appare distrutto dallo sforzo fisico e dalle energie spese per “dare una mano”, non lo si può biasimare per gli strafalcioni verbali, però è bene soffermarsi sull’ultima frase: “Dico solo che chi ha cuore dà una mano, chi non lo ha scrive i post su Facebook”.

Caro Sindaco percepisci uno stipendio (quasi diecimila euro) che non tutti i cittadini dispongono, hai accesso alle casse per garantire trasporti e distribuire pasti caldi (tra l’altro a spese del bilancio su cui confluiscono le tasse di chi risiede sui Tre Colli) e tali spese su di loro graveranno … Anche se non li hai visti in massa con te sulla spiaggia, a scaricare profughi, sopportano e sopporteranno oltre che i tuoi appannaggi anche tali spese in bilancio. Sui social, mentre tu ti agitavi e credevi di essere indispensabile, è nata e si è sviluppata una gara di solidarietà dimostrando al tuo scetticismo che il cuore e il sangue dei catanzaresi non lo si nega a nessuno. Se si chiedono sacrifici agli altri bisogna però dare il buon esempio: ecco perché al tuo posto devolverei lo stipendio di questo mese ai 500 migranti… Altrimenti non è che facendosi fotografare nella consueta apparizione mediatica tu possa convincerci di aver dato tutto… Altrimenti come sempre utilizzi gli eventi per metterti in mostra.

Caro Fiorita, comprendo bene che tu voglia ispirarti (presso la pubblica opinione) ad altri sindaci già ben noti alle cronache per il loro impegno a sostegno del fenomeno (e non faccio nomi per evitare che si possa equivocare) però, come tanti altri catanzaresi, sarei molto più contento se tu ti occupassi dei concittadini che soffrono e che non essendo “profughi” non ricevono assistenza… Non godono di trasporti gratuiti e nemmeno di “Pasti caldi”… Men che meno delle tue visite, con tanto di viso stravolto e di camicia bagnata dal sudore… (ormai hai la tua poltrona e chi se ne fotte? Passata è la festa, gabbato è lo Santo) … Sarei molto più felice se i soldini in bilancio venissero utilizzati per quietanzare i lavori operati dalle ditte di manutenzione evitando i ricorsi ai decreti ingiuntivi e ai sequestri… (come nel caso dello Stadio Ceravolo) e garantendo il pagamento degli stipendi ai loro dipendenti…. Sarei molto più tranquillo dopo la lettura dei capitolati d’appalto per capire come mai il ripristino del controsoffitto dell’aula consiliare pare avviato alla soluzione previo esborso della modica somma di 900.000 mila euro Sarei ancor di più lieto di apprendere che quando ti rechi a visitare il depuratore tu possa accompagnarti con professionisti consapevoli di “igiene edilizia” e non assieme a idraulici artigiani … Sarei molto, ma molto più pacato se tu avessi stravinto non solo il ballottaggio ma il primo turno ottenendo la maggioranza di consiglieri a a te vicini evitandoti di dover sottostare a nomine di assessori richiesti da “capitani” di altre liste trombati ed esclusi dalla volata finale… Eviterei persino di scrivere editoriali e di occuparmi di te se anziché trascorrere le tue giornate a emulare i Santi e di atteggiamenti da guru religioso, ti occupassi di cose concrete… In fondo (anche se non sembra) tifo per te, per un Fiorita che possa contare sulle personali forze effettive, vicine e non ai primi che ti hanno soccorso, proponendoti alleanze innaturali, per allungare la legislatura scongiurando il ricorso alle urne… Dove c’é un aiuto non disinteressato prima o poi qualcosa bisognerà pur restituire… o cedere… E se arrivasse il momento in cui non vorrai o non potrai accettare i “ricattini politici”… cosa troverai dietro l’angolo se non la “crisi”… e la proiezione del film “Tutti a casa”?

Nicola Fiorita visibilmente stanco al termine del trasferimento dei profughi mentre si concede alle riprese delle telecamere televisive

In tutto questo marasma in cui ti vedo impantanato e affannato ora si è aggiunto il problema dei profughi. Catanzaro per qualche giorno (e chi sa poi?) si trasformerà nella succursale di Lampedusa… I problemi del Capoluogo chi deve occuparsene se ii trastulli tra interviste per la vittima di Crotone, passerelle al depuratore, scarichi di profughi a Lido e altri atteggiamenti che non spostano di un millimetro i gravi problemi che attanagliano i quartieri? La campagna elettorale è conclusa… Ti garba andar su e giù lungo i 30 e passa chilometri che amministri? Fatti scarrozzare dal tuo autista (giustamente stipendiato dai concittadini) e poni attenzione ai bordi delle strade di collegamento dal quartiere Sant’Elia a quello dello Stadio… l’erba è alta, i rovi invadono l’assetto viario… Buche e dissesti ovunque … Non sono vie degne di un capoluogo di regione… Magari portaci i migranti, un gruppo tra quelli che hai aiutato nel pomeriggio del 24 agosto… Stai pur certo che avranno l’impressione di essere stati ricondotti in Africa… e forse scoprirai che da dove fuggono son manutenute pure meglio …

La gente che ti ha votato crede in te, ti difende… Ti rivoterebbe … per loro, i tuoi sostenitori, sei quello del “cambiamento” son persuasi di aver scelto il migliore e continuano a darti fiducia… Mi ricordano Tafazzi, il personaggio interpretato da Giacomo Poretti (hai presente? Quello del trio con Aldo e Giovanni) che spopolava, sul piccolo schermo, brandendo una bottiglia di plastica nell’atto di massacrarsi, masochisticamente, i cabasisi…

Avevi un sogno: diventare sindaco della tua città, come lo è stato il tuo papà che governò solo quattro mesi, sparendo poi praticamente dalla scena politica. Mi auguro tu possa battere questo record e continuare a indossare la fascia di “Primo cittadino” da qui in poi … finché ne avrai voglia, forza e soprattutto coraggio …

Sono l’ultimo che possa offrire consigli e non ne dispenso. Sei grande e hai tutte le carte in regola per continuare a sbagliare da solo. Esprimo ciò che penso a viso aperto… e mi auguro, per tutti i catanzaresi, che il tuo sogno, non si trasformi, prossimamente, in un incubo. Sia per chi non ti ha votato, ancor di più per coloro che, apponendo la croce sul tuo nome stampigliato sula scheda, potrebbero ricordarti come il sindaco che ha scritto la parola fine a un vero cambiamento!

Riccardo Colao

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