Wednesday, May 15, 2024
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C’é anche chi sostiene il diritto a non esibire il Green-pass e lo difende a spada tratta

Quanto è lecito in Italia chiedere di presentare il green pass per accedere al proprio luogo di lavoro o per fruire dei servizi propri della vita sociale e di relazione?

By L'Italiano , in Cronaca Italiana , at 12 Novembre 2021 Tag: , , ,

da Milano – Riceviamo e pubblichiamo – Quotidiano l’Italiano

MILANO – Quanto è lecito in Italia chiedere di presentare il green pass per accedere al proprio luogo di lavoro o per fruire dei servizi propri della vita sociale e di relazione?

L’avvocato Caristi del foro di Messina, avvocato noto per il suo impegno nella difesa della reputazione e della privacy sul web e per aver battuto in tribunale il colosso  GOOGLE, afferma di no e, per questo motivo, intende sostenere i lavoratori, con tutti i mezzi leciti possibili, che ritengono ingiusto l’obbligo di esporre il green pass (a prescindere dal fatto che ne siano in possesso o meno).

Lo Studio Legale Caristi ritiene che questa gestione del green pass non sia lecita e, per difendere le vittime di questo presunto abuso, ha predisposto un ricorso d’urgenza, ex art. 39 del Regolamento della Corte, indirizzato alla Corte Europea dei Diritti Umani (CEDU) avverso le conseguenze della normativa interna introduttiva dell’obbligo di esibizione della c.d. Certificazione Verde, sui luoghi di lavoro e nella vita sociale.

“In considerazione delle ragioni etiche e morali sottese alla proposizione del ricorso – afferma l’avv. Andrea Caristi – lo stesso viene assunto dallo Studio Pro Bono e, pertanto, non sono previsti costi di adesione; lo facciamo perché riteniamo che i diritti non abbiano prezzo e il denaro non deve essere un deterrente per la loro difesa” 

L’adesione è aperta a tutti, e per aderire, sarà necessario inviare all’indirizzo e-mail cedu@caristi.it i dati personali e la scansione di un documento di identità in corso di validità, specificando la propria attività lavorativa e allegando un documento che comprovi che l’attività è svolta in Italia.

Le adesioni saranno raccolte fino alle ore 12 del 18 novembre p.v.

Poiché in base al numero di partecipanti potranno variare le modalità di presentazione del ricorso, alla chiusura delle adesioni, lo studio legale Caristi invierà il documento – procura o formulario di ricorso – da sottoscrivere e, quindi, re-inviare per posta anticipandone scansione per email.

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