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Gli scrittori calabresi nei programmi di studio ministeriali

L’appello della scrittrice Giusy Staropoli Calafati dalla Redazione Catanzarese Sono ormai diversi anni che agli studenti italiani viene proposta una…

By L'Italiano , in Letteratura Rubriche , at 7 Maggio 2021 Tag: , ,

L’appello della scrittrice Giusy Staropoli Calafati

dalla Redazione Catanzarese

Sono ormai diversi anni che agli studenti italiani viene proposta una visione viziosa, viziata ed incompleta della letteratura italiana del ‘900. Dopo Verga e Pirandello, riferiti al Sud, secondo le indicazioni ministeriali, quasi nessun altro autore meridionale, benché meno calabrese nello specifico, viene trattato con una presenza ufficiale nei libri di testo. Un errore forse di prospettiva culturale, o anche di approssimazione che pur inconsapevolmente fomenta l’annoso divario Nord/Sud.

Se la letteratura salverà il mondo, la letteratura salverà la Calabria.

Nessuno è finito finché avrà un libro da leggere nelle mani. E nei libri degli autori meridionali, sono raccolte le più grandi verità del paese. È lì che sono riportate le giuste indicazioni da seguire per riconquistare in maniera completa e con una visione inequivocabile, da Nord a Sud, la nostra identità. Con sapienza, consapevolezza e soprattutto senso di responsabilità. Per questo ho deciso di elaborare un documento scritto, in cui verranno riportate con espliciti riferimenti ai nostri autori, le ragioni di carattere culturale, morale e civile che impongono di procedere, con ufficialità, al coinvolgimento della scuola dell’obbligo nello studio dei più influenti autori calabresi.

Una battuta questa, alla quale mi auguro di avere il più convinto e pieno sostegno da parte dei rappresentati dei calabresi sui banchi della Camera e del Senato.

Il professore Walter Pedullà sostiene che quando la politica perde la strada che l’ha resa un fattore di rinnovamento e di sviluppo, ecco che arriva la letteratura e chiede di dire la sua, rivolgendosi direttamente alla vita.

Un popolo per capirsi veramente deve conoscere i suoi artisti, altrimenti rimane indietro, scriveva Saverio Strati.

Per questo, l’assenza dei calabresi nella storia della letteratura italiana novecentesca, diventa un’assenza quasi tragica. Un danno culturale e sociale che non può più essere perpetrato. Gli studenti, mancano ormai da tempo, di un pezzo di storia importante che non può più essere tralasciata alla passione sporadica di qualche buon docente.

È sul sapere che si gioca il presente e il futuro di una generazione. Conoscere Alvaro, Strati, Perri, La Cava, Seminara, Repaci, Calogero, Costabile, De Angelis, Zappone e molti altri,potrebbe essere per l’Italia intera una vera chiave di volta.

L’auspicioma soprattutto la speranza è che la proposta trovi immediato terreno fertile in Calabria( come già sta accadendo tra i più importanti intellettuali contemporanei), ma soprattutto nel resto del paese. Direttamente sui tavoli responsabili dell’istruzione dei nostri giovani.

L’Italia ha spazi vuoti, con nomi e cognomi, ma soprattutto libri, che tocca alla Calabria colmare. Corrado Alvaro, tra i tanti, non può più aspettare. Gli studenti italiani neppure. C’è un incontro che bisogna subito organizzare. 

Nei prossimi giorni il documento che ufficializzerà la richiesta.

Giusy Staropoli Calafati

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