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Morte del calciatore bergamasco Davide Astori, c’é un colpevole: condannato il medico prof. Giorgio Galanti

di Romano Scaramuzzino (dalla redazione bergamasca) Un anno di reclusione, pena sospesa, ma un milione d euro di risarcimento da…

By L'Italiano , in Cronaca Italiana Sport , at 3 Maggio 2021 Tag: , ,

di Romano Scaramuzzino (dalla redazione bergamasca)

Un anno di reclusione, pena sospesa, ma un milione d euro di risarcimento da pagare, è questa la condanna (emessa nei confronti del professor Giorgio Galanti, secondo la procura di Firenze.

Procura che ha indagato per ben tre anni sul decesso del calciatore, nato a San Giovanni Bianco, provincia di Bergamo e trovato senza vita, il 4 marzo del 2018, in una stanza di albergo di Udine, dove si trovava ospite la squadra della Fiorentina prima della partita contro l’Udinese.

Aveva 31 anni, Astori, all’epoca capitano della squadra toscana e difensore della nazionale italiana.

Le prime notizie attribuirono ad un arresto cardiaco la causa della sua morte. Ma la domanda, che tutti ci siamo posti in quei giorni, era: come può un atleta come lui, presumibilmente controllato periodicamente nella sua salute, perdere la vita a motivo della causa sopra citata?

Un quesito legittimo che non alludeva a nessuna responsabilità verso qualcuno, anche se, ad esser perplesso, fu già inizialmente, il procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo.

Evidentemente i dubbi, per la legge, superarono l’eventualità  di un decesso per via della cosidetta sindrome di morte improvvisa.

Il medico Giorgio Galanti, già consulente sportivo della Fiorentina,e già direttore sanitario di Medicina dello Sport dell’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi (Firenze), secondo la legge, è stato indicato, oggi,  come responsabile di tale perdita umana, in quanto aveva la possibilità di diagnosticare in tempo la cardiomiopatia artimogena ventricolare.

Davide Astori

Secondo il pubblico ministero Antonino Nastasi, ci furono inosservanze sui protocolli cardiologici in merito alla sua idoneità allo sport agonistico.

Addirittura, secondo l’accusa, ci furono omissioni gravi dato che i certificati di idoneità furono rilasciati nonostante, dalle prove da sforzo, risultassero aritmie cardiache dal cuore di Astori.

Tali mancati controlli, che se effettuati, sempre secondo l’accusa, avrebbero portato a verifiche più approfondite al fine di escludere cardiopatie ostative all’attività sportiva del giocatore.

Il milione di euro di provvisionali, nei confronti dell’ex compagna del giocatore, Francesca Fioretti e della figlia Vittoria, naturalmente, non riuscirà a lenire il dolore di questi altri due cuori.

Ai quali, possiamo solo augurare che la loro afflizione possa sempre di più diminuire in virtù di quelle risorse inaspettate che la vita, a volte, ci riserva.

Romano Scaramuzzino

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