Thursday, April 18, 2024
Quotidiano Nazionale Indipendente


Osservatorio Sindacale Sanità – UGL – “Aggressioni agli Ospedalieri: ora basta!” – Sanità Molise, Colacci (UGL): “ASREM colga opportunità di stabilizzazione per tutti i precari Covid” – Sanità, Ugl: “Nel Lazio pronto soccorso nel caos. Anche i primari sono in fuga”

di Gianfranco Simmaco per il Quotidiano l’Italiano ROMA – “Occuparsi dell’assistenza sanitaria dei cittadini è una missione, ma non di…


di Gianfranco Simmaco per il Quotidiano l’Italiano

ROMA – “Occuparsi dell’assistenza sanitaria dei cittadini è una missione, ma non di guerra! Perché tale ormai è la situazione che i professionisti vivono all’interno delle strutture in cui operano, rischiando ogni giorno in prima persona visti i continui casi di vili aggressioni ai loro danni” denuncia il Segretario Nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano. “Poco meno di un anno fa – prosegue il sindacalista – commentando un’aggressione ai danni di un’infermiera del San Camillo di Roma ci auguravamo che non ci scappasse il morto, chiedendo interventi immediati per mettere in sicurezza gli operatori sanitari nello svolgimento delle proprie mansioni. La tragedia, purtroppo, si è poi compiuta in tutta la sua drammaticità lo scorso 14 dicembre quando a San Donato Milanese un medico è stato colpito con un’accetta nel parcheggio dell’Ospedale, morendo pochi giorni dopo per le conseguenze dell’aggressione. E sabato scorso, a Udine, una specializzanda in servizio di guardia medica ha subito un tentativo di strangolamento da parte di un accompagnatore di un paziente giunto in pronto soccorso. Questi due drammatici episodi – dice ancora il Segretario Nazionale della UGL Salute – sono solo la punta di un iceberg che vede i professionisti indifesi ed esposti a un’escalation di aggressioni in tutta Italia. Il prossimo 12 marzo si celebrerà, per il secondo anno dalla sua istituzione, la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari. La UGL chiede al Governo, e nello specifico al Ministro della Salute Orazio Schillaci, che si arrivi a questo appuntamento avendo dato a chi è impegnato in prima linea risposte concrete per la propria sicurezza ed incolumità. L’inasprimento delle pene per chi commette violenza sugli operatori sanitari non è bastato. Bisogna intervenire rapidamente per il ripristino in ogni struttura dei posti fissi di pubblica sicurezza in funzione 24 ore su 24. I Pronto Soccorso vanno isolati dal transito di persone esterne e, soprattutto, ribadiamo la nostra richiesta di creazione di un Daspo sanitario. Questo deve prevedere un provvedimento immediato che porti all’ allontanamento dalle strutture sanitarie dei soggetti coinvolti in base ai comportamenti da loro tenuti ed una sanzione amministrativa con cure mediche e medicinali a totale carico di chi si renda protagonista di episodi di violenza. Lavorare per vivere, la campagna che la UGL promuove da tempo per la sicurezza sui luoghi di lavoro, è uno slogan che vogliamo diventi una battaglia di civiltà” conclude Giuliano.

I il Segretario Nazionale UGL Salute Gianluca Giuliano colto durante uno dei suoi tanti interventi pubblici

Sanità Molise, Colacci (UGL): “ASREM colga opportunità di stabilizzazione per tutti i precari Covid”

AVEZZANO – “La Legge di Bilancio del Governo Meloni è stata approvata nei giorni scorsi in Parlamento. Al suo interno è presente un emendamento che fornisce l’opportunità di stabilizzazione dei così detti precari Covid, quelli che si sono rimboccati le maniche e sono stati in prima linea nel periodo dell’emergenza, prorogando i termini di raggiungimento dei requisiti previsti al 31 dicembre 2023” dichiara Giovanni Colacci, Segretario della UGL Salute Molise.

“La nostra sigla – prosegue il sindacalista – ha firmato, lo scorso 15 dicembre in Prefettura a Campobasso, un difficile accordo sulla proroga parziale per un buon numero di infermieri precari, cercando così di tamponare gravi situazioni di organico. La sanità molisana ha bisogno urgentemente di personale per far fronte a delle carenze storiche di infermieri, medici e oss. Con l’approvazione dell’emendamento in Legge di Bilancio – dice ancora Colacci – l’ASREM ha così la concreta possibilità di dar seguito agli impegni presi con il Presidente e Commissario Toma durante l’incontro in Prefettura stabilizzando tutto il personale precario e attingendo alle graduatorie per quanto riguarda gli oss, in modo da poter garantire a tutta la popolazione il diritto alle cure e alla salute. Gli ospedali molisani hanno bisogno di professionisti già formati che abbiano acquisto sul campo la dovuta esperienza. Siamo convinti – conclude il Segretario Regionale della UGL Salute Molise – che il Direttore Generale, Avvocato Oreste Florenzano, saprà cogliere questa opportunità per far fronte alle evidenti carenze che stanno creando problemi sempre maggiori ai cittadini del Molise”.

Il sindacalista Colacci

Sanità, Ugl: “Nel Lazio pronto soccorso nel caos. Anche i primari sono in fuga”

ROMA “Pronto Soccorso del Lazio sempre più nel caos” lo dichiarano in una nota congiunta il Segretario Nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano e il Segretario Regionale della UGL Lazio Armando Valiani, che aggiungono: “oltre alla consueta fuga di professionisti sanitari dai reparti d’urgenza ora si aggiunge anche quella dei primari. Stando alle stime attuali – dicono ancora i sindacalisti – sarebbero circa 10 i medici che mensilmente abbandonano i Dea. Questo è lo specchio di quello che resta del SSR dopo anni di mancanza di programmazione da parte del Governo Regionale di Zingaretti. Carichi di lavoro nettamente superiori al passato, escalation di aggressioni, premi più bassi rispetto alle altre regioni sono solo alcune delle motivazioni che rendono ormai il lavoro in Pronto Soccorso una missione per pochi eroi spinti da un’etica professionale encomiabile. Nei reparti d’urgenza del Lazio mancherebbero circa 400 medici, ma reclutarne di nuovi sembra impossibile tanto che i concorsi pubblici alla Asl Roma 2 e al San Giovanni sono rimasti quasi deserti. Così ora, nelle evidenti difficoltà di gestione, anche molti primari decidono di fare un passo indietro. Intanto – aggiungono Giuliano e Valiani – ore e ore di attesa per i pazienti per essere visitati o per riuscire ad avere un posto letto sono la triste normalità, così come la coda di autombulanze bloccate davanti ai nosocomi. A quanto pare l’unica certezza per i cittadini del Lazio non sembrerebbe rappresentata da servizi sanitari efficienti ma esclusivamente dall’aumento dell’Irpef locale” concludono i sindcalisti.

I sindacalisti Valliani e Giuliani davanti alla sede della Regione Lazio

                                                                           

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