Roma – Al Teatro Belli: “I CUORI BATTONO NELLE UOVA” sino al 24 marzo
di Gianfranco Simmaco per il Quotidiano l’Italiano ROMA – Debutta in prima nazionale dal 12 al 24 marzo al Teatro Belli,…
di Gianfranco Simmaco per il Quotidiano l’Italiano ROMA – Debutta in prima nazionale dal 12 al 24 marzo al Teatro Belli,…
L’esistenza di Vivien Leigh, una delle attrici più rigorose ed eleganti del ventesimo secolo, fu costellata di successi e riconoscimenti artistici a cui ha fatto da contrappeso una serie di eventi dolorosi e traumatici sul versante personale. Il testo di Donatella Busini non si risolve in una mera narrazione biografica dell’attrice, bensì nello scandagliare le pieghe della sua anima frastagliata, con tutte le sfumature di colore che un’artista del suo calibro porta con sé.
Adattamento teatrale del romanzo di Josè Saramago. – Regia e adattamento: Valentina Cognatti
Con: Serena Borelli, Martina Grandin, Alessandro Moser – Produzione: Margot Theatre Company
L’esistenza di Vivien Leigh, una delle attrici più rigorose ed eleganti del ventesimo secolo, fu costellata di successi e riconoscimenti artistici a cui ha fatto da contrappeso una serie di eventi dolorosi e traumatici sul versante personale. Il testo di Donatella Busini non si risolve in una mera narrazione biografica dell’attrice, bensì nello scandagliare le pieghe della sua anima frastagliata, con tutte le sfumature di colore che un’artista del suo calibro porta con sé.
“L’idea della Biosfera nasce dall’esigenza di avere un simbolo di Pesaro 2024, un’icona che potesse incarnare e raccontare La natura della cultura della nostra Capitale: la sfida culturale e il rilancio della Pace, che camminano parallelamente a quella della sostenibilità”
La prima opera scritta dell’autore e attore Flavio Parenti. Il libro sarà presentato personalmente dall’autore e a moderare l’incontro sarà Gianni Maritati, giornalista RAI del Tg1 Cultura.
Lo spettacolo nasce come costola di un progetto più ampio, “Arendt al plurale”, voluto e immaginato da Paola Bigatto, nel quale le attrici Anna Gualdo e Sandra Cavallini, attraverso un personale percorso drammaturgico, hanno dato vita a differenti riedizioni del testo. La direzione seguita da Anna Gualdo, è centrata sulla personalità di Eichmann, un omino piccolo piccolo preso a paradigma di un sistema, sulla relazione tra la sua incapacità di pensare e la mancanza di percezione delle proprie responsabilità.
In “Opera Pia”, una donna sola, un uomo solo. Lei insegnante di musica, l’anima menomata da un matrimonio infelice. Lui un disperso, senza radici né memoria, proveniente da un paese lontano. Lei è l’Occidente spaventato e deluso che si rattrappisce nel suo isolamento, per paura del nuovo, dello sconosciuto. Lui è il Terzo Mondo in fuga, tra fragilità, rancore, dolore.
Con la nomina di Daniele la nostra Federazioni allarga ancora di più la sua azione in Lombardia.
Continua l’impegno di Var Digital Art by Var Group nello sviluppo e nella diffusione dell’arte digitale come nuovo linguaggio per narrare il contemporaneo mettendo in connessione vecchie e nuove pratiche.